Ebbe tutte le certezze.
Le ebbe nel sapore delle labbra di Chris che, lento, affogava dentro di lui. Le ebbe nel suo respiro caldo che si spandeva sul suo volto e nell'incavo del suo collo, quando scendeva a nascondersi lì sotto, impossibilitato anch'egli a sostenere l'intensità di ciò che si stavano scambiando.
Le ebbe... quelle certezze, nelle sue mani che non cessavano di carezzare i suoi fianchi, il pianale ampio della sua schiena, i cui muscoli contratti si gonfiavano e si tendevano ad ogni passaggio, nelle sue dita mentre, curiose, scivolavano sulle sue natiche e lì, stringevano forte.
Le ebbe, quando con baci leggeri e accennati, Chris risaliva su, sul profilo della mandibola e ne tracciava il percorso con la punta della lingua e con sospiri gonfi di bisogno, di più, sempre di più, fino ad arrestarsi sul suo orecchio e lì mormorargli dentro quanto grande fosse il suo desiderio.
Tom si sospinse contro di lui, trasalendo, ansimando a sua volta, avvolgendogli il collo con un braccio e traendolo a sé, mentre pressava la propria erezione ancora protetta dai boxer contro il cavallo duro del compagno.
Spalancò gli occhi e guardò Chris con stupore, quasi con meraviglia.
"Lo stiamo facendo davvero?" Mormorò piano, come se stesse rivelando una confidenza importante.
Per tutta risposta l'altro gli chiuse la bocca con un nuovo bacio, serrandogli dentro quei gemiti scomposti che riemergevano ogni qualvolta le loro lingue prendevano a cercarsi.
L'inglese tornò a chiudere gli occhi e si aggrappò alle sue spalle, nel momento in cui Chris insinuò le dita nella piega proibita del suo sedere. Da sopra la stoffa ancora, ad infilargliela dentro quell'insenatura, tastando e sfiorando, spingendo un poco, quasi da una necessaria distanza di sicurezza, contro quel pertugio già caldo.
Provare a trattenersi un po'. Provare a trattenersi ancora. Ben consapevole che nel momento in cui anche quei boxer fossero venuti meno e fosse entrato in contatto diretto con la sua carne, non sarebbe più stato in grado di rispondere di sé.
"Ti voglio..." gli sussurrò sulle labbra, il riverbero di quelle parole a scivolare giù, nella sua gola.
"L'hai già detto..." replicò provocatorio, Tom, leccandogli piano il profilo di quella bocca appena dischiusa e un poco tremante.
Ottenne così di venire di colpo sospinto all'indietro e andare a sbattere contro il suo letto, al centro della stanza, perdere l'equilibrio e franare sul materasso. Non ebbe neppure il tempo di restare un istante seduto, che il compagno prese ad arrampicarsi su di lui, obbligandolo a stendersi quasi del tutto.
Era assertivo, Chris. Assertivo nella volontà e terribilmente sensuale nei movimenti. Così simile e così diverso da Luke Ivory. Ivory era brutale e lo era perché Lord B. era questo ciò che voleva. Ivory l'afferrava e lo piegava nell'atto nel giro di pochi secondi. Perché tra loro, almeno fino a quella notte, c'era stato poco spazio per la tenerezza. Chris invece era capace d'imprimergli desiderio e bisogno, eccitazione e cura nello stesso, unico gesto, una carezza sul volto, subito dopo essersi preso le parti più intime, un bacio lento e devastante, dopo essersi insinuato tra le sue cosce con movimenti impossibilmente lenti dei suoi fianchi che si assestavano contro di lui.
Chris era ancora vestito. Quasi del tutto.
La stoffa dei jeans sfregava ruvida contro il suo sesso, portandolo ad un'eccitazione tale che, se avesse continuato, l'avrebbe fatto venire come un ragazzino arrapato direttamente nelle mutande, la cintura di pelle pressava contro il suo ventre e quella costrizione gli stava letteralmente mandando il sangue al cervello.
Soltanto la camicia di lino azzurro faceva eccezione. Tom gliel'aveva aperta del tutto e, mentre aveva continuato in piedi a baciarlo, si era lanciato a carezzargli la landa calda e sconosciuta che era il suo torace, pregno di un respiro veloce e dei sentieri ricreati dai muscoli perfettamente definiti.
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The Dark Days of Lord B.
FanficInghilterra. 1811. In una calda e afosa estate di luglio, Lord George Gordon Byron, acclamato poeta inglese, popolare per il suo genio, eccessi e dissolutezze, conosce un giovane e umile uomo, lo stalliere Luke Ivory che, giorno dopo giorno, in una...