Sarebbe un canto fioco e appena percettibile all'orecchio di chiunque altro. Per qualcuno che ha vissuto nel silenzio, però, significa che qualcosa sta cambiando.
– È solo un uccellino – pronuncia Lucia, al suo fianco, quando lui si tira su allarmato. La mette a fuoco a fatica, sempre più spossato. Gli lacrimano gli occhi e ha difficoltà a tenere aperto il destro. Si sente dolorante. Anche quello è nuovo. Abbassa lo sguardo sulle sue ferite per notare che i lividi si sono fatti più scuri, la pelle più tirata e in alcune parti ha perfino iniziato a cicatrizzare. Sente un nodo in gola, un respiro gli si mozza a metà e boccheggia alla ricerca d'aria. Lucia lo osserva allarmata, stringendo nel palmo qualcosa che ha tutta l'aria di essere un fiore.
Perché non è tutto morto?
Si porta una mano al collo, raschiando la pelle con le unghie rovinate. La ragazza sussulta e gliene afferra una cercando di bloccare le sue azioni incontrollate.
L'unico pensiero coerente che la sua testa riesce a pescare, prima che un sibilo doloroso lo porti a perdere il contatto con il suo corpo è che tutto è tornato a fargli male. Tutto è tornato a distruggerlo.
Sta per morire.
La musica è troppo forte. Non abbastanza per fermare la spirale di pensieri che minaccia di farlo svenire.
Guarda il suo amico, al suo fianco. È chino sul bancone del bar, ma tutto intorno è vuoto. Sente le voci, sente i passi scoordinati di chi, ormai ubriaco, si muove trascinato dall'abitudine.
Mette a fuoco la figura del ragazzo biondo. È ancora fermo, immobile sul piano di un materiale scuro e appiccicoso per tutto quello che c'è caduto sopra. Arriccia il naso quando un odore nauseante di sudore, alcolici e profumi troppo forti lo investe. Scrolla la testa e scandaglia lo spazio ancora vuoto. Non riesce a capire.
Allunga la mano e afferra la maglia leggera dell'altro, lo strattona appena, come a volerlo tirare su. Ed è allora che vede i suoi capelli chiari assumere una tonalità verde e la pelle ingrigire. Non riesce a mettere a fuoco i tratti del volto quando quello si alza e si volta, non più privo di sensi, e inizia a colpirlo.
Sa per certo che è pazzo. E ora sta per morire.
Per quanto si sforzi, non riesce a essere triste a quel pensiero.
– Che sta succedendo?
Le orecchie gli fischiano, stringe il braccio di Lucia in una morsa ferrea e la trascina con sé. Il terreno sotto i loro piedi si sbriciola, si apre e li inghiotte. Intorno a loro, luci sanguigne si muovono veloci, assumendo contorni sempre più sfumati. Sente la ragazza gridare, chiedergli qualcosa. Lui chiude gli occhi mentre un rumore irregolare e profondo gli invade gli orecchi.
Il fiume ha ripreso a scorrere.
E lui non riesce più a respirare.

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Oblio
Historia Corta"In un'altra vita sono morta." Lucia sa che è l'unica della sua specie nella Città di Nuvole. Tra le persone senza volto che incontra ogni giorno, Eleonora è l'unica a somigliarle. Eppure Eleonora non va mai oltre la Cinta, rimane sempre in prossimi...