Se senti tanto dolore, puoi ancora riportarli indietro.
Ma morirai.
Dante osserva la ragazza guardare quella figura scura, mentre a stento riconosce la figura distesa sul letto di una stanza che non ricorda. Sente il cuore martellare nel petto. Vuole davvero morire?
– Perché Eleonora è qui?
A quella domanda, il giovane si riscuote e mette a fuoco Lucia.
– Eleonora?
Lucia la indica, lo sforzo sembra causarle dolore: – Mia sorella.
Si morde un labbro, chiude gli occhi e prende un respiro. – Era mia sorella. È morta.
– Mi sembra parecchio viva – ribatte Dante. Poi la guarda, stesa a terra, i capelli castani che le coprono parte della schiena e le braccia incrociate e a fare da cuscino al viso. Ricaccia indietro l'impulso di avvicinarsi e aiutarla quando la vede respirare.
– Almeno quanto te e me.Aggrotta le sopracciglia a quella affermazione.
È morto?
Sente la pelle tirare. La morte non dovrebbe essere indolore?
Puoi ancora riportarli indietro.
No, non è ancora morto. Non lui. Lui è ancora a metà strada, nel limbo tra Vita e Morte. Dove è rimasto per mesi. Dove nulla è cambiato fino all'arrivo di Lucia.
– Non sei tu – dichiara all'improvviso. Eleonora ricomincia a respirare a fatica. Alcuni capelli scivolano in avanti mentre tenta di alzarsi. Il solo ascoltarla gli fa sentire un peso sul petto.
Lucia lo guarda, ma non lo vede davvero. I suoi sensi sono proiettati verso la giovane donna che sta tentando di rialzarsi. Non ne sente il respiro, non sente le sue ossa scricchiolare sotto il suo peso. La vede. E basta.
Come se ci fosse un velo a separarle.
– Ele?
Sentendosi richiamata, la ragazza alza la testa di scatto. Gli occhi verdi e arrossati mettono a fuoco Dante quasi immediatamente, ma fanno fatica a vedere Lucia. Batte le palpebre, alla luce lattiginosa proveniente dalla finestra alle sue spalle sembra più pallida di quanto dovrebbe essere, più emaciata di quanto Dante la ricordasse.
Prima ancora che il giovane possa dire qualcosa, lei sorride, stanca, gli occhi le si fanno lucidi prima di correre verso di lui e abbracciarlo.
Lucia abbassa lo sguardo solo per incontrare uno sprazzo di prato dal colore morto. Un papavero solitario si staglia in mezzo ai fili d'erba secchi.
In quel momento, intorno a loro tutto crolla.
NdA
Perdonate se ci sono errori. Ma se non lo pubblico ora non lo farò mai. Appena riesco, correggo :)
Grazie sempre per dedicare del tempo a questo esperimento dubbio 🌻
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Oblio
Conto"In un'altra vita sono morta." Lucia sa che è l'unica della sua specie nella Città di Nuvole. Tra le persone senza volto che incontra ogni giorno, Eleonora è l'unica a somigliarle. Eppure Eleonora non va mai oltre la Cinta, rimane sempre in prossimi...