Farewell... and back again

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L'alba era in procinto di sorgere sulla campagna inglese d'inizio autunno.

I colori del cielo e della natura erano già mutati, lasciando ad un passato che ormai scorreva lento a ritroso gli ultimi echi di un'estate che sarebbe stata ricordata per sempre.

Lord B. era come di consueto seduto sulla veranda della sua tenuta, aggrappandosi, in una malcelata e silenziosa nostalgia, ai pochi residui di calore rimasto che gli consentivano di poter fare ancora colazione all'aperto.

Respirava piano, lasciando confondere il suo respiro con la lieve brezza che si era sollevata fresca da giorni ormai.

Come in un rituale perfettamente conosciuto, aveva spaccato il guscio delle sue uova, le aveva tagliate in piccoli pezzi, prendendo poi alcune fette di prosciutto e lasciarle lì per sorseggiare il thé fumante dall'elegante tazza di porcellana.

Semplici gesti che ricordavano quanto sempre si abbisogna della certezza della quotidianità.

Accanto a lui, all'altro lato del piccolo tavolo rotondo, per la prima volta dopo mesi, sedeva Luke Ivory, presenziando anch'egli alla colazione del poeta, condividendo un momento così intimo e privato, uno spazio di quiete che mai, Lord B., aveva ceduto a qualcuno, né tanto meno spartito.

Ma ormai di cose cedute e condivise ce n'erano state tante, così come di quelle impensate e impensabili, di quelle indicibili che, se una mente del tutto razionale fosse stata un tempo interrogata, ne avrebbe senza dubbio negato la possibilità.

La notte era scorsa via veloce, nel tempo di un battito di ciglia e si era impressa nella memoria di entrambi come pece densa e incandescente, un marchio che mai, né le ore, né i giorni, i mesi, gli anni e i millenni che ne sarebbero conseguiti sarebbero riusciti ad estirpare.

L'avevano fatto, alla fine, l'amore, Luke Ivory e Lord B., quello vero, quello fatto di abbracci che giurano promesse impossibili, quello fatto di un calore che ti accoglie come la cura di una madre, quello ricreato dall'abbandono dei sensi, in cui il dolore s'annulla e di tutto resta solo un inestinguibile piacere, un inafferrabile bisogno, un nutrirsi d'anime che rigetta fuori completamente ribaltati.

L'avevano fatto, l'amore. Quello che si seda soltanto con un bacio. In una prima, semplice volta, in cui ci si rende talmente intimi e fusi da non poter più concepire la separazione.

Lord B. finì di imburrarsi del pane tostato e vi lasciò colare sopra un cucchiaino di marmellata. Si portò la fetta alla bocca e ne addentò un piccolo pezzo, attardandosi anche nel masticare.

La sua gola era strozzata da un nodo che pareva intenzionato a soffocarlo e il deglutire era diventato un'operazione delicata che costava energia e fatica.

Si erano risvegliati insieme, lui e Luke, quella mattina. Si erano guardati negli occhi, come se ormai un orologio tarato all'unisono avesse imposto loro un medesimo ritmo. Poi, mentre il vento filtrava lieve da una finestra lasciata socchiusa, là dove fino a poco prima c'era stato il baluginio argenteo della luna, e aveva finito di spegnere le candele rimaste, Ivory aveva sollevato con titubanza una mano ed era andato a carezzare il volto dell'amante, suo signore. Lord B. aveva chiuso gli occhi, sospirando pesantemente e lo stalliere era sceso a sfiorargli col pollice quelle labbra sottili, finalmente saggiate, finalmente conosciute e a cui aveva concesso le proprie in una disfatta del tutto priva di rimorsi.

Una lacrima scivolò via lungo la guancia del poeta, quella dal lato in cui era certo che l'altro non avrebbe potuto vederlo e lentamente, proprio in quell'istante, il sole prese a fare capolino da oltre la curvatura rotonda e perfetta delle colline che si stagliavano all'orizzonte.

Un secondo morso alla sua fetta di pane e la luce si spalmò rapidamente sull'immensa radura dinanzi alla tenuta per poi risalire su e arrampicarsi sulla veranda di legno, sul tavolo attorno al quale i due uomini sedevano, andando crudelmente ad indorare le stoviglie di porcellana, i profili dei loro corpi, i loro gesti sonnolenti, privi di fretta e i loro occhi che, nessuno dei due aveva il coraggio di sollevare dai piattini su cui sembrava, in quegli istanti, essere concentrata l'intera esistenza del mondo.

The Dark Days of Lord B.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora