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Il Soulmate Day.
E no, non era riferito ad un universo parallelo in cui in qualche modo si è legati alla propria dolce metà, assolutamente no.

All'Aoba Johsai ogni anno, il 14 gennaio per la precisione, chi vuole può fare questa specie di "test di affinità", e poi venire accoppiato con la persona che più gli si addice.

La cosa divertente sta nel non sapere con chi si parla, o meglio, della tua fatidica anima gemella, hai solo il suo numero di telefono.
Poi, il giorno di San Valentino, si rivela il proprio nome. Se la coppia funziona, bene, sennò pazienza.

(T/N) camminava lungo il corridoio, diretta all'aula dove si poteva prendere una copia del test.
"Oddio, avete sentito anche voi?" eccole, le solite fangirl.
"Si! È incredibile" disse un'altra con la vocina stridula.
"No ragazze, voglio essere io la sua dolce metà" possibile che ogni giorno qualcuna iniziasse con quella storia?

(T/N) sospirò e tirò dritto. Il fanclub di Oikawa, che più che delle sue ottime capacità nella pallavolo, sbavava semplicemente dietro allo splendido aspetto del ragazzo.

(T/N) non aveva mai capito come tutte le altre riuscissero ad innamorarsi al primo sguardo. Non aveva mai creduto al famoso "colpo di fulmine", forse perché non le era mai capitato.

La ragazza, dopo aver finito il test, lo riconsegnò e uscì.

"Oh, ma guarda. Quindi anche la nostra carissima (T/C) ha deciso di trovarsi un fidanzato" la classica bulletta, per non dire altro, Aimi.

"Non sono affari tuoi." rispose (T/N) fredda.
"Tanto, alcune ragazze del tuo <<amato club di pallavolo>> mi hanno detto che per loro potresti semplicemente stare in panchina, dato che sei inutile..." continuò Aimi, con un sorrisetto in faccia.

"E allora, cosa c'entra con la faccenda del fidanzato?" la povera ragazza sapeva che molto probabilmente era una bugia, si fidava delle sue compagne di squadra.

"HAHAHA! Che sciocca, non ci arrivi nemmeno, te lo devo proprio spiegare. Se non sei in grado di farti un'amica, perché dovresti essere in grado di avere un fidanzato?" e continuò a ridacchiare.

Sopra alla ragazza, si stava formando una specie di aura scura.

"Spostati." Disse ad un tratto, con fermezza. "Sei fra i piedi".
"Come scusa?" quella continuava a ridere.

(T/N) aveva deciso di non attuare la sua mossa della gomitata sulle costole, perché non aveva voglia di essere nei casini, anche se, avrebbe voluto farlo.

La evitó, per poi proseguire lungo il corridoio. A breve sarebbe iniziato l'allenamento, quindi, si diresse alla palestra.

Si era fermata davanti alla porta, guardando i ragazzi che finivano il loro allenamento. Eccolo lì, il famoso "Grande Re", che stava tranquillamente andando verso fondo campo per fare uno dei suoi servizi killer.

Intanto (T/N) osservava la sua tecnica impeccabile, pensava sempre se lei fosse adatta al ruolo di alzatrice nella squadra, non aveva le capacità di quel ragazzo, e a volte, si sentiva, come dire, inferiore.

Qualcuno arrivò dietro di lei, per poi darle una bella pacca sulla spalla. Grazie a Dio aveva un po' di autocontrollo, altrimenti avrebbe tirato un urlo che si sarebbe sentito pure a Tokyo.

"Heila!" Maeri sbucò da dietro di lei. Maeri Kunegawa, terzo anno, alta, capelli biondi, asso della squadra femminile del Seijoh, nonchè migliore amica di (T/N).

"Mae-chan, mi hai fatto male!" disse l'alzatrice, massaggiandosi la spalla dove l'amica l'aveva colpita poco prima.

"Cosa stavi facendo qui? Uhh, lo so! Stavi fissando i ragazzi" rise l'amica.
"Ti sbagli"
"OOH! Ci sono! Fai parte anche tu del fanclub di quello schianto di Oikawa" continuò
"Lo schianto lo fa la tua faccia a terra se non la smetti" e anche l'altra iniziò a ridere.
"Così mi fai paura!" risate collettive.

(T/N) e Maeri ormai andavano così d'accordo che pure dopo una serie di insulti, iniziavano a ridere come due sceme. Era una bella amicizia la loro, nonostante l'anno di differenza.

"Parlando di cose serie, (T/N)-chan, quest'anno hai fatto il Soulmate Test, vero?" chiese Maeri, dando un'occhiata strana alla sua amica.
"Sì" tagliò corto l'altra.
"..Aspetta, COSA? La piccola alzatrice dell'Aoba Johsai sta diventando grande!" e la abbracciò di sorpresa, tirandola a sè.

"M-Mae... sto... soffoc-" la bionda la lasciò libera dalla sua presa stritolante.
"Scusa! Mi ero emozionata!"
"Sisi, ok, ma sai com'è, sei alta un metro e ottanta, e se lo fai a me, che non sono nemmeno uno e settanta mi uccidi" tirò il fiato.

"Chibi-chan"
"La proposta dello schianto è ancora valida" sorrise (T/N).
"NO TI PREGO" la ragazza fece per correre via.
"Ma tu... l'hai fatto il test?" chiese (T/N) con un filo di voce.
"Sì, perchè?"
"Stai ancora mirando ad Iwaizumi?" in quell'esatto istante, la faccia di Maeri si tinse di rosso. Maeri era cotta di Iwaizumi da veramente tanto tempo, e i due anni precedenti aveva provato a fare il test sostenendo che "Io ed Iwaizumi siamo per forza anime gemelle!", ma non ha mai avuto fortuna finora.
"NO, piuttosto, tu, miri a qualcuno?"
"Sinceramente non mi interessa nessuno in particolare, non sono come quelle cretine del fanclub di Oikawa che cercano qualsiasi informazione su di lui e mettono le risposte come potrebbe metterle lui. Non sono una pianificatrice." disse "Se devo cercare la mia fatidica anima gemella, le mie risposte saranno sincere al cento per cento."

La bionda restò immobile. La sua amica aveva tremendamente ragione.
"Oh, uh, i ragazzi hanno finito, andiamo a cambiarci" sviò la conversazione e trascinò la (C/C) con lei negli spogliatoi.

———————
Pensavate di esservi liberati di me.

E invece no.

Ali è tornata con un'altra x Reader, e sì, tenterò di terminare quella di Bertholdt il più in fretta possibile.

Quindi, nell'attesa, vi beccate questa storia con uno dei miei boys preferiti di Haikyuu, Oikawa uwu 💕.

Bene, vado a fare i compiti

– Ali, colei che scrive

SOULMATE TEST | oikawa tooru x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora