17. Il Processo (2/2)

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17. il processo (2/2)

Una volta entrati nella struttura, troviamo alcune persone ad accoglierci : mia nonna, una donnina dalle gambe corte e magre e dall'aria giovanile; mio nonno, che con la sua aria preoccupata  si trova seduto su una delle panche ad osservarci; mio zio e mia zia che mi corrono subito incontro :
"Lea tesoro"! Mia zia mi abbraccia calorosamente "da quanto tempo non ti vediamo"!
"Mi siete mancati" confesso sulla sua spalla.
"Anche tu, non sai quanto Lea". Mio zio mi da una pacca sulla schiena.
"E questi quattro  ragazzi chi sono"? Chiede mia zia scostandosi capelli biondi dal volto.
"Le tre ragazze sono le mie tre migliori amiche :Cora, Marilù e Giulia". Le indico e loro fanno un cenno cordiale.
"Mentre lui" Incrocio gli occhi di Esteban e lui mi sorride. Io allora continuo a parlare mantenendo il contatto visivo con lui "È Esteban Frigerio, il mio migliore amico".

"Scusami se te lo domando, ma tu sei il figlio di Fernanda"? Chiede mia nonna intromettendosi nella conversazione
"Sì. Ma lei come la conosce"?
"Viene spesso a prendere il pane nel nostro forno e parla molto di te".
Mia nonna fa un occhiolino a Este e lui arrossisce come il suo solito.

Questa allegra conversazione però viene interrotta dal brontolio di mio nonno:
"Caterina è di nuovo in ritardo, non ho parole. È davvero inqualificabile". Afferma riferendosi a mia madre.
Mia nonna allora da una botta sul braccio al marito:
"Fabrizio, non parlare male a Lea di sua madre. Non è proprio il momento" . Io mi intrometto nel discorso :
"Tranquilla nonna, il nonno ha ragione. Ormai non la riconosco più nemmeno io "...
Mia nonna mi prende le mani esili e mi rassicura:
"Puoi dire tutto di tua manma: è casinista, disordinata, disattenta ma se c'è una cosa della moglie di mio figlio che ho capito  è che ti vuole bene più della sua vita" .
Io le sorrido ma in realtà non sono convinta di quello che mi sta dicendo.

E proprio in quel momento la porta del tribunale si apre di scatto e una figura minuta e bionda si fionda all'interno di essa: mia madre.
"Scusate, scusatemi tantissimo".
Mia mamma si piega in avanti e mette le mani sulle ginocchia per riprendersi.
"Ovviamente sarai stata da Ramón che ti ha trattenuta. Come sempre"...
"Sì ci sono stata e mi ha trattenuta. Ma perché volevo lasciarlo e a lui non andava bene"...
Io sgrano gli occhi e la guardo sorpresa al massimo. Ho sentito bene o devo andare al manicomio e farmi dare una scossa elettrica?

Prima che possa  dire nulla, lei prende  parola:
"Mi sono resa conto che lui non era quello che volevo, che era solo un 'enorme distrazione dal mio dolore. Io amo ancora tuo padre Lea, forse anche troppo, data la delusione che mi ha fatto provare.
Tesoro mio, mi dispiace così tanto di averti fatta stare male e di averti trascurata. Da persona stupida me ne sono resa conto troppo tardi. Ma voglio rimediare e cercare di ricostruire la nostra famiglia. In questo caso tuo padre ci ha visto lungo e ha fatto bene a rifiutare il divorzio "sorride e poi mi mette una mano su una spalla scoperta"Lea che ne dici di ricostruire la nostra famiglia"?

Non dico niente, anche perché le lacrime non me l'avrebbero permesso, e l'abbraccio di slancio.
Ho aspettato tanti anni perché mi dicesse queste parole ed è stata un'emozione forte.
"Ti voglio bene ". Mormora mia madre sul mio collo.
"Anch'io mamma, anch'io". Esalo sopraffatta dall'emozione.

Quando ci stacchiamo vedo i miei nonni e i miei zii sorriderci emozionati:
"Caterina, finalmente hai capito la tua strada e quella di tua figlia. Sono molto contenta". Mia zia la abbraccia calorosamente .
"Sara sono contenta anch'io". Mia madre rimuove dal suo volto lacrime di gioia e poi ci guarda tutti con determinazione :
"Uniti per Marco". Mette una mano in mezzo al cerchio che abbiamo creato casualmente. Tutti la imitiamo
"Per Marco"! Mio zio
"Per Marco"! Mia nonna
Per Marco " Mia zia  e mio nonno.
" Per Marco"  seguono Giulia e le gemelle.
"Per Marco dannazione"! Mi aggiungo io con enfasi.
"Per Marco". Esteban poggia la mano sulla mia completando  la torre

Ghiaccioli // Esteban Frigerio//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora