•capitolo 3•

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Ma potevo incontrare che ne so, la preside?! Ma lui no.

Styles.

Uno di quegli stronzi, puttanieri patentati.

Okay, so cosa pensate, che nelle altre storie di ragazze vittime di stronzi mega fighi che alla fine si innamorano di loro. Non è così con me.

Quel deficiente mi da fastidio e mi fa dei dispetti dalle medie.

Dio che nervoso.

Alzo al cielo gli occhi e cerco di evitarlo.

È appoggiato al muro, con uno stuzzicadenti in bocca, la canotta strappata e jeans neri. Fa l'occhiolino a tutte le ragazze che passano e come minimo ogni due minuti si tira in dietro i capelli con una mano.

Vedo che mi sta fissando e cerco di accelerare il passo.

Fa una smorfia e inizia a camminare dietro di me.

Giro l'angolo della scuola e mi blocco al muro. Cerco di guardare dove sia finito in mezzo a tutti gli studenti. Ma non lo trovo.

Ovvio mi pare.

"Guarda qua la vecchia Madison."

caccio un urlo che si girano sulle 20 persone.

"Styles vaffanculo mi hai fatto prendere paura!" Gli urlo spingendolo. "Che cazzo vuoi?"

"Un salutino no?"

"Ciao. Ora vai. Sloggia."

"Ma sai no?" Quanto odio quel suo linguaggio strafottente.

"Okay ora mi dici cosa vuoi."

"Solo divertirmi un po'. Mi sei mancata durante l'estate."

"Oh che amore. Vai via." Lo riprendo.

Per la prima volta vengo salvata dalla campanella.

Sorride sotto i baffi e io alzo i tacchi.

Mi da una pacca sul culo.

"Porco come alle medie"

Gli dico mentre, senza girarmi, cerco di dargli un calcio all'indietro.

Corro di fretta nel corridoio per evitare che mi pedini di nuovo.

Ho capito che era lui la presenza strana.

Arrivo in classe poco prima della prof, anzi, della prof e della vicepreside.

"Cari ragazzi della 5^B, avete un nuovo compagno. Vi presento Liam Payne.

Entra Liam." Annuncia quest'ultima.

La porta si apre. E lui entra.

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