13. Persone inaspettate

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"Ehi ciao" pronuncia bisbigliando.

Oh mio Dio, non ci posso credere.

Zac.

"E tu che ci fai qui?" domando scioccata.

"Mi sono sentito con Stefan, gli ho detto che avevo fatto un enorme cazzata e volevo rimediare, quindi sono venuto subito a New York con gli altri per cercarti" mi dice.

Io continuo a restare basita. Che cosa ha in testa? Pensa davvero che presentandosi qui potrà rimediare a quello che mi ha fatto?

"Sono arrivato ieri sera, ti ho aspettata qui tutta la notte. Dove sei stata?" mi chiede con gli occhi inquisitori.

Proprio in quel momento, Paul entra in camera mia e si inserisce nella discussione.

"Con me, perché?" risponde lui al posto mio.

Zac ci guarda alternando me a Paul; sembra quasi geloso.

"Bene, allora posso andarmene, è stato inutile venire qui tanto tu hai già qualcun altro con cui stare" dice mentre si alza e, infuriato, sbatte la spalla contro quella di Paul e va via.

Faccio per seguirlo arrabbiata intenta ad urlargli contro ma mi sento bloccata da una mano che mi ferma: è Paul che, con uno sguardo rassicurante, mi dice "lascialo perdere".

Non posso crederci!

Ha davvero pensato che sarei corsa tra le sue braccia dopo che mi ha lasciata tradendomi e prendendomi in giro con i suoi amici? Che stupido.

Dalla finestra, lo vedo salire sulla macchina di Mike, che sfreccia via.

"Stefan!" urlo mentre scendo le scale.

"Come hai fatto a credere alle sue parole? Ti ricordo che mi ha derisa, non si merita neanche di vedermi" esclamo davanti a lui.

Vedo Stefan abbassare la testa; non dice nulla, sicuramente è pentito di ciò che ha fatto.

"Dai Chris, scusami, non pensavo sarebbe successo tutto questo, a me è sembrato sincero" si scusa Stefan ed io subito mi calmo, per poi abbracciarlo.

"Tranquillo".

Zac's P. O. V.

Ho fatto questo viaggio principalmente per lei, sono venuto fino a New York per poterla vedere e parlarle, e lei che fa? Passa la notte con un altro, chissà a far cosa.

"Dai tranquillo Zac, passerà anche questa" mi dice Mike cercando di tranquillizzarmi.

"Già, sicuramente passerà" rispondo, ma non è quello che penso: questa non passerà.

"Vabbè dai andiamo all'appartamento, ci sistemiamo e poi andiamo a ballare okay?" dice anche al resto del gruppo e tutti annuiscono, compreso me.

Spero solo di poterla rivedere, ho bisogno di parlarle ancora, di vederla, di poter sistemare.

Christina's P. O. V.

"Quindi stasera che si fa? Si esce?" chiede Ian.

"Non per male, però vorrei che qualche ragazza uscisse con noi, mi sento troppo a disagio solo con dei ragazzi" dico loro.

È vero, ho proprio bisogno di un'amica.

"E che problema c'è, ti presentiamo una nostra amica ed è fatta, perché non lo dicevi prima?" mi dice Ian.

"Fantastico!" rispondo e corro di sopra a prepararmi.

Sì, sto cercando di dimenticare ciò che è appena successo.

******************

Sento suonare il campanello, probabile sia quella ragazza di cui mi parlava Ian.

"Ehi ragazzi! Dov'è la mia futura migliore amica?" urla questa ragazza mentre sale le scale.

Oh, wow, espansiva. Mi piace.

"Ehi ciaooo! Mi chiamo Izzy, mi hanno detto che hai bisogno di un'amica ed eccomi qui! Mi hanno parlato molto di te e mi sei piaciuta fin da subito" mi dice sorridendomi.

Sorrido a mia volta.

"Grazie mille davvero, io mi chiamo Chris, come saprai sono la sorella di Stefan, tu da quanto lo conosci?" chiedo ed iniziamo un enorme discorso per conoscersi un po' di più.

"Si ma ragazze, dovremmo andare" sale Stefan per chiamarci.

Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, tant'è che abbiamo dimenticato persino di uscire.

"Sisi andiamo", scendiamo le scale e usciamo di casa.

Direzione: discoteca!

*spazio autrice*
Ciao ragazzi! Eccoci qui col nuovo capitolo! Scusate il ritardo ma ho cominciato la scuola e devo trovare il tempo di scrivere, ma prometto che non vi farò più aspettare. Vi voglio bene, al prossimo aggiornamento,
Cris❤️

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