Day 3

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"Silenzio! Motore...! Partito...! AZIONE!"

Ripulire la stalla ed agglomerare il fieno negli angoli era l'attività quotidiana che maggiormente implicava precisione e abitudine, nonché quella meno gradita a Luke Ivory.
Non per la fatica, non era certo questa a spaventare lo stalliere, forzuto quanto bastava per sopportarla, ma erano le azioni ripetitive ad annoiarlo terribilmente.
Cosa ben diversa, invece, quando poteva restare ad indulgere con i cavalli, spazzolandoli, carezzandoli e parlandogli dolcemente all'orecchio come si fa con un'amante speciale.
Luke finì di ammassare il fieno rimasto, mentre questo graffiava la pelle nuda e sudata del suo torace, appiccicandoglisi addosso. Sospirò, lasciando che il suo fiato si mischiasse all'aria calda nella stalla e si passò un braccio sulla fronte, aspergendone anche lì il sudore. Poi si avvicinò a passo lento e con rinnovato sollievo verso Leòn, il cavallo nero del suo padrone e, presa la spazzola, con un sorriso, iniziò a strigliargli con vigore la criniera.
"Ormai è quasi un mese che lavori qui per me e devo ammettere che nessuno dei vecchi stallieri che ho avuto abbia impiegato una tale dedizione nel proprio lavoro."
Luke, nell'udire quella voce si voltò di scatto e, nel vedere Lord B. sull'uscio della stalla, chinò la testa in segno di saluto.
"Milord..." mormorò irrigidendosi e, senza accorgersene, strinse più forte la spazzola tra le mani.
Lord B. incrinò le labbra in un sorriso. Si staccò dalla porta cui si era appoggiato a braccia conserte e in pochi passi gli fu davanti.
"Ovviamente la cosa mi fa oltremodo piacere," disse, riferendosi all'osservazione fatta in precedenza. Raggiunse Leòn e prese a carezzarlo con un lento movimento della mano "amo immensamente queste creature... cosicché se vedo qualcun altro occuparsi di loro con un affetto che va ben oltre il compenso che elargisco per farlo, beh... il mio cuore viene avvolto da un dolce calore e mi ritrovo confortato."
"Mio signore," soggiunse lo stalliere, muovendo qualche passo incerto nella sua direzione "il... il cavallo non è ancora pronto, non... del tutto pulito, se lo tocca adesso rischia di sporcarsi la sua casacca..." fece una pausa, guardandolo con attenzione e dovizia "bianca immacolata com'è si sporcherà sicuramente."
"Oh, ma quanta premura!" Esclamò Lord B., voltandosi del tutto verso di lui e seguitando a sorridergli con una sorta di appagamento nello sguardo. "Ma tu mi ascolti quando ti parlo?" Commentò ironico.
"S..sì, certo che lo faccio, sempre, Milord..."
Il poeta riprese a carezzare l'animale.
"Ti ho appena fatto un complimento sincero circa il tuo modo di lavorare e tu, al contrario, consideri piuttosto il fatto che io rischi di... oh ma non ascoltare queste mie parole così vanesie, a volte," declinò , scostandosi dal cavallo e tornando verso di lui "accade che forse cogliamo semplicemente la vita in modo diverso, io mi diletto con le emozioni, mentre tu..." uno sguardo lento, lungo l'intero suo corpo "sosti maggiormente nella materia e la tua anima è pratica e concreta."
Luke corrugò la fronte non certo, probabilmente, di aver capito tutto quel discorso. Si limitò soltanto a guardare Lord B. arrotolarsi le maniche fin sopra il gomito e sfilacciarsi, con un gesto rapido delle dita, i lacci che tenevano la sua casacca chiusa sul petto,scoprendone la pelle nuda e anch'essa già lievemente sudata tra i lembi di stoffa.
"Non m'importa di sporcarmi, tantomeno se si tratta dei miei cavalli..." disse, lanciando un'occhiata liquida allo stalliere "in verità, di sporcarmi, non me ne è mai importato molto..." aggiunse "del resto, c'è sempre tempo per ripulirsi," si passò una mano tra i lunghi capelli neri "piuttosto... qui dentro è una sauna! Per l'amor di Dio, come fai a resistere così tante ore?"
"E' il mio lavoro, mio signore." Ribatté quello con la massima disinvoltura.

Al che il poeta, sempre con quella strana luce negli occhi, gli si fece ancor più vicino e gli poggiò una mano sulla spalla nuda e sudata. La sfiorò appena con il pollice, facendolo sussultare.
"Per questa mattina hai lavorato abbastanza." Asserì con un tono che sembrava non ammettere dinieghi. Ancora uno sfioramento, con la punta delle dita. "Ho voglia di farmi una cavalcata e poi, possibilmente, un bagno, in un luogo che ti lascerà indubbiamente senza fiato..."
Lo vide sollevare un sopracciglio e fare per replicare. Ma Lord B. fu più rapido.
"Se non hai nulla in contrario, vorrei che fossi tu ad accompagnarmi."

The Dark Days of Lord B.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora