Capitolo VIII Gli svampiti

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Alle 07:00 a.m. a Villa McAllister il 23/05/2019

POV Violetta

Aprii gli occhi di scatto al suono della sveglia.

"Che cosa significa questo sogno? E perché c'era anche la donna del mio incubo?"

Con la testa piena di domande mi trascinai davanti l'armadio per prendere la gonna attillata nera, la camicia, a maniche corte, color crema e il gilet corto, smanicato, blu notte con i bottoni d'orati della divisa estiva.

Continuando a rimuginare mi diressi in bagno per lavarmi e spazzolarmi i capelli.

Una volta finito mi diressi in stanza per recuperare la borsa a tracolla, che avevo preparato la sera prima e le calze nere con disegni astratti blu, violacei, azzurri e grigi, della mia divisa personalizzata.

Una volta controllato di aver preparato tutto mi diressi verso lo specchio, in camera, per legarmi i capelli in una coda alta con un nastrino dorato.

Scesi le scale, andai in cucina e feci colazione.

Feci tutto ciò come un robot senza volontà.

Senza rendermene conto mi ero già infilata i miei fidati stivali neri che arrivavano poco sotto il ginocchio e il mio cappottino primaverile, rosso fuoco.

• • •

12:00 a.m. Accademia Astrale

La mattina la trascorsi completamente assente.

Stavo ancora pensando al sogno che avevo fatto e quando arrivò il pranzo, mi diressi in mensa senza rendermene conto.

Con gesti meccanici mi diressi verso il mio solito tavolo.

POV Fabio

Era appena suonata la campanella che avvisava gli alunni, dei quattro edifici dell'Accademia Astrale, della pausa pranzo.

Io come mio consueto mi diressi verso il tavolo che dividevo con Violetta, le sue amiche, Kiba e Noemi.

Quest'oggi ci vidi seduti anche David, Gemma e Ikato.

Appena arrivai mi accorsi che mancavano ancora Violetta e Noemi.

-Francesca, Giada, sapete per caso dové Vì.-

-No, mi spiace, l'abbiamo vista uscire dall'aula ma non sapremmo dirti dové finita. Adesso che ci penso è da quando è arrivato il nuovo studente che si comporta in modo strano, ma stamattina era anche peggio di ieri, era completamente assente, come se fosse in un altro mondo.- ad avermi risposto era stata Francesca con il suo solito sorriso dolce.

-Ah prima che me ne dimentichi, voi due siete arrivate dopo la partenza di Marck quindi non li conoscete, ma loro sono Gemma e Ikato Icigio. Di conseguenza sono i nipoti di David e i miei cugini.- spegnai alle amiche di Vì.

- O allora siete la sorellina e il fratellino del nuovo arrivato.- questa volta a parlare era stata Giada, era divertente sentire come si alternavano nel parlare.

-In verità Marck è il nostro fratellastro, in comune abbiamo soltanto il sangue di nostra madre.- precisò Ikato con voce inespressiva, ogni tanto metteva veramente i brividi.

Dopo questa affermazione iniziarono tutti a chiacchierare.

POV Ikato

La mia attenzione invece di seguire il corso della conversazione fu attirata dalla figura di una ragazza che si avvicinava al nostro tavolo.

Dimostrava sui quattordici anni e aveva la pelle chiara, gli occhi erano di un bel verde smeraldo, i capelli lunghi, ricci e biondi platino erano legati soltanto sulla parte superiore mentre in quella inferiore erano sciolti.

Kirina.il diario nero [BOZZA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora