1

84 11 0
                                    

- Ultima chiamata per il volo con compagnia easyget per Praga, ripeto...

Non riesco più a sentire la voce femminile della donna  che annuncia il mio volo perché divento la ragazza più felice del mondo sentendo le sue parole

- Per favore pensaci quando sei da mamma: non voglio che ti allontani da tuo padre in tutti i sensi

mio zio continua a ripetermrlo da giorni ma è inutile. Non dimentico quello che ha fatto papà alla mamma

- Sono abbastanza grande da scegliere da sola

gli rispondo iniziando a camminare con lui alle calcagna. Per chi non mi conoscesse mi chiamo Lara Berman, ho 17 anni (quasi 18) e vivo in una famiglia che è andata in frantumi per colpa di mio padre: cosa ha fatto? Picchiava mia madre da anni, precisamente due e mezzo e lei ha avuto finalmente il coraggio di denunciarlo dopo di che è tornata nella sua città natale (dove a ripreso il suo posto ovvero ridiventando capo dei carabinieri) e andando a vivere vicino a dove abitano i suoi genitori alias i nonni migliori del mondo. Mio padre in questo momento è in prigione ma mia madre, non so il perché ha chiesto pietà... io non la capisco: prima si fa picchiare per un paio di anni e poi quando ha finalmente il coraggio di denunciarlo chiede pietà?! Ma...

In lontananza vedo mia zia Eva la quale mi farà da accompagnatrice durante il volo, probabilmente il più bello della mia vita. È alta, con dei muscoli che se anche invisibili ci sono, capelli corti biondi e due occhi verdi coperti da dei occhiali somiglianti a quelli della vostra professoressa più cattiva ma si vede molto bene che non è sia una professoressa che cattiva...

- Zia!!! Che bello vederti! Come va? Come sta mamma? E i nonni? E...

- Se mi lasci rispondere ti dico tutto!

Dice scoppiando a ridere. Mi aggiungo anch'io e continuiamo così per un po finché la mia ombra ( alias zio ) non entra nel campo visivo di mia zia

- Dai salutalo e andiamo- dice con un tono di voce che non capisco se è nervoso o arrabbiato

- Allora ciao - dico. Vorrai dire addio a mai più rivederci e non salutarmi papà mi dice il mio io interiore ma per fortuna riesco a trattenermi

- Mi mancherai tanto - mi dice abbracciandomi.Mi scosto bruscamente da lui. Pur non avendo picchiato lui mia mamma sono comunque arrabbiata con lui perché durante il processo è stato dalla parte di mio padre. Mia madre mi ha insegnato ad essere educata quindi non aggiungo altro

Mi avvicino a mia zia e ci incamminiamo mentre lei inizia a rispondermi a tutte le domande da me poste.

***

- Signori e signore benvenuti sul volo easyget! Si prega di mettere i bagagli negli appositi spazi sopra di voi. Si raccomanda di chiudere i tavolini e alzare i finestrini durante la partenza. Vi auguriamo un buon volo! Ladies and gentleman...

Non do più ascolto alle avvertenze nelle varie lingue mettendomi le cuffie e guardando fuori dal finestrino, almeno cercando visto che mia zia mi ha voluto far sedere in mezzo per stare lei vicino al finestrino. Come vicino ho un signore sulla quarantina che quando prendiamo il volo e ormai siamo stabili aspetta lo scattare della lucina che avverte che le cinture di sicurezza si possano slacciare, andando subito in bagno. Chiudo gli occhi cercando di addormentarmi al ritmo di Sweet but psicho e stranamente ci riesco.

Mi sveglio a metà viaggio con una canzone rock nelle orecchie. Mi sono addormentata sulla spalla di zia Eva... un momento, zia non era a sinistra? Io sono appoggiata a destra! Mi scostò di soprassalto
- Mi scusi, mi scusi, mi scusi! Non me ne ero accorta! Sono mortif...

O - MIO - DIO

Vicino a me non ce più il signore di prima ma un ragazzo biondo, alto con gli occhi di un colore tra il grigio-verde-azzurro

- Si vede che non mi sono ancora svegliata...- dico.
Il ragazzo vicino a me mi sorride

- Mi dispiace ma non stai sognando - dice - comunque... piacere sono Adam.

Mi porge la mano. Gliela stringo ma prima di presentarmi lui mi precede - non ce bisogno che ti presenti Lara.

-Come fai a sapere il mio nome? Si sto decisamente ancora sognando: tu sei troppo bello per essere vero e prima vicino a me cera un tizio, ma soprattutto non puoi conoscere il mio nome. Quindi buonanotte- dico rimettendomi le cuffie e riappoggiandomi alla spalla del mio presunto "sogno" riaddormentandomi.

-Lara - chiama mia zia - Siamo atterrati- continua.
Mi stiracchio e guardo l'ora. Siamo arrivati in perfetto orario ma non è l'unica cosa che vedo: il ragazzo del sogno è ancora qui! Magari non era un sogno rimbambita! Mi ricorda il mio io interiore che in effetti non ha tutti i torti... anche lui sta ancora dormendo ma come se capisse che lo sto guardando si sveglia

-Allora? Credi ancora che sia un sogno?- dice con un sorriso

-Devo essere ancora addormentata perché qui prima c'era un signore!- dico  incrociando le braccia al petto, ma sembra avere la risposta pronta infatti

-Quel signore era mio padre che ha cambiato posto perché diceva che avevi la musica nelle cuffie troppo alta per i suoi gusti quindi ci siamo scambiati, ma comunque... cosa avevi detto quando pensavi che fossi ancora un sogno?- dice e a me riaffiorano i ricordi: "tu sei troppo bello per essere vero" gli ho detto. Credo di essere diventata non rossa ma bordeaux perché mia zia scoppia a ridere.

-Dai andiamo Lara. Ciao Adam- dice

Non aggiunge altro e io ne approfitto per sgattaiolare via prendendo la valigia e dirigendomi verso l'uscita. Quando sono uscita aspetto mia zia e in tanto mi ricordo una cosa: come faceva Adam a sapere il mio nome?

Bianco o Nero?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora