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La situazione stava diventando esageratamente imbarazzante. Era ormai più di un'ora che andava avanti quello scambio intenso di sguardi, ma nessuno si azzardava ad interromperlo. Nella sala da pranzo, ad un'occhio estraneo, sembrava regnasse l'assoluto silenzio anche se, tra i presenti al tavolo, l'unica cosa che era assente in quel miscuglio di occhiate intimidatorie era proprio la quiete.

Le iridi nere di Jungkook erano puntate sull'unico soggetto che in quel momento avrebbe preferito vedere morto sul tavolo che vivo e vegeto al fianco del suo principino: Li Shu. Al contrario, le pupille di Namjoon non facevano altro che mandare sguardi assassini al corvino ai quali, però, non prestava il minimo interesse, troppo impegnato ad incenerire con i suoi occhi scuri la regina cinese.

Il volto del re era puntato invece in direzione del consigliere scrutando le sue espressioni visive interrogativo, non sapendo decifrare il motivo di così tanta avversione verso il cavaliere, che non si stessero simpatici? La zia di Taehyung, contrariamente, non faceva altro che sorridere meccanicamente a tutti per cercare di mascherare quello che in realtà voleva comunicare con lo sguardo al nipote, ossia di andare da un'altra parte a conversare e conoscere meglio la sua futura sposa. Li Shu sembrava tranquilla e disinteressata ad inserirsi in quell'intreccio di sguardi, perciò i suoi occhi rimanevano costantemente puntati verso il suo piatto ricolmo di kimchi.

«Shu, verreste con me a passeggiare un po'?» alla fine Taehyung aveva ceduto alle "minacce" della zia e aveva invitato la regina a stare loro due in tranquillità, allontanandosi da quello scambio irrequieto di sguardi; in fondo il re sapeva che la ragazza aveva intrapreso quel viaggio fino lì solo per conoscere il castano e infatti, per farlo, i due dovevano stare soli. «Molto volentieri» ella gli rivolse uno dei suoi migliori sorrisi, si alzarono entrambi e se ne andarono.

Usciti in giardino fu Taehyung il primo a parlare per rompere il ghiaccio «Questo è uno dei miei posti preferiti del castello, vengo qui spesso per pensare, non so come ma questo prato mi aiuta a prendere decisioni difficili» un sorriso «Tu hai qualche luogo speciale in Cina dove pensare?» chiese continuando a passeggiare uno al fianco dell'altro. «In realtà sì, è un piccolo tempio buddista, non è nulla di particolarmente sfarzoso ma ai miei occhi è un luogo davvero meraviglioso; magari quando verrai alla corte cinese te lo farò vedere» parlò serena lei. «Mi farebbe molto piacere».

«Che cosa ti piace fare principalmente?» domandò la ragazza con interesse, «Ehm, se devo essere sincero diciamo che nell'ultimo periodo ho riscoperto la passione nel maneggiare le armi, principalmente la spada» e a quella sola rivelazione arrossì -Cavolo non devo pensare a Jungkook in questo momento, devo concentrarmi su di lei! Ma aspetta, mi appassiona seriamente maneggiare la spada, oppure mi piace solamente quando è Jungkook a insegnarmelo? In fin dei conti da piccolo ho sempre odiato le armi e- le sue riflessioni vennero interrotte da una dolce risatina «Io preferisco l'arco e le frecce alla spada, trovo che siano più utili per mirare a qualcosa a grandi distanze». «Hai ragione anche tu» ridacchiò Taehyung.

«E tu? Hai qualche interesse segreto?» domandò allora il re, «Amo dipingere, lo faccio spesso e mi rilassa molto quando sono sovrappensiero; di solito preferisco ritrarre volti di persone o scene di vita quotidiana, se disegnassi paesaggi i miei dipinti sarebbero così anonimi» sospirò la giovane per poi ritornare sorridente. «Bhè in questo caso, io sarò il tuo prossimo soggetto» si morse il labbro e fissò il volto della regina che annuì felice «Sarebbe davvero un onore ritrarre un soggetto così bello» e a quell'affermazione entrambi arrossirono.

Dopo qualche altro minuto di passeggiata, si sedettero a conversare su una panchina ed entrambi trovarono piacevole stare in compagnia dell'altro. Peccato che anche due occhi scuri avevano notato la loro sintonia.

Jungkook, subito dopo l'uscita di Taehyung e di Shu dalla sala da pranzo, si era alzato di scatto in piedi, aveva annunciato a tutti i presenti che avrebbe dovuto seguire il re per garantire la sua sicurezza ed era uscito dalla stanza con tutti gli occhi puntati contro. Aveva seguito, o meglio dire pedinato, i due finchè non si erano seduti a parlare sulla panchina, non sentiva ciò che si stavano dicendo però poteva vedere benissimo le reazioni che aveva il suo principino ogni volta che la regina parlava o ridacchiava con quella sua risata che Jungkook riteneva fastidiosissima.

Le sue iridi nere erano ancora incollate alla figura dei due, quando notò che Li Shu si stava avvicinando lentamente al viso del re -E se volesse baciarlo? Cazzo non lo posso permettere!- e proprio a causa di quell'impulso d'invidia, si alzò di scatto dal cespuglio dietro cui era nascosto e avanzò verso la panchina.

«Coff-Coff– Oh scusate ho interrotto qualcosa?» la voce del corvino uscì con un tono palesemente geloso, «No, no, ma figurati stavo solo togliendo a Taehyung una ciglia dalla guancia» rispose Shu con lo stesso amabile sorriso di sempre. «Oh brava quanto rispetto che porti a sua maestà, lo sai che devi mettere l'appellativo di fianco al nome del re?» sbottò innervosito il cavaliere che ovviamente si stava arrampicando sugli specchi per evitare di lasciare quei due ulteriore tempo insieme, «C-Certo, ma lui mi ha detto che potevo chiamarlo solo "Taehyung" senza l'appellativo» la sua voce uscì insicura e si sentì leggermente in imbarazzo di fronte a quelle accuse, seppur insensate.

Taehyung intervenne mettendo un freno al veleno che stava sputando il corvino «Jungkook che cosa vuoi? Perchè sei qui?» la sua mascella era contratta ed era davvero irritato dal fatto che il cavaliere non stava parlando con rispetto a Shu, una regina proprio come lui. «Maestà non è più sicuro per voi stare qui, vi prego di seguirmi in un luogo protetto» il suo sguardo si soffermò in quello innervosito del re intimandogli di seguirlo. Il re stava per rispondergli che no, quella volta non avrebbe fatto tutto ciò che avrebbe voluto il corvino, ma «Va bene, scusami Shu» quelle parole gli uscirono come una minaccia, doveva assolutamente parlare con lui e chiedergli perchè si stava comportando in quello strano modo. Il corvino strinse tra le dita il polso esile di Taehyung lanciando un'ultima occhiata omicida alla giovane e si allontanò quasi correndo.

«Jungkook fermati!» ma l'altro non aveva intenzione di interrompere il suo cammino fino a quando non fossero arrivati in un luogo isolato da tutti, voleva baciare il suo principino lontano da tutti, voleva ricordargli che era solo e soltanto suo e nessun altro avrebbe potuto portarglielo via. «Lasciami mi fai male» urlò Taehyung strattonando via dalla presa del corvino il suo polso dolorante. «Si può sapere che cosa ti prende?» il castano era furibondo, non solo aveva interrotto la sua conversazione con Li Shu, ma pretendeva pure che lo seguisse come fosse un cagnolino senza neanche una spiegazione.

«Vuoi sapere cosa mi prende, eh?! Mi dà fastidio che tu trascorra così tanto tempo con lei» gridò di rimando il corvino con gli occhi iniettati di sangue, «Mi stai prendendo in giro?! Sai non ci posso proprio credere che tu mi stai dicendo queste cose dopo che mi hai consigliato tu di sposarla» come poteva non capire che la sua opinione era quella che contava più di tutte ed era stato proprio lui a spingerlo tra le braccia della regina, «Bhè ora ho cambiato idea, ti rivoglio con me» sussurrò il cavaliere abbassando lo sguardo, non aveva neanche il coraggio di incontrare gli occhi del re.

Taehyung però, ancora irritato, non riuscì a contenere le sue parole «Jungkook sei proprio un bambino con il suo giocattolo, quando capisce di averlo perso lo rivuole indietro; ma ormai ho già preso una decisione e quella seguirò» e questa volta fu il re a sputare veleno. Probabilmente aveva detto quelle parole accecato dalla rabbia, ma non si era reso conto che aveva spezzato un cuore nel frattempo.

Nella battaglia, quella per il cuore di Taehyung, l'insignificante errore che aveva portato il nemico verso la vittoria era stata proprio la gelosia, quel tormentato sentimento di possessività che era stato in grado di far allontanare l'unica fonte di salvezza per il cuore rotto di Jungkook.

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Mi dispiace, mentre scrivevo di questo litigio tra i protagonisti anche io mi sentivo male, ma vi prometto che nel prossimo capitolo mi farò perdonare...(spero😅)

Love or Crown? ||KOOKV||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora