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Ed eccoci qua. Ora Chan si ritrova steso sul letto a pancia in su a fissare lo schermo del suo cellulare.
Soyeon le aveva dato il suo numero, ma lui non lo aveva dato a lei.
Questo significava solo una cosa: avrebbe dovuto scrivergli per primo.

Era tentato, la ragazza lo intrigava, aveva quel qualcosa che scatenava una bufera all'interno della sua testa. Voleva esserle amico, sapendo di rischiare.
Non voleva rinunciare alla sua simpatia.

Prima di separarsi poche ore prima, in una delle vie laterali del centro di Seoul, si erano guardati negli occhi.
Soyeon gli aveva restituito il cellulare con memorizzato il suo numero e solo in quel momento Chan vide quanti problemi in realtà avesse la ragazza.

Non era un caso che oggi nei bagni vomitava.
Lo aveva capito dalle sue mani. Segni di denti tra la pelle, piccole crosticine ovunque.
Lei si sforzava.

Era malata, per quanto la sua personalità fosse frizzante e lei fosse bellissima. Era malata.
Una malattia che ti prende la testa e che,una volta instaurata del tutto, non ti lascia più andare.
Diventa un vizio, un ossessione.

Eppure ogni volta che la guardava anche se sembrasse stare bene, il suo sguardo chiedeva aiuto, lo gridava ma le persone attorno a lei erano troppo occupate ad ammirare la sua apparente perfezione per sentire tutti i suoi pensieri.

Era proprio in quel momento che Chan decise di non doverla e poterla ignorare. Era proprio nel momento in cui la guardò negli occhi che capì che lei stava cercando il suo aiuto. Aveva solamente bisogno di una persona che gli stesse accanto in fin dei conti.

Chan non voleva. Era contrario a quello che stava facendo recentemente. Sentiva di esporsi troppo, soprattutto diventando un suo amico.
Avrebbe voluto ritornare nel suo solito angolino e stare la, da solo, come un tempo.

Prese tra le mani il cellulare, che nel frattempo aveva posato e le scrisse.
La piccola rispose dopo poco e memorizzò il numero del suo nuovo amico.

Parlarono del più e del meno, e Chan dovette ricredersi. Non era proprio come se la aspettava.
Avrebbe potuto essere una di quelle ragazze popolari e snob, in cui nella loro vita ci sono solo borse e arcobaleni, invece era tutt'altro.

Si mostrava trasparente, tanto che quando gli scrisse che in realtà aveva messo la mano nel suo addome solo per sentire i suoi addominali il biondo per poco non si soffocò con la sua stessa saliva.
Lei era semplicemente così.

Non capiva ancora perché una ragazza come lei sprecasse il suo tempo a frequentare persone così sbagliate e dai valori così scarsi. Con questo si intende il suo fidanzato, Hyunjin.

Spense il cellulare, ormai si era fatto tardi.
Era triste il fatto che aveva avuto il coraggio di scriverle solo verso la sera, avrebbero potuto parlare anche per tutto il pomeriggio invece è stato codardo.

Finalmente da oggi in poi avrebbe avuto un motivo per cui svegliarsi la mattina, alzarsi e andare a scuola. Non voleva però ammetterlo alla ragazza.
Chissà che pettinatura avrebbe avuto domani, come si truccherà, se non farà ritornare a galla i suoi problemi con anche il suo pranzo.

Era così avere un amica femmina? Doveva trattarla come se fosse un ragazzo oppure usando un po' più di gentilezza? Sarebbe potuto andargli incontro senza vergogna il giorno seguente? Lei lo avrebbe accettato per quello che è? Si stava facendo veramente troppi problemi prima del tempo.

Dall'altra parte della storia c'era Soyeon.
Soyeon in lacrime.
Le era piaciuto così tanto parlare con Chan, sarebbe diventato per lei davvero un ottimo amico.
Eppure gli amici si proteggono a vicenda?

Doveva tenerlo lontano da Hyunjin.
Quest'ultimo prima l'aveva chiamata, essendo molto chiaro al riguardo: se l'avesse beccata ad affezionarsi troppo ad altri ragazzi avrebbe infangato in qualche modo il suo nome, rovinandole la vita.

Ora come ora voleva lasciarlo ma il moro diventava nervoso e continuava a ripeterle che lei era "roba sua". Si sentiva usata e maltrattata emotivamente da lui. Era fortunata che non la usasse a scopo sessuale, Hyunjin era una brutta persona ma non tanto da arrivare a queste azioni.

Aveva deciso. Domani avrebbe lasciato Hyunjin ad ogni costo e non avrebbe avuto paura delle conseguenze.

***
Dedico questo capitolo ad una persona speciale che mi è stata strappata via, allontanata da me,  a causa di questa brutta malattia.
Ti voglio bene V, ritorna più forte di prima ♥️♥️♥️

𝙢𝙮 𝙛𝙖𝙠𝙚 𝙗𝙤𝙮𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙// 𝘽𝙖𝙣𝙜𝙘𝙝𝙖𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora