Mi ci volle del tempo per metabolizzare l'accaduto e nel frattempo Hannibal aveva le idee già ben chiare, era riuscito a trovare tutti coloro che avevano ucciso e mangiato la piccola Misha.
Uccise senza problemi i primi 3 ma il suo obbiettivo era il capo, lo voleva morto al più presto e col suo grande intelletto riuscì a scoprire l'indirizzo di casa sua.Quella sera mi sentivo davvero debole e stanca, era chiaro che non ero molto in salute. Hannibal mi fece subito sdraiare a letto sotto le coperte, accese il camino ed infine mi portò un tazza di thè caldo, amava prendersi cura di me ed io apprezzavo molto questi suoi gesti.
-Ora riposa... Io ho una cosa da fare-
Disse per poi baciarmi la fronte.
Rimase diversi minuti lì a fianco al mio letto a coccolarmi fino a che mi addormentai profondamente.
Mi svegliai diverse ore dopo a causa di un rumore nella stanza accanto, ero abbastanza sicura che fosse Hannibal che rientrando aveva fatto cadere qualcosa. Sentì la mia porta iniziare ad aprirsi, e da li scorsi più di una figura scura nel buio e allora la paura prese il sopravvento. Mi alzai in piedi e cercai il prima possibile una via di fuga, ma uno di loro riuscì a colpirmi tanto forte da farmi svenire per diversi minuti.
Appena ripresi i sensi riconobbi subito il posto dove mi trovava, era il ristorante dove Hannibal i aveva portato per trovare uno degli uomini che cercava, riconobbi il posto dalla gabbia degli uccellini che cantavano. Mi concentrai sul loro capo, stava parlando al telefono.
-Per riprendere il discorso, desideri vedere miss Starling ancora viva e intera? -
Disse. Capì subito che stava parlando con Hannibal che voleva fare, usare me per ricattarlo.
-Bene allora ti conviene stare alle regole-
Disse e successivamente disse un indirizzo.
Successivamente mi fece portare lì con forza, passando davanti alla gabbia degli uccelli riusci ad urtarla facendoli iniziare a fischiettare pregando che Hannibal riuscisse a sentirli per riconoscere il posto.
Mi mi mise la cornetta del telefono all'orecchio.
-Clarice...? -
Disse Hannibal al telefono.
-Hannibal... Ascolta attentamente-
Dissi prima che l'uomo riprendesse la cornetta del telefono.
-Vedi di essere all'indirizzo che ti ho detto all'alba... O ti mando le sue guance per posta-
Disse prima di riagganciare.
Mi fece portare su una specie di casa galleggiante e mi legò ad una sedia, mi girava intorno e toccava.
Improvvisamente lo vidi andare in una delle delle porte della stanza e rimanere lì.
Poco tempo dopo vidi del movimento nel corridoio, un figura scura che aprì la porta, era Hannibal, il capo nella stanza accanto lo stava guardando e prima che potessi fare qualcosa per avvertire Hannibal l'uomo gli sparo alla schiena.
Hannibal cadde subito a terra immobile, scoppiai immediatamente a piangere disperata, non poteva essere vero.
L'uomo rientro nella stanza girò Hannibal in modo che lo potesse vedere e iniziò a premere la punta di un coltello sulla gamba di Hannibal per assicurarsi che fosse paralizzato. Lo sguardo di Hannibal era furibondo ma l'uomo sembrava esserne divertito. Venne da me e inizio a baciarmi in modo inappropriato e toccarmi. Improvvisamente l'uomo cadde a terra gridando di dolore, Hannibal lo aveva ferito con un pugnale nascosto sotto la giacca sulla schiena e che lo aveva protetto dal proiettile. Lui mi slego' e torno da lui, questo pur di difendersi confesso che diversi anni prima anche Hannibal e io avevamo inconsciamente mangiato Misha e allora Hannibal, colmo di rabbia incise sul petto dell'uomo una M e poi gli mangiò le guance.
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Hannibal Lecter e L'Angelo della Morte (Hannibal X Clarice)
HorrorQuando ami qualcuno arrivi a fare le cose più orribili, la vendetta è capace di consumare una persona. Dopo la morte della sorellina Misha, Hannibal non era più ciò che voleva... era un guscio vuoto... finché non vide l'angelo della morte al suo fi...