Perdono

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Decisi di fuggire nella fitta boscaglia, avevo paura di cosa sarebbe successo se mi fossi fermata. Lo sentivo correre dietro di me e sembrava essere sempre più vicino.
Improvvisamente mi sentì afferrare con forza da dietro, era lui, iniziai ad urlare terrorizzata, lui si sedette tenendomi.
-Calma Clarice... Sono io, non voglio farti del male...non lo potrei mai fare-.
Disse senza lasciarmi.
-Come hai potuto fare una cosa del genere... Tu... Tu l'hai ucciso!... E... E lo hai mangiato!-
Gridai dimenandomi.
-Lo so, ma lo meritava, la maleducazione è contagiosa e dannosa per te-
Disse coccolandomi per calmarmi.
Lo sentivo mentre le sue labbra bagnate dal sangue baciavano la mia schiena, la cosa mi fece rabbrividire ma allo stesso tempo mi rassicurava,  sentendomi più tranquilla mi lasciò,  mi voltai verso di lui piangendo e lo abbracciai
-Non volevo spaventarti piccola mia... Ma se c'è una cosa che non tollero è la maleducazione-
Disse tenendomi a se.
Avevo paura, ma se c'era una cosa di cui ero certa era che lo amavo. Mi sentivo spaventata, ma ero disposta a tutto per lui,  anche dimenticare ciò che faceva, sarebbe stata dura,  lo avevo visto mangiare un altro essere umano senza la minima pietà, dentro di me speravo solo che il vero Hannibal fosse quello che mi amava.

Rientrammo a casa e senza guardarmi andai nella mia stanza chiudendomici dentro, rivedevo ancora nella mia testa Hannibal mentre mordeva brutalmente il collo di quell'uomo, quell'immagine era fissi nella mia testa, ma ancora di più mi spaventava il fatto che la polizia avrebbe sicuramente trovato il corpo nella radura.

Passai tutto il giorno dopo nella mia stanza, non volevo nemmeno uscire per mangiare, il solo pensiero di vederlo mi spaventava, ma avevo una cosa da fare, nonostante tutto non potevo non amarlo.
Uscì di nascosto di casa e tornai nella radura dove si trovava ancora il corpo, presi lo stesso pugnale usato da Hannibal per uccidere quell'uomo e tagliai la testa del corpo mettendola in una sacca e tornai a casa nascondendola in camera, avrei potuto usarla per far scagionare Hannibal se la polizia lo avesse preso in custodia, e così accadde.
In serata la polizia venne a casa nostra e ritenendo Hannibal sospetto lo portarono in centrale.
Decisi di aspettare mezz'ora,  poi indossai dei guanti,  presi la sacco e con la moto andai nella piazza davanti alla questura, impalai la testa su un recinto metallico e me ne andai.

Appena tornai a casa Hannibal era già stato rilasciato e riportato a casa, mi stava aspettando seduto al tavolo e appena mi vide venne verso di me e avvicinandosi piano mi abbracciò.
-Grazie.... -
Disse stringendomi a se.
Sembrava davvero sincero.
Sapeva già che l'avevo fatto per scagionarlo.
Dentro di me pregavo che ciò che avevo visto non accadesse mai più, ciò che volevo era solo una vita felice con Hannibal...

Hannibal Lecter e L'Angelo della Morte (Hannibal X Clarice)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora