Capitolo 7 la festa

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Oggi appena arrivata a scuola tutti parlavano di una festa, passando per il corridoio infatti Alexander si è fermato da me e mi ha chiesto se oggi posso venire alla festa a casa sua, io naturalmente ho accettato, ma cosa si fa ad una festa? Non sono mai stata a nessuna festa...anche perché all'inferno c'eravamo solo io, papà e un mucchio di anime e demoni. Per tutto il giorno nessuno parla d'altro. Dopo la scuola torno subito a casa, mi faccio una doccia, mi arriccio i capelli e mi trucco, però non so cosa mettere, sono indecisa tra una gonna nera ed un top, un vestito bordeaux e un vestito nero...me li provo...no non metterò nessuno di questi, ok ho deciso, prendo dall'armadio un top, degli shorts a strisce bianche e nere, calze a rete e anfibi....sì mi piace. Appena ho finito di prepararmi guardo il telefono, Alexander mi ha mandato un messaggio con l'indirizzo di casa sua, alla festa c'è un mucchio di gente e sono solo le sette. Appena entro in casa riconosco subito Alexander e la sua amica Lucy che limonano sopra un tavolo da biliardo e poi vedo anche Jason <Ciao Clary! Come stai?>
mi dice con un sorrisetto da scemo <Ciao Jason! Wow c'è tantissima gente!>
< Sì e c'è tantissima birra!>
dice alzando il bicchiere, però sta barcollando e mi ha detto che ha bevuto solo tre bicchieri, bé comunque è già un po' ubriaco. Qualcuno mi da un bicchiere rosso pieno di birra e dopo averne bevuto un sorso vado in sala,
<giochiamo a obbligo o verità!>
urla un tipo, appena ci sediamo in cerchio mi accorgo che Zed è qui...e si tiene in braccio una ragazza!! Ma è assurdo! Prima mi dice che gli piaccio e subito dopo va ad una festa e si tiene in braccio una sconosciuta mezza nuda! Non che sia gelosa...ma quella è una sgualdrina!!! Appena iniziamo a giocare dicono a me e ad altre ragazze di togliere la maglietta...lo facciamo. Poi però quando tocca a me sono così arrabbiata con Zed che voglio fargliela pagare, non per niente all'inferno mi chiamavano "la stronza"
<Jason, obbligo o verità?>
faccio un sorrisetto diabolico <obbligo>
< ti obbligo a limonare con me>
< Sì!>
fa un gran sorriso,
<no! Non puoi fare obblighi che ti riguardano ad altre persone!> interviene Zed, ma non mi importa, prendo la faccia di Jason e me lo limono per una ventina di secondi e nel frattempo sento lo sguardo di Zed fisso su di me, in fondo se l'è cercata. Per tutto il resto della serata mi bacio con tutti. Poi vado in bagno a ritoccare il trucco ed entra pure Zed sbattendo la porta tutto infuriato
<Clary cazzo ma come ti viene in mente!>
urla come un matto
< cosa?>
io rispondo con tutta la calma e l'innocenza del mondo
<come cosa! Ti sei limonata tutti!> sono felice della sua gelosia, vuol dire che a me ci tiene anche se non me lo dimostra in nessun modo
< e allora? Tu continuavi a flirtare con quella tipa che tenevi in braccio!>
< Sì ma almeno io non vado in giro a limonarmi mezzo mondo!>
< ma scusa...perché ti interessa così tanto cosa faccio? Non sarai mica geloso? Non stiamo nemmeno insieme>
gli faccio un sorrisetto in tono di sfida e per le mie parole Zed rimane paonazzo
<senti...vaffanculo Clary!!! Vaffanculo!!!>
urla e se ne va dal bagno sbattendo di nuovo la porta, comunque non può pretendere di poter flirtare con una ragazza davanti a me senza avere poi una mia reazione di qualsiasi tipo. Per il resto della serata non lo vedo più, dicono che sia tornato a casa. Non lo so ma non mi interessa, bé in realtà sì ma vorrei tanto che non mi interessasse. Dopo la scenata di Zed non ricordo niente di quello che è successo alla festa, ma adesso ho un doposbronza assurdo e la mia testa vuole scoppiare.

Per tutta la settimana successiva non incontro Zed nemmeno una volta, ed è stata una tortura...ovunque andavo speravo ci fosse ma non c'era...a lezione guardavo sempre il suo banco nella speranza che venisse ma non veniva e ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo solo lui, oggi però mi hanno detto che è a scuola, ho già controllato in varie aule ma non l'ho trovato. Vabbè...fa niente...anche se in realtà mi piange il cuore...lui mi piace davvero tanto, tantissimo direi e vorrei vederlo ridere e far comparire sulle guance quelle fossette che gli vengono ogni volta e che mi piacciono tanto, ma cerco di non pensare troppo a lui, cerco di mentire a me stessa. Ora sono appena entrata in mensa, la pausa pranzo finisce tra quaranta minuti quindi posso fare con calma, prendo un vassoio e della pizza insieme a una bibita però appena mi guardo intorno in cerca di un tavolo lo vedo...è lì...con la lingua dentro la bocca di una ragazza... il mio vassoio cade a terra ma non riesco a reagire non riesco a muovermi, il mio cuore manca un battito, mi sento morire, ma la gelosia sta prendendo il posto della tristezza...quando sente il vassoio sbattere a terra smette di baciare quella ragazza. Sono proprio incazzata nera...in realtà sono più che altro gelosa, sono talmente egoista che voglio che lui sia felice...ma solo con me. Mentre penso non mi accorgo di aver iniziato a piangere e mi asciugo le lacrime con la mano, ma loro continuano a scendere e non vogliono smettere, non so perché ultimamente io sia così emotiva, in realtà lo sono solo con lui, mi rende vulnerabile e sensibile, e io odio tutto questo, non voglio che la gente pensi che io sia sensibile, ma lui è il mio punto debole, farei tutto per lui, lo conosco da così poco eppure mi sembra di amarlo da sempre...aspetta ma io non lo amo...no. Mentre mi asciugo le lacrime Zed si gira e mi vede, a quel punto non ce la faccio...le lacrime diventano più abbondanti di prima e i miei occhi diventano piano piano tutti rossi e sento che si stanno gonfiano, inizio a correre via dalla mensa...non voglio che la gente mi veda piangere, a quel punto Zed si alza e inizia a rincorrermi urlando il mio nome, non lo ascolto e corro più veloce che posso. Finalmente raggiungo il bagno, da lì mi lascio andare, adesso piango più forte e ho iniziato a singhiozzare, non sento più Zed che mi chiama...ma poi la porta del bagno si apre di schianto e compare lui con la faccia di una persona sconvolta, io scivolo lungo il muro con la schiena e mi ritrovo seduta per terra
<Clary!>
<che vuoi Zed?>
ormai non nascondo più le mie lacrime, oramai le ha viste
<perchè piangi? >
che domanda del cazzo, come se gli importasse di me, come se fossi importante per lui, una volta mi aveva detto di piacergli ma non penso fosse vero...non ha mai fatto nulla per dimostrarmelo
<e a te cosa te ne frega?>
< è solo...è solo che mi preoccupo per te>
quelle parole mi mettono felicità ma anche tristezza perché non è vero, so che non lo è
<difficile a dirsi, dato che se la tua ragazza non avesse bisogno di respirare non ti saresti accorto che c'ero >
< non è la mia ragazza>
lo dice come per giustifica
<a wow, come se fosse meglio, comunque torna da lei>
< ma io volevo solo aiutarti. ..>
< io non ho bisogno di nessuno>
<e comunque sei tu che hai incominciato a baciare tutti i ragazzi della scuola a caso>
sbotta, non ci credo tira fuori sta storia
<Zed ma mi spieghi cosa vuoi da me!?>
inizio ad urlare, però appena finisco di parlare mi prende e mi bacia, vorrei baciarlo più di ogni altra cosa ma non è giusto, cerco di respingerlo...ma lui con una mano tiene i miei polsi immobilizzati contro il suo petto e l'altra la usa per tenermi ferma la testa, il suo bacio è pieno di desiderio, le sue labbra sono dolci come un "ti amo" ma la sua lingua è appassionata come un "ho bisogno di te " e come se mi avesse letto nel pensiero mi dice
<ho bisogno di te, Clary>
continua a baciarmi, so che non è giusto e vorrei smettere ma non ci riesco...lui mi attrae come il miele con le api. Ho bisogno di te...a quelle parole il mio cuore vorrebbe sciogliersi ma non glielo permetto, io non posso stare con lui, non posso...ma soprattutto non voglio stare con lui, io devo andarmene. Dopo scuola Zed si presenta a casa mia e appena apro la porta mi bacia di scatto come se facesse a gara con qualcuno . Il nostro bacio dura un po', però se devo andarmene e lasciarlo voglio di più...metto una mano sotto la sua maglietta e quando tocco i suoi pettorali mugola, ok non resisto più, gli tolgo la maglietta e inizio a baciarlo sul collo, sulla gola , sulle tempie. ..voglio sentire ogni parte di lui. Mi toglie anche lui la maglietta, a quel punto mi solleva dalle cosce e io intreccio le gambe intorno a lui e lo spingo di più contro di me, chiude la porta di casa e mi porta verso camera mia, mi fa sdraiare sul letto e lui si mette sopra di me come se dovesse fare le flessioni. <Io ti voglio Clary >
< allora prendimi...sono tutta tua> si appoggia a me per farmi sentire la sua erezione e io sono più che certa di essere bagnatissima per lui. Si siede sul letto e inizia a slacciarmi i pantaloni, poi alzo il sedere per aiutarlo a sfilarli, quando vede le mie mutandine rosse di pizzo le fissa con un sorrisetto e dice
<così mi fai morire>
io divento leggermente rossa ma inizio a togliere i pantaloni a lui e gli sfilo anche i boxer, la sua erezione è bella grossa... lo faccio sdraiare e lo riempo di baci e poi lo prendo in bocca, poi accompagno il movimento della bocca con le mani, con la lingua invece a volte lo stuzzico facendo piccoli cerchi sulla punta, quando lo faccio mugola e penso che sia il suono più bello del mondo.
<Cazzo Clary tra poco vengo>
lo dice con un filo di voce e poco dopo che succhio leggermente più forte la mia bocca viene invasa da un liquido caldo...il sapore non è male...gli lascio riprendere fiato e a quel punto mi guarda con gli occhi di un predatore che vuole mangiarmi, mi prende e mi stende sul letto
<voglio fare anche io qualcosa per te, voglio farti gridare il mio nome> senza nemmeno aspettare una risposta da parte mia mi sfila le mutandine e infila la testa tra le mie gambe, inizia e leccare e poi trova il punto magico e comincia a succhiare e nel frattempo mette un dito dentro di me, poi due. Sto godendo da morire e dopo qualche minuto vengo travolta dal piacere gridando il suo nome. Dopodiché  Zed si fa una doccia e io dopo di lui poi vediamo un film e lui si addormenta. Mi sento malissimo quando mezz'ora dopo mi ritrovo sulla soglia di casa con un borsone in mano e un ragazzo meraviglioso che dorme da solo in camera mia, ma io infondo non lo merito. Mentre scendo le scale le lacrime cominciano a rigarmi le guance, fuori di casa prendo un taxi e vado in un motel dall'altra parte della città. Prendo una stanza e appena mi ci chiudo dentro chiamo mio padre, lo invoco grazie a un ciondolo che mi ha regalato prima di venire sulla terra. Lui viene subito,
<ciao Clary, come te la passi? >
sto ancora piangendo <padre...io...io non posso>
<fare cosa?>
mi chiede con uno sguardo che non fa trasparire le sue emozioni
<non posso più stare qui>
dico singhiozzando
<oh sí che puoi, e ci starai fino al tuo diciottesimo compleanno, quel giorno e solo quel giorno deciderai cosa fare>
<va bene allora cambierò scuola>
< fa come vuoi...ma il destino è già scritto e il fatto che lo amerai più di ogni altra cosa è inevitabile...non puoi cambiare il futuro Clary>
mio padre fa un sorrisetto e svanisce nell'aria.

US:sono la figlia di Lucifero eppure so amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora