James

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James.

Piega le gambe per dare più forza alle braccia e nello slancio colpisci.
Il vagante riuscì a prenderlo in testa con una mano, lo schiaffo bruciò sulla guancia di James che gridò.
Daryl si girò verso di lui. Erano accerchiati, Rick e Tyreese erano stati costretti ad indietreggiare di molto.
Sasha non riuscì ad arrivare a James, Daryl piantò il coltello nel cranio di un vagante e cercò la balestra con la mano destra.
-James, corri!- gli gridò.
Lo zombie fu più veloce, prese il ragazzino con un'altra manata e lo buttò a terra. Cascò anche l'azzannatore e cercò di strisciare verso James.
-DARYL!- urlò mentre strisciava via. Non riusciva ad alzarsi, era spaventato. Cercò di ripensare a quando si era ritrovato nella stessa situazione, Leah ferita in groppa a Welles e lui circondato da tre vaganti.
Non esitare mai, colpisci.
Sentiva le parole di Daryl durante i loro pomeriggi d'addestramento.
Puntò il coltello verso l'azzannatore e gli recise un dito.
Daryl sparò un dardo verso lo zombie ma un altro lo raggiunse e per poco non riuscì a mordere il braccio con cui teneva la balestra
Un urlo straziante lacerò i timpani dei sopravvissuti, il cuore di Daryl perse un colpo. Si girò così velocemente che con il coltello divise a metà uno zombie davanti a lui, per un attimo la vista gli si annebbiò.
Si pulì il viso dal sangue nero dei mangiapelle e vide James: si era fermato, non strisciava più. Tremava e piangeva ma non emetteva un suono, dalla sua gamba sgorgava sangue che inondava la strada di un color rosso vivo.
Daryl urlò, si precipitò sul ragazzo e piantò il coltello nella testa dello zombie che ancora strappava con i denti la pelle bianca di James.
Si sentì morire dentro, -James!- urlò.
Rick sparò all'ultimo vagante in strada e si precipitò sul ragazzo.
-Aiutalo!- urlò Daryl. Era madido di sudore e guardava Rick con gli occhi fuori dalle orbite.
-AIUTALO RICK!-
James fu scosso da un conato e vomitò sull'asfalto la mela che aveva mangiato con Leah quel pomeriggio.
Daryl lo tirò su, gli passò le braccia intorno alle spalle e lo strinse a se, -andrà tutto bene.-
Rick si girò, le mani sul volto. Sasha abbracciò Tyreese e affondò il viso nell'incavo della sua spalla, emise un lungo lamento.
James inziò a dimenarsi, stava soffocando nel suo stesso vomito. Daryl non fece in tempo a evitare che si strozzasse, il ragazzino vomitò sangue e chiuse gli occhi per sempre.
Daryl lo teneva così stretto a sé che sentì il suo cuore fermarsi.
-No..-
Rick guardò la schiena del ragazzo, era stato morso anche ad una spalla..non se la sarebbe comunque cavata. Alzò lo sguardo sul vicolo in cui aveva visto Michonne, Glenn e Leah sparire e pregò che fossero ancora vivi.

Leah e Michonne arrivarono alle macchine, Glenn le raggiunse poco dopo con le mani sporche di sangue nero.
-Ci sono?- chiese ma il silenzio rispose da sé.
-Che cosa facciamo?- chiese Leah, le tremavano le mani.
Michonne cercò di tranquillizzarla ma la ragazza non si fece toccare, girava in cerchio intorno alla moto di Daryl.
-Aspettiamo.-

Rick e Sasha analizzarono i resti della roulotte, avevano ucciso anche quei due zombie.
-Dobbiamo trovare gli altri..Daryl deve alzarsi.-
Rick annuì, -vado a parlarci.-
Daryl stringeva il corpo di James, -mi dispiace.-
Continuava a ripetere mi dispiace come una cantilena.
-Daryl,- Rick si avvicinò all'amico. -Daryl dobbiamo andare, dobbiamo tornare alla macchina.-
Daryl alzò lo sguardo, -non posso.-
-Lo seppelliremo alla prigione, non possiamo fare più niente.-
-Non posso.-
Rick si piegò su Daryl, gli strinse una spalla e lo costrinse a guardarlo negli occhi. -Lo avevano morso anche sulla spalla Daryl, non potevi farci niente.-
L'arciere tirò su col naso, -le avevo promesso che lo avrei protetto.-
Rick scosse la testa, -non é colpa tua. Poteva succedere a chiunque.-

Glenn li vide arrivare, era seduto sull'auto che guidava Michonne e tamburellava con le mani sul tettino.
-ECCOLI!- saltò su.
Leah si girò verso la strada principale, aveva preso una storta ma si mise a correre verso Daryl.
Si fermò quando notò il fagotto bianco che l'arciere stringeva al petto.
-No.-
Michonne intuì che qualcosa non andasse, non fece in tempo ad arrivare alla ragazza che lei cascò in terra sulle sue stesse ginocchia.
-No.-
Glenn osservava la scena pallido, -oddio.-
Leah urlò, -AVEVI DETTO CHE LO AVRESTI PROTETTO!-

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