Capitolo 8 l'incidente

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Sono passate 2 settimane da quando me ne sono andata da casa mia lasciando lì Zed, sono due settimane che sto attenta a non farmi vedere da nessuno che conosco, se li vedo mi nascondo, non frequento più i posti di prima e ho iniziato a frequentare i corsi serali della scuola, una volta ho visto Zed al supermercato, aveva le occhiaie, gli occhi gonfi, il volto disperso in un mondo tutto suo e andava in giro come un fantasma, sembrava privo della sua anima. Queste 2 settimane sono sembrate anni, ho pianto tutte le sere, non mangiavo e non uscivo di casa, all'inizio pensavo cose del tipo"andrà meglio" "il dolore è una cosa temporanea , sparirà tutto" " si dimenticherà di me e io smetterò di pensare a lui...io smetterò di amare lui" ho molto riflettuto sui miei sentimenti e per quanto abbia provato ad evitarlo alla fine è successo...mi sono innamorata di lui, ogni brevissimo secondo che passavo con lui, lui mi portava via un pezzo di me, e ora di me non c'è più niente, lui mi possiede.
Ora è passato un mese da quando non vedo Zed, la mia vita è peggiorata, ho perso 6 kg perché non mangio, non dormo neppure, passo giorno e notte a piangere, ogni cosa mi ricorda lui, e quando chiudo gli occhi vedo solo e sempre un ragazzo alto e moro che dorme su un letto mentre una ragazza mette alla rinfusa alcuni vestiti dentro un borsone, mi sento di merda, in questo momento piango, sono più o meno quattro ore che non riesco a smettere di versare lacrime. Ma d'altronde devo pagare, è tutta colpa mia. Sapevo di non dovermi innamorare...eppure è successo, e ora eccomi qui...Che piango per un ragazzo che non è mai stato e mai sarà mio. Chissà cosa avrà pensato quando si è svegliato senza di me. È una settimana che non esco, però devo comprare qualcosa da mangiare se non voglio morire, ora che ci penso, stare in mezzo agli umani mi ha reso simile a loro, prima non provavo emozioni e ora sí, prima non dovevo mangiare e ora sí, prima non conoscevo ragazzi stupendi troppo buoni per me e ora... Vabbè smetto di piangere e faccio una doccia...sono quattro giorni che non mi lavo per la depressione accidenti,  appena esco di casa me ne pento...al supermercato ci sono Lucy, Jason, Mary...e Zed, è strano ma è ridotto male quanto me. Mi piange il cuore a vederlo così però sono certa che non sia a causa mia...lui non mi ama quanto lo amo io...lui non mi ama. Mi nascondo dietro a degli scaffali e faccio attenzione a non farmi vedere da lui e prima di pagare aspetto che lui e gli altri siano usciti dal supermercato. Quando hanno fatto pago e me ne vado, mentre sono per strada mi guardo intorno per vedere se c'è e ad un certo punto lo vedo...in mezzo alla strada...con alle orecchie delle auricolari... e un camion che lo prende in pieno...sono lì sul marciapiede immobile  come una statua...non riesco a muovermi. Questo è un incubo, questo è un incubo, questo è un incubo, il mio cervello dice solo questo...spera questo, ma... no, questa è la realtà e appena il sortilegio che mi tiene immobile svanisce, corro, corro più veloce che posso verso di lui, oh mio dio, sembra morto e il tizio che guidava il camion è in panico e sta chiamando l'ambulanza, mentre io sono lì seduta per strada con in braccio un ragazzo ridotto in fin di vita. Sto piangendo e urlando contro di lui, nella speranza che mi senta, ma lui è lì tra le mie braccia, con gli occhi chiusi e non risponde. <Zed! Zed! Ti prego svegliati! Ti prego Zed! Non lasciarmi!...mi dispiace, mi dispiace così tanto Zed...>
continuo a urlare e piangere, non ci credo che sta succedendo questo a lui, proprio a lui tra tute le persone che ci sono proprio a lui, un ragazzo troppo giovane e troppo meraviglioso per meritarlo. L'ambulanza e la polizia arrivano subito e lo portano via però mi permettono di venire con loro perchè mento dicendo di essere sua sorella, nel frattempo Jason e Lucy sono ancora sul marciapiede immobili e sconvolti da ciò che hanno visto, mentre Mary aveva svoltato l'angolo della strada poco prima dell'incidente.
Dal giorno dell'incidente sono andata a trovare Zed in ospedale tutti i giorni per una settimana,ma non si è  ancora svegliato, la cosa che mi sconvolge è che non c'erano i suoi genitori e nessun altro in ospedale tranne me, poi un giorno sono andata lì
<salve dottore vorrei vedere Zed>
< sí certo...si è svegliato>
a quelle parole mi riempio di gioia e quando entro nella stanza di Zed vedo una scintilla attraversare i suoi occhi.
<Clary...>
prima che possa continuare gli getto le braccia al collo
<oddio sei sveglio! Grazie al cielo, quando ti ho visto lì per strada mi sono presa un colpo e pensavo fossi morto e mi dispiace, mi dispiace di essermene andata, ho sbagliato lo so e...>
lui mi prende e preme le sue labbra contro le mie, socchiudo le labbra e lui ci infila subito la lingua, nel frattempo mi stringe così forte che mi fa quasi male, ma sopporterei tutto pur di rimanere a baciarlo così per sempre.
<Clary...mi sei mancata>
fa un sorriso debole e parla lentamente
<mi dispiace Zed, non avrei mai voluto lasciarti da solo, ma ho dovuto Zed...ho dovuto, ti prego perdonami>
sto piangendo di nuovo sia per la felicità del fatto che si sia svegliato ma anche per la tristezza perché io non potrò mai stare con lui.
<Io ti perdono Clary, stando da solo ho capito quanto sei importante per me e voglio passare il resto dei miei giorni a renderti felice e a dirti che sei bellissima >
adesso gli scende una lacrima ma sul suo viso rimane quel sorriso debole, ma abbastanza forte da scaldare l'anima a tutti quelli che ha attorno.
<Ti prego...non lasciarmi mai Clary>
piango più di prima, non mi importa più del destino che mi aspetta, io non lo lascerò, lo renderò felice finchè potrò e tra un mese e mezzo morirò per lui, farei di tutto per lui, io sono la figlia di un angelo caduto e quindi lo sono pure io, e in quanto angelo sono disposta a morire per salvare un umano,
<non ti lascerò mai più>
gli prometto anche se tra un mese e mezzo precisi me ne andrò per sempre infrangendo la mia promessa. Io farei di tutto per lui , tutto per questo umano di cui mi sono innamorata, ma sento una sensazione...come se lo avessi sempre amato, come se lo conoscessi da secoli, tutto ciò è strano e se lo dicessi a qualcuno mi prenderebbero per pazza però mi incuriosisce molto.

US:sono la figlia di Lucifero eppure so amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora