Capitolo 20

2.3K 124 128
                                    

'Per quale assurdo motivo Lucius Malfoy era nella Guferia di Hogwarts dopo essere evaso?' Fu il primo pensiero di Harry.

'UN EVASO È AD HOGWARTS!' Fu il secondo pensiero di Harry.

Il moro non sapeva cosa fare o cosa dire. Avrebbe dovuto informare un insegnante, ma l'uomo lo precedette.

"Se provi a dire a qualcuno che sono stato qui finirai male Potter, te lo garantisco."

"Perché è qui?" Chiese Harry, cercando di tenere un tono di voce calmo.

Lucius ghignò. Si avvicinò di un passo ad Harry e disse: "Sai Potter, quando quel giorno eravate al campo da Quidditch e vi baciavate - e caricò di estremo disprezzo questa parola - non eravate soli, tu e mio figlio. Qualcuno vi ha visti. E si dà il caso che quel qualcuno fossi io."

Ad Harry tremarono le gambe. Gli crollò il mondo addosso. Proprio adesso che stava andando tutto bene, doveva arrivare il padre di Draco a rovinare ogni cosa, perché Harry sapeva che sarebbe stato così. Gli veniva da piangere, aveva già gli occhi lucidi.

Strinse i pugni e rispose duramente al padre di Draco. "È successo alcune settimane fa, quindi lei è evaso da altrettanto tempo. Perché mostrarsi solo adesso?"

"Tempo al tempo." Rispose Lucius tranquillamente.

"Insomma, cosa vuole da me?" Riprese, dopo alcuni minuti di silenzio, Harry.

"Se non romperai immediatamente con Draco..." Ma Lucius venne interrotto dal moro.

"Mi ucciderai?" Chiese il Grifondoro, sprezzante.

"Oh no. Non ucciderò te, ma Draco. E farò in modo che tu assista, che tu lo guardi negli occhi mentre la vita lascerà lentamente il suo corpo." Emise una risata glaciale, che fece tremare Harry.

Il moro si sentì morire. Come poteva un padre uccidere il proprio figlio? E come avrebbe fatto lui a lasciare Draco?

"Ovviamente Draco non saprà mai il perché della vostra rottura, e se glielo dirai, beh, la conseguenza sarà la stessa. Spezzagli il cuore Potter." Disse duro Lucius.

Harry non poté far altro che annuire, poi si voltò deciso a tornare al suo dormitorio. Non avrebbe resistito oltre lì.

"Un'ultima cosa Potter..." Aggiunse Lucius. "Nessuno deve sapere che sono stato qui, sono stato chiaro?"

Harry annuì per la seconda volta, poi prese a correre. Non gli importava dove stesse andando, gli importava solo di allontanarsi il più possibile dalla Guferia e da Lucius.

Harry voleva urlare, gridare e piangere tanto erano grandi la sua rabbia e la sua frustrazione.

Con che faccia avrebbe detto a Draco di stargli lontano? Come avrebbe fatto a dirgli che era finita, quando era appena cominciata?

Il Grifondoro si ritrovò al settimo piano, di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll", senza nemmeno sapere come c'era arrivato.

Era lì che vi era la stanza delle necessità, ed Harry sapeva di cosa aveva bisogno.

Draco.

Ma ovviamente nella stanza non poteva certo apparire una persona.

Nonostante Harry fosse consapevole di non poter far apparire il suo amato, lo pensò intensamente passando davanti alla stanza per tre volte.

Essa, inaspettatamente, apparve.

Ma dentro, come già previsto da Harry, non c'era Draco.

Però vi era lo Specchio delle Emarb.

Dopo la Guerra |Drarry|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora