Capitolo 5 Keiko

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Sono passati alcuni giorni da quando sono uscita con Zed, e non l'ho incontrato nemmeno una volta, e se mi stasse evitando? Non ne avrebbe motivo.....dovrebbe? Non lo so ma questa faccenda mi mette in agitazione. All'ora di pranzo decido di andare nella mensa della scuola a vedere se Zed è lì, lo vedo e quando incontra il mio sguardo cerca di fuggire....non ci credo!!! È assurdo che mi stia evitando!!! E perché poi? Intanto che penso non mi accorgo che lo sto seguendo correndogli dietro, sembro un cagnolino, ad un certo punto però gira in un angolo e lo perdo, accidenti.....però tanto la prossima ora abbiamo lo stesso professore e non penso che si darà malato solo per nascondersi da me, e senza un motivo per giunta. Ma come al solito tutta la sfiga che mi circonda si fa avanti, e quello che pensavo non sarebbe accaduto è accaduto..... Zed si è dato malato, a ma io non mi arrendo
<scusi professore non mi sento per niente bene...è da questa mattina che continuo a vomitare, potrei tornare a casa?>
<ehm...Sì Clarissa.... va bene.....vuoi che faccia chiamare qualcuno che ti venga a prendere? >
< no grazie ce la faccio...abito qui vicino>
< va bene, aspetta, adesso ti faccio un permesso di uscita >
<grazie prof>
< di niente riprenditi presto>
mi fa un sorriso, ricambio e me ne vado. Senza pensarci un secondo vado dritta a casa di Zed, mi ricordo che quando siamo usciti insieme ci siamo passati davanti e lui mi ha detto che è casa sua. Vedendo una coppia che entra nel palazzo vado con loro, salgo al terzo piano e in un attimo mi ritrovo a bussare alla porta di casa sua, senza chiedere chi è apre e quando mi vede sento la paura che emana
< Zed perché continui ad evitarmi!??>
lo dico con una voce più alta di quando avrei voluto
< no, non è vero che ti evito>
mente.
< Sì invece non dire balle>
< e va bene...è vero, ma non posso dirti perché >
< come sarebbe a dire che non puoi!?>
continuo a urlare
<semplicemente non posso......non rompere!>
inizia ad innervosirsi
<come faccio a non rompere se la cosa mi riguarda! >
mi sento...incazzata
< senti io vorrei dirtelo ma proprio non posso, non insistere>
poi continua abbassando la voce <ti prego >
lo dice in un tono dolce a cui non posso resistere
< e va bene>
dico irritata, non resisto allo sguardo che mi ha fatto con quel "ti prego", sembrava un povero bimbo spaventato e mi ha fatto tenerezza...oddio...mi ha fatto tenerezza? Mi sto ammosciando? Che è successo a Clarissa la stronza? È così che mi chiamavano i miei "amici". Sinceramente non lo so e mi sorprendo da sola. Comunque fa niente esco dalla casa di Zed ed entro in un negozio di vestiti davanti al palazzo, c'è un vestito che mi piace molto e vado a provarlo però proprio mentre sto per entrare in camerino una ragazza inciampa su un appendino a terra e mi cade addosso, finiamo tutte e due a terra e la mia prima intenzione era quella di ridere ma il cuore mi ha fermato quando la vedo piangere....e poi vedo.....un osso della sua caviglia esce dalla pelle e lei continua a piangere di dolore, non pensavo potesse siccedere e chiamo un'ambulanza, mi sento in dovere di accompagnarla in ospedale, questi nuovi sentimenti non mi dispiacciono...ma la compassione che provo per lei......bleah! La accompagno in ospedale e lei esce da una sala con la gamba ingessata, okey che si è rotta la caviglia ma mi sembra esagerato ingessare la gamba intera.
<Grazie mille di avermi accompagnata non so come sdebitarmi >
dice con un sorriso debole sulle labbra, ora che ci penso è molto carina, è alta quanto me, con i capelli scuri e ricci, è mulatta e penso che sia sud americana, ha le labbra carnose e di colore rosa chiaro, però ha gli occhi a mandorla e quindi deve avere uno dei genitori asiatico.
<No tranquilla è stato un piacere aiutarti....comunque io mi chiamo Clary>
< io mi chiamo Keiko, piacere di conoscerti>
Keiko...uno dei suoi genitori è giapponese, mentre usciamo dall'ospedale iniziamo a chiacchierare e quindi decido di accompagnarla a casa e prima che me ne accorga ci siamo già scambiate i numeri di telefono e ci siamo organizzate per uscire insieme domani, infondo però sono contenta, è molto simpatica e gentile. A casa crollo sul letto, sono esausta. Quando mi sveglio la giornata passa talmente velocemente che mi accorgo solo ora che tra solo un'ora mi vedo con Keiko. Faccio la doccia e mi asciugo i capelli, dopodiché me li arriccio come al solito e mi trucco un po' gli occhi, decido di indossare una semplice gonna rossa fuoco e un top nero, stranamente non mi sento seducente come al solito ma mi sento "carina". Per tutta la sera ridiamo e scherziamo ma poi non so come ci ritroviamo a parlare prima di lei e suo marito e dopo di me e Zed, sono stupita che sia già sposata...ha solo 19 anni e suo marito lo conosce da sempre. <Secondo me peró gli piaci >
mi dice lei a proposito di Zed
<mmm, non penso sai?>
< bé non è stato lui a baciarti? >
< Sì ma....>
mi interrompo perché non so cosa dire, e se Keiko avesse ragione? Il perché gli piaccio non lo so ma d'altronde non sono nemmeno sicura di piacergli.
< Clary io avrei un'idea, domani vai a scuola e prova a portarlo lontano dagli sguardi della gente....quando siete soli...bacialo, se gli piaci ti cingerá in vita e continuerà con il bacio e se non lo fa o si ritira vuol dire che non gli piaci>
okey, l'idea mi piace, però stanamente ho paura che mi respinga
< okey Sì penso che farò così, grazie>
le sorrido e lei sorride a me
< di niente!>.
Una volta a casa senza togliermi nemmeno le scarpe mi siedo sul divano in sala e accendo la tv, ma mi addormento subito per la stanchezza.

US:sono la figlia di Lucifero eppure so amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora