《Non lo trovi buffo?》
《Cosa?》
《Questo》
Donghyuck indicò il suo tatuaggio e quello del ragazzo difronte a lui.
Mark non rispose.
No, non lo trovava buffo.
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Mark sembrava così giusto, eppure così sbagliato. In lui c'era qualcosa che non and...
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<Renjun!> Donghyuck cercava di farsi spazio tra le persone che si erano accalcate in corridoio per l'intervallo. <Hai per caso visto Chenle oggi? Sono un po' preoccupato> Renjun disse di no. <Lo sai che è un poco cagionevole di salute, vedrai che con questi sbalzi di temperatura si sarà preso un po' di febbre. Se ti fa stare più tranquillo oggi pomeriggio possiamo andare da lui> Donghyuck guardò Renjun. Era preoccupato. Il suo sesto senso- o come lo chiamava Renjun: lo Hyucky prurito- lo stava avvertendo che qualcosa non andava. ********* Camminava lungo la via di Chenle tenendo in mano un ombrello, affiancato da Renjun. Nessuno dei due parlava. Il più grande, che all'inizio non si era posto problema sulla mancanza di Chenle, ora iniziava a nutrire qualche dubbio. Aveva contattato lui, sua madre e suo fratello, ma non aveva ricevuto risposta. A Donghyuck tutta quella storia puzzava un poco. Potevano essere solo coincidenze eh, ma c'era di più, ne era certo. Prima Mark lo chiamava "Haechan", poi chiedeva di scoprirne di più sul suo conto il suo amico scompariva. Il caso è un abile giocatore e truffatore, sì, ma forse non fino a quel punto. Arrivarono davanti la casa del loro amico, la porta era spalancata ed il tappetino sulla porta d'ingresso sembrava essere stato trascinato lungo il corridoio che portava verso il salotto. Si guardarono. Renjun era a dir poco in panico, deglutì leggermente, mentre le sue mani iniziavano a tremare e le sue gambe non lo reggevano più. Donghyuck invece sentiva un pericoloso moto di rabbia dentro che cresceva. Nessuno poteva toccare i suoi amici, nessuno. Decisero di perlustrare la casa. Nessuno. Tutto era in perfetto ordine, di sicuro non erano stati dei ladri, altrimenti perché lasciare tutto nello stesso posto? Chenle era stato rapito. E con lui tutta la sua famiglia. Renjun ruppe il silenzio con un singhiozzo. <Hei Junnie, cosa c'è?> Donghyuck andò ad abbracciare il suo migliore amico. <È che ho paura di non rivederlo mai più> <non dire così, non ti azzardare. Lo ritroveremo. Fosse l'ultima cosa che faccio> Chenle era importante. Renjun era importante. E Donghyuck non aveva paura di rischiare la sua vita per loro.
