《Non lo trovi buffo?》
《Cosa?》
《Questo》
Donghyuck indicò il suo tatuaggio e quello del ragazzo difronte a lui.
Mark non rispose.
No, non lo trovava buffo.
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Mark sembrava così giusto, eppure così sbagliato. In lui c'era qualcosa che non and...
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Gli occhi pesanti e la mente occupata da troppi pensieri. Così Donghyuck stava camminando accanto a Mark. Avevano deciso di fermarsi per la notte, non era sicuro dormire in mezzo al bosco. Mentre si adagiava sul pavimento, cercando una posizione quantomeno confortevole, Donghyuck, pensava a Chenle. E se fosse stato solo? Lui che aveva tanto paura del buio. Lui che ogni volta che andava a casa degli altri a dormire chiedeva sempre di lasciare una lucina accesa. Lui che dormiva nella stessa stanza di suo fratello perché odiava stare solo. Lui che era Chenle. E poi pensava a Renjun. Anche lui era da solo, senza nessuna informazione su Chenle, che era stato il primo amico lì in Corea. La prima persona che veramente poteva capirlo pienamente. Pensava a Jaemin, a Jeno e a Jisung. Il piccolo Jisung che tanto presto aveva conosciuto il suo primo amore, e tanto presto se l'era visto portar via. E poi pensava a lui, a Mark. Lui era abituato a stare solo. Ma c'erano diversi tipi di solitudine, e questo Donghyuck lo aveva imparato subito. Ancora non riusciva, però, a capire in quale delle varie tipologie rientrasse Mark. Il più piccolo guardò l'altro mentre chiudeva gli occhi. Addormentarsi per Mark era come una battaglia: fino all'ultimo combatteva per restare sveglio. Sembrava avesse paura di dormire, di chiudere gli occhi e di staccarsi dalla realtà. Cosa c'era di così tremendo nel suo sonno? Incubi forse? O peggio? Mentre guardava Mark, Donghyuck, piano piano perse completamente il controllo sui suoi occhi che si fecero sempre più pesanti ed iniziarono a chiudersi. Avrebbe voluto chiedere a Mark qualcosa in più su ciò che aveva visto, ma purtroppo il mattino seguente non avrebbe più ricordato niente di tutto quel che aveva vissuto quel giorno.
