Insieme

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era passato qualche giorno da quello strano momento vissuto con Draco, le sue mani che le accarezzavano il volto come se non volesse che le venisse inflitto alcun male.
era stato strano, ma dovette ammettere che quel gesto assai bizzarro la fece sentire leggermente più al sicuro in quell'inquietante casa.
quel mattino avrebbe dovuto affrontare l'ira di Lucius e al solo pensiero non sarebbe voluta scendere dal letto.
dormire su quel morbido materasso era stato gratificante, Draco gliel'aveva permesso, sperando con tutto il cuore che il padre non se ne accorgesse.
Hermione si alzò dal letto, andò in bagno e si sciacquò  velocemente il volto. fece un respiro profondo, il suo pensiero fisso era Ron, aveva fiducia in lui, sapeva che l'avrebbe salvata.
Proprio quando stava per uscire la porta si spalancò e ad entrare fu il giovane Malfoy.
Hermione fu molto sorpresa nel vedere che il volto del mago era contornato da piccoli graffi, e aveva un livido intorno all'occhio, una chiazza violacea, aveva un'aria stanca, come se non avesse chiuso occhio. Nonostante ciò sembrò essere più sereno, come se in quel momento nulla potesse turbarlo.
"Buongiorno Granger, mio padre è fuori. Per cui oggi non dovrai subire la sua ira" Esclamò Draco mantenendo un tono duro, forse era questo il motivo di tanta calma.
la ragazza non Poté fare a meno di sorridere. Le sue ossa doloranti non avrebbero sopportato ulteriori torture quel giorno.
"Che ne pensi di una cavalcata? Senza varcare il confine naturalmente" chiese Draco interrompendo il silenzio. Hermione fu parecchio sorpresa, nonostante non capisse le intenzioni del mago sorrise e accettò sperando di ingannare l'uomo che aveva davanti a se, riuscendo a fuggire.
Si diressero nel giardino e ad aspettarli vi erano due magnifici cavalli. Hermione puntò quello bianco. Draco a grande sorpresa della mezzo sangue comprese la debolezza della ragazza e l'aiuto a salirci.
"Come ti sei procurato queste ferite" osò chiedere Hermione.
"Mio padre, ti vorrebbe morta. Granger non sei al sicuro"
"Lasciami andare Draco. Se dici di essere cambiato, allora dimostralo." Quasi gridò Hermione nel pronunciare quelle parole.
"Credi che lì fuori sia meglio? Mio padre sterminerà ogni nato Babbano. Che sia un bambino, un innocente, ucciderà tutti. " ci fu un attimo di pausa, ad Hermione parve di vedere una lacrima scendere lungo il suo volto, poi continuò.
"Qui posso proteggerti, o almeno posso tentare"
Hermione spalancò gli occhi, era furente.
"Perché permetti che tuo padre faccia questo?
perché tieni tanto a proteggermi? Non protesti uccidermi ed evitare tutto questo? Lasciami scappare."
"Davvero non capisci granger? Credevo che fossi intelligente. Non ti sei mai accorata di nulla?"
Hermione continuava a non capire. Draco scosse il capo. Qual era il motivo di tanta preoccupazione?
"Draco, ogni volta che ti guardo, noto che adesso c'è del buono in te. Non lasciare che tuo padre annienti ogni tua speranza di cambiare, di essere diverso! Scappa con me, avrai sicuramente parecchie informazioni riguardo i mangiamorte, e insieme potremo salvare ciò che rimane nel mondo magico. Non lasciare che tuo padre si appropri di tutto. Fai la scelta giusta Draco." quando Hermione finí il suo discorso deglutì, Draco sembrò sorpreso.
Fece per risponderle ma poi, i suoi occhi color ghiaccio si spalancarono focalizzandosi su un punto preciso. Guardava nella direzione nel cancello.
Lucius era tornato.

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