Capitolo XIII EMSS

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25/05/2019, h.02:30 a.m. Villa McAllister

POV Kiba

All'improvviso sentii un grido disperato provenire dalla stanza di Violetta.

Mi precipitai immediatamente fuori dalla mia per poi scagliarmi verso di lei.

Sentivo i canini diventare più grossi ed affilati ed allungarsi fino a fuoriuscire dalle labbra.

I muscoli che si tendevano e diventavano più potenti e resistenti.

Le ossa si allungavano e si spezzavano per riprendere una forma diversa.

Sentivo il dolore della trasformazione mischiarsi al piacere dell'adrenalina.

Però appena mi resi conto dell'aspetto che avevo mi diedi dello stupido.

"Accidenti mi sono arrabbiato per come si sono comportati Marck e Fabio e alla fine finisco per rovinare tutto io!"

• • •

POV Violetta

Non ci misi molto per rendermi conto che mi ero svegliata e che stavo urlando.

Appena smisi di urlare sentii un tonfo provenire da fuori la mia camera e quando mi voltai per vedere che cos'era ad averlo provocato, lanciai un secondo urlo ma questa volta non di terrore ma di sorpresa.

Infatti fuori dalla mia porta c'era Kiba con in mano una mazza da baseball d'acciaio, uno sguardo battagliero e l'arma impropria alzata come per colpire qualcuno.

-Kiba! Che ci fai qui!? E metti giù quella mazza. Si può sapere chi te l' ha data?-

Mio fratello abbassò subito la mazza e il viso gli diventò tutto rosso, presumo dall'imbarazzo della assurdità della scena.

-La mazza dici?! La tiene papà nel suo bagno. E sono qui perché ti ho sentito gridare.- mentre parlava piano piano aveva iniziato a darmi le spalle come se non volesse vedere qualcosa.

-Mi hai sentito gridare dall'altra parte della Villa?! Ossia ad una distanza incredibilmente grande?! Vabé lasciamo stare, più che altro si può sapere perché mi dai le spalle?! Kiba girati lo sai che è maleducazione quando una persona ti parla e tu le dai le spalle!!-

-Sorellona, io vorrei tanto girarmi ma preferirei che tu ti mettessi qualcosa addosso, mi basta anche soltanto il reggiseno.-

A quelle sue parole realizzai il fatto che sotto le coperte ero completamente nuda.

"Molto ma molto strano, ero sicurissima di essere andata a letto vestita."

Infatti non ci misi molto a trovare i miei vestiti sparpagliati sul parquet intorno al letto.

-Okay, questo è molto strano. Kiba per favore mi passi i vestiti?-

-S...si.-

Una volta rivestita Kiba uscì dalla mia camera tutto rosso in viso.

"Bah, chi li capisce i fratelli minori sopratutto se sono dei ragazzi in piena fase ormonale."

• • •

Freddo.

È come se fossi completamente avvolta da una coperta di freddo.

Gli occhi sono pesanti e non si aprono.

Le braccia e le gambe non rispondono ai comandi.

Le orecchie percepiscono un grido disumano.

Kirina.il diario nero [BOZZA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora