†05†

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Il tempo sembrava essersi fermato per Taehyung che era in attesa da troppo di un riscontro da parte del medico. Il ragazzo era uscito dalla piccola stanza in cui Seokjin stava curando il corvino per prendere un po' d'aria fresca: quel luogo era troppo opprimente per i suoi gusti.

Il castano si sentiva terribilmente in colpa: quegli uomini stavano cercando lui, Jungkook non c'entrava nulla in tutta quella situazione, eppure, era l'unico a essersi ferito. Taehyung, però, era fatto così, si incolpava per tutto, anche se la colpa, la maggior parte delle volte, non era sua. In fin dei conti, il cavaliere aveva solo svolto il suo compito: salvare la vita del futuro re piuttosto che la sua. Ma l'avrebbe fatto anche se Taehyung non fosse stato il principe?

Seokjin uscì finalmente dallo stanzino e si avvicinò al ragazzo, «Si riprenderà presto, gli serve solo tanto riposo e di non fare assolutamente sforzi» gli sussurrò per non svegliare tutto il castello essendo notte inoltrata. «Grazie» il castano si inchinò davanti al medico asciugandosi le ultime lacrime, «Ho fatto solo il mio dovere, maestà. Ora se vuole può entrare nella stanza, sta dormendo, gli ho dato alcune erbe per fargli passare più in fretta il dolore e per far cicatrizzare più velocemente la ferita. Se ha bisogno di me nuovamente mi faccia chiamare. Buonanotte» gli sorrise e si dileguò per raggiungere le sue camere.

Taehyung entrò facendo piano per evitare di svegliarlo. Si posizionò al suo fianco in quel piccolo lettino, spense con un soffio la candela che illuminava lievemente quello stanzino e si accoccolò sul petto, nudo e fasciato dalle bende, del corvino. Inspirò il suo buon odore, si sentì per pochi secondi in paradiso, ma poi dovette espirare e quella sensazione svanì. Perchè mai con Jungkook al suo fianco si sentiva così strano?

Il principe cercò di darsi una spiegazione per tutto quell'interesse, ma l'unica risposta che rielaborò la sua mente non la prese nemmeno in considerazione -provi interesse verso Jungkook-, non poteva essere vero, lui lo detestava. Ma perchè allora si sentiva così in sua presenza?

La notte era padrona di quel luogo e i raggi lunari illuminavano lievemente i loro visi. Il flusso di pensieri che vagava per la testa di Taehyung fu interrotto dalla sua stanchezza, sia fisica sia mentale. La sonno prese possesso improvvisamente del corpo del castano che si addormentò stretto al petto dell'altro senza nemmeno accorgersene.




Il sole era ormai sorto da un bel pezzo eppure quei due non avevano intenzione di svegliarsi, stando, inconsciamente, troppo bene uno tra le braccia dell'altro. Nessuno era consapevole di cosa stava succedendo all'interno di quella stanza, nemmeno loro che ci erano dentro.

I raggi andarono a disturbare la vista del corvino che subito mugugnò qualcosa di incomprensibile, cercò di girarsi dalla parte opposta alla luce ma qualcosa, o meglio qualcuno, glielo impedì. I capelli morbidi e setosi di Taehyung andarono a solleticargli il petto e non potè non ridere silenziosamente -si è seriamente addormentato su di me?-.

Il principino viziato era davvero uno spettacolo per gli occhi, doveva ammetterlo, in più in quel momento risultava maggiormente tenero per via dei suoi occhietti a mandorla chiusi, i muscoli rilassati e la bavetta alla bocca, okay no forse quest'ultima poteva evitarla.

Portò una mano ad accarezzare quelle ciocche castano chiaro che ricadevano perfettamente e dolcemente sulla fronte di Taehyung. Le sue labbra rosse rilasciavano sospiri regolari. Le sue gote erano leggermente rosee come quelle di un bambino.

Il corpo del più piccolo venne scosso da un brivido di freddo causato dal venticello mattutino che era entrato nella piccola stanzina in legno dagli spifferi. Si avvicinò maggiormente, in un gesto involontario, al calore che emanava la pelle del più grande fino a far sfiorare i loro nasi e le loro labbra. A Jungkook venne la pelle d'oca e non si spiegò il motivo per cui non ebbe l'impulso di allontanarsi da lui.

Le palpebre di Taehyung si schiusero piano piano, i suoi occhietti scuri e grandi si andarono subito a posare su quelli del corvino che lo stava osservando, adesso, con un sopracciglio alzato ma allo stesso tempo con uno sguardo intenerito e divertito. La sua mano andò a strofinare quella parte ancora leggermente assonnato e ancora inconsapevole su chi si fosse addormentato.

Le sue dita andarono a tastare leggermente gli addominali scolpiti del cavaliere e chiese in un sussurro rivolto a se stesso «Come mai il mio cuscino è così duro?» era ovviamente una domanda retorica data dall'inconsapevolezza di dove si trovava e, principalmente, con chi si trovava. La risposta arrivò comunque da parte dell'interlocutore che con uno sbuffo divertito disse «Ma, guarda non saprei proprio...».

Taehyung spalancò gli occhi e in un secondo si ritrovò con il busto alzato e distanziato dal corpo del corvino «Jungkook ma tu che cos-» prima di finire la frase si guardò intorno e realizzò, solo in quel momento, che quella non era la sua camera da letto, ma bensì la stanza in cui Seokjin curava i suoi pazienti.

Il principe non poteva essere più in imbarazzo di così, le guance gli si erano arrossate a dismisura e il suo sguardo si era abbassato per la vergogna, in fin dei conti era la prima volta che dormiva con qualcuno che non fossero i suoi genitori e, specialmente, con un ragazzo che gli lasciava la testa piena di dubbi.

«Scusa» sussurrò alzandosi da quel lettino minuscolo sempre con il capo abbassato. Jungkook non rispose, avrebbe voluto sicuramente fare una battutina delle sue per stuzzicare ulteriormente il castano, ma, quella mattina, si trattenne per evitare di mettere ancora più a disagio il principino: era riuscito a percepire il suo forte imbarazzo, quindi stette in silenzio e continuò a mantenere il suo sguardo fisso, ma non ricambiato, sul castano.

«I-Io ora vado. Il medico ha detto che devi stare a riposo e non sforzarti, quindi ti lascio dormire» il più piccolo voltò le spalle e fece un passo verso la porta per uscire, ma la voce del corvino che richiamò il suo nome, lo fece girare di scatto e puntare i suoi occhi in quelli dell'altro. «Mh?».

«Grazie per essere stato con me tutto il tempo e non avermi lasciato solo questa notte» disse trasparente il cavaliere e ciò fece sciogliere il cuore di Taehyung, non lo aveva mai sentito parlare in modo così sincero. Le guance del ragazzo presero nuovamente una sfumatura rossastra. Non gli rispose, in realtà non sapeva cosa dire: lui si era semplicemente addormentato perchè eccessivamente stanco e perchè il calore del corvino lo aveva fatto rilassare troppo. Gli rivolse un timido sorriso e se ne andò senza dire una parola.

Appena uscito dalla stanza, chiuse la porta e ci si appoggiò con la schiena sopra. Portò una mano al petto e potè sentire quanto veloce stesse battendo il suo povero cuoricino.

Jungkook lo destabilizzava, questo era certo, ma perchè il suo muscolo pulsasse all'impazzata non gli era ancora chiaro. Forse provava qualcosa per quel cavaliere? Ma che cosa e, soprattutto, come era possibile?

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Love or Crown? ||KOOKV||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora