•capitolo 11•

61 3 0
                                    

"Buongiorno ragazzi" entra la Grierwood.
"Buongiorno prof." Rispondiamo in coro.
Le solite cose. Ti siedi, apri il quaderno, prendi appunti eccetera.
Fortunatamente sono vicino alla finestra da dove si può vedere tutto, sopratutto il mio caro amico orizzonte.
Durante la lezione a volte, quando
Dobbiamo usare il computer per la
Modifica delle foto, possiamo ascoltare la musica.
Cosa molto molto molto molto buona.

Ho la guancia appoggiata al palmo della mano destra e il muso lungo.
Gli occhi vagano da una parte all'altra dello schermo, ma la mente no.
La mente è altrove.
Mi è tornata in mente quella domanda che feci a mia mamma a 12 anni.
"Mamma, posso chiederti una cosa?"
"si dimmi tesoro" trafficava con le pentole e il sapone nel lavabo della cucina, mentre io ero seduta a tavola che bevevo un po' di tè.
"Come mai mi sveglio ogni notte?"
era piuttosto indaffarata ma si bloccò di colpo. Gli si spense il sorriso.
"Oh...bhe vedi...non lo sappiamo. Tutti i dottori e psicologi che ti hanno visitata hanno detto che è una cosa inspiegabile ma non grave."
"Ah...tutto qui? Cioè non ci sono ipotesi, anche stupide, su come mai io mi svegli sempre?"
Ero determinata a saperlo.
"No...solo quella del sesto senso. Si dice così quando una persona avverte un millesimo di secondo prima un rumore e si sveglia."
Stetti zitta. dopo un po' risposi.
"Okay..."
Mamma cambiò discorso, ma io rimasi tutto il giorno su quella domanda.

Sto facendo clic a caso sul programma per modificare foto quando mi sento osservata.
Giro la testa verso destra quando vedo una ragazza del mio corso che mi fissa.
Penso sia Emily Eva Hudson, molto gettonata.
È piuttosto carina, capelli neri e ricci, occhi scuri e corpo esile, con labbra carnose e giganti.
Visto che non ho mai parlato a una ragazza della mia età, sussulto, sospiro fortemente e torno al mio schermo.
Si è accorta che l'avevo beccata e cambia sguardo.
Ora lo punta alla prof.
Cosa vuole da me?
[...]
"Ragazzi, per compito voglio che facciate una cosa speciale."
Si, si, speciale okay.
Penso. Non me ne frega dei compiti.
"Dovrete fare un reportage fotografico che rappresenta la vostra canzone preferita."
Sobbalzo e mi concentro sul suo discorso.
Wow. Il primo compito decente.
"Vi piace l'idea?"
Rispondiamo con un 'si' sonoro.
"Dovrete trovare più soggetti da fotografare, persone comprese.
La persona può essere esclusivamente di questa classe o un vostro familiare."
Cazzo. E io come faccio? Non ho amici qua dentro.
Suona la campanella e la prof esce come tutti noi.

Vado verso il mio armadietto e lo apro bruscamente.

Skyline.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora