꧂
꧁
Quel Natale sarebbe stato insolitamente particolare, perché alla piccola festa organizzata da Matt nel vecchio studio Nelson e Murdock, era appena passata da accogliere "pochi intimi" a "gli Avengers".
Foggy e Karen erano già all'interno dello stabile a sistemare gli ultimi addobbi. Avevano portato due stufette, posizionate una nell'ufficio di Matt, una nel vano principale. Luci dorate erano state appese qui e là lungo le pareti e numerose candele di varie dimensioni erano state accese per illuminare gli uffici, che non avevano più né elettricità e né luce.
Karen, imbarazzata, aveva ricordato quel particolare a Natasha, dal momento che l'ex studio avrebbe ospitato così tante persone che reputava illustri, ma lei era scoppiata a ridere divertita, assicurandole che non sarebbe stato un problema. Anzi, trovava sinistramente divertente il fatto che l'ambiente fosse così umile e arrangiato. Le faceva sentire di più lo spirito cristiano del Natale, come aveva detto anche Matt, giocosamente.
Natasha adesso si trovava davanti il portone di ingresso, al piano terra. In strada, fissava un punto imprecisato mentre si stringeva nel suo cappottino nero e nella sciarpa bianca. Aveva indossato, sotto al cappotto, un vestito smanicato nero con la cerniera dorata sulla schiena. Ai piedi portava degli stivaletti caldi, col tacco, e i capelli ramati erano stati raccolti in uno chignon.
Sorrise quando diversi taxi si fermarono uno dietro l'altro, e da quali scesero Steve, Thor – vestito con abiti prettamente civili e i capelli biondi legati -, Bruce e Tony e Pepper. Mancava soltanto Clint, che avrebbe passato il Natale in privato, con la sua famiglia. Dall'ultimo taxi invece scese Matt, che mosse il bastone d'accompagnamento a destra e sinistra, avvicinandosi.
Natasha salutò con un sorriso tutti i presenti. Stava per presentare Matt, quando Tony avanzò a grandi passi, quasi urtandolo e accorgendosi il secondo dopo che era cieco.
«Oh, mi scusi, amico» disse, dandogli una pacca sulla spalla e superandolo, scambiandolo per un passante.
«Forza, Natasha, portaci a conoscere il tuo fidanzato».
«Tony!»
«Sì, lo so che tecnicamente non è più il tuo fidanzato; ma se lo ami ancora devi cercare di riconquistarlo».
Matt si schiarì la voce e decise di andare personalmente in soccorso di Natasha.
«Piacere, sono l'avvocato Matt Murdock» si presentò, tendendo la mano al famigerato Tony Stark. Lui sbarrò gli occhi, guardandolo disorientato per un attimo. Poi fece un'espressione sorpresa e si voltò a guardare gli altri, per poi rivolgersi nuovamente a Matt.
«Oh, scusami ancora, io non sapevo- ... piacere mio, Tony» disse, stringendogli la mano. Voltandosi di nuovo verso gli altri aggiunse: «Perché nessuno mi avverte mai in tempo?»
STAI LEGGENDO
|𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐃𝐞𝐯𝐢𝐥| 𝘋𝘢𝘳𝘦𝘥𝘦𝘷𝘪𝘭
Fanfiction|Completa| Ambientato prima che Natasha Romanova diventasse una degli Avengers. La Vedova Nera ha accettato una missione top secret, nel quartiere di Manhattan "Hell's Kitchen", per ripulire quella nota rossa che ha sul registro. Scoprirà che di no...