12. Giada(1/2)

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12. Giada

"Cazzo Lea certo che è un bell' impiccio"! Giulia ci porge la cioccolata calda e mentre osservo  il vapore propagarsi verso l'alto, sospiro rumorosamente :

"Da una parte sono felice ma dall'altra mi domando :cosa lo ha spinto a richiedere un processo dopo così tanto tempo"?
"Effettivamente, me lo stavo  proprio chiedendo"... Cora a questa frase intinge un biscotto nella sua bevanda calda.
"Forse qualcuno l'ha spinto a non parlare"... Suppone Marilù .

Beh la sua non è un 'opzione da buttare. Ma non capisco, chi potrebbe minacciare un semplice informatico?
"Effettivamente la cosa avrebbe senso. Ma potremo scoprire la realtà dei fatti solo assistendo al processo".
Esteban si trova vicino a me e armeggia col suo cellulare. Io mi sporgo per vedere cosa sta facendo :

"Brunori guarda che ti vedo"!
"Ma... sono curiosa".
"La linea tra curiosa e rompi cazzo è molto sottile".
Alzo gli occhi al cielo e gli rifilo una sonora schicchera in fronte.
"Sto solo vedendo a che ora sarà il processo la prossima settimana comunque".  A un tratto però  gli Suona il telefono : Jennifer lo sta chiamando. Ultimamente quella ragazza lo sta leggermente asfissiando, lo chiama almeno tre volte al giorno.

"Scusate un secondo ragazze, vado a rispondere a Jen"... Lo vedo alzarsi controvoglia e appartarsi in bagno:
"Lea ma alla fine con Gabriele quando ci esci"?
Non mentirò, mi sono  dimenticata di dover andare a un appuntamento. Ma è plausibile,dato che sono con la testa da un'altra parte.
"Lunedì prossimo". Sorrido apertamente.
L'uscita con lui probabilmente è l'unica positiva della settimana. Il resto è da archiviare.
"Facci sapere come va. Ora dovresti andare in ghiaccioleria , sono le 2.10"!
Ecco , mi ero dimenticata pure di questo, fortunatamente Esteban torna proprio in quel momento con ancora il telefono tra le mani .
"Cazzo, ci vediamo domani  ragazze   ESTEBAN MOLLA QUEL TELEFONO CHE DOBBIAMO ANDARE "!
Il moro non mi ascolta e continua a fare come gli pare, così lo prendo per le orecchie e lo trascino, letteralmente, fuori dal locale:

"AHIA MI FAI MALE STRONZA"!
"Beh te lo meritavi" Rispondo cinica.
"Oggi proprio non mi va di andare in ghiaccioleria". Continuo cominciando a camminare più velocemente.
"Beh siamo in due, ma dobbiamo andarci per forza oggi. Ti ricordi che zia Lana ci deve presentare la nuova dipendente"?
"Ah sì giusto"...

Alzo gli occhi al cielo. Perché Lana ha deciso di assumere un' altra persona?
Non le bastavamo noi due?
"Dai Brunori non fare la bimba" ...
"Bimba ci chiami qualcun' altra"
"AHHHHHHH SEI INSOPPORTABILE"!
"È una delle mie tante qualità, ora smettiamola e   corriamo, che dobbiamo stare lì alle 2.30"!

                            * * *

Con lo sguardo intercetta la vetrina della ghiaccioleria. Lana è già dentro
insieme a una figura sconosciuta.
Probabilmente la nuova dipendente.
"Dobbiamo proprio entrare"? Dico io annoiata.
Esteban mi prende per un braccio "Forza donna, a lavorare"!

Alla nostra entrata nel locale, la campanella dal suono ormai noto, vibra.
Lana allora si accorge di noi :
"Este, Lea, date il benvenuto alla nostra nuova collega".
Anche la ragazza presa in causa si gira.
La osservo meglio, i suoi lineamenti non mi sono sconosciuti. Mi si accende una lampadina. Sorrido:
"Giada"!
"Hey Lea"! Ricambia il sorriso e si avvicina a me.
In questi mesi l'avevo incrociata più volte in giro ed eravamo diventate amiche.
"Lea ma conosci tutta Como"? Mi chiede Lana divertita.
"Dai facciamo la metà".
"Giada, se non lo conoscessi ancora, lui è Esteban". Glielo presento ma lei assume un'espressione maliziosa:
"Oh, so benissimo chi è. Piacere Giada"... Allora posa un bacio sulla guancia del moro, che rimane pietrificato e rosso come un pomodoro.

Ghiaccioli // Esteban Frigerio//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora