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Taehyung era riuscito a ritardare la cerimonia il più possibile per aspettare Jungkook, ma dopo l'ultimo avviso da parte di Namjoon che gli aveva riferito che tutti gli invitati lo stavano attendendo da troppo tempo e che non potevano più posticipare l'evento, egli annuì, uscì dalla propria stanza con il cuore in gola e scese lentamente le enormi scale in legno di ciliegio fino ad arrivare davanti alla porta che lo avrebbe condotto, tramite un tappeto di tessuto rosso, all'interno della sala del trono.

Jungkook, nel mentre, approfittò del cambio turno della guardia per per rompere la sedia contro il muro senza farsi sentire da nessuna sentinella, sciogliersi i nodi stretti delle corde dai polsi e dalle caviglie, uscire dalle segrete, grazie alla dimenticanza di una delle guardie di Namjoon di chiudere a chiave la porta, e correre il più velocemente possibile nella stanza in cui si sarebbe svolta la cerimonia.

Taehyung inspirò ed espirò a pieni polmoni un'ultima volta guardandosi intorno e successivamente fece il suo ingresso nella sala. Ci aveva sperato fino all'ultimo secondo di vederlo arrivare di corsa in ritardo o che fosse già all'interno di quelle quattro mura ad aspettarlo tra tutti gli invitati ma, purtroppo, non vide nessuno. Camminò lentamente sopra il tappeto rosso rivolgendo qualche occhiata verso la folla di persone ai suoi fianchi per scorgere dei bellissimi capelli nero pece ma non notò nessuno che somigliasse anche solo vagamente al ragazzo.

Arrivò di fronte al trono e, come di rituale, si inchinò abbassando il capo in segno di rispetto verso il Duca, l'uomo incaricato di svolgere la cerimonia d'incoronazione. Alzò la testa non appena egli iniziò a parlare in modo solenne «Per il volere divino, oggi siamo qui riuniti per conferire tutti i poteri, esecutivo e legislativo, per governare il nostro regno a Kim Taehyung, figlio legittimo di Kim Seojun e Kim Haneul, deceduti entrambi per proteggere l'impero, il popolo e la lunga dinastia dei Kim» tutti i presenti erano estremamente attenti al discorso tanto che nessuno si accorse che il quadro di famiglia, posizionato alle spalle del Duca, si era spostato leggermente e da dietro la cornice era sbucato un ragazzo dai tratti dolci e dai capelli corvini.

Taehyung non potè fare a meno di sorridere felice non appena il suo sguardo incrociò quello di Jungkook, era venuto alla fine, non lo aveva lasciato solo, il suo sorriso squadrato venne subito ricambiato sinceramente. Il cuore del ragazzo perse un battito, o forse più di uno, e si morse il labbro per trattenere tutta la sua gioia nel vedere l'altro, anche se una domanda gli sorse spontanea: perchè era vestito con degli abiti sgualciti?

«Questo è lo scettro, simbolo di saggezza» il Duca diede al castano, che si alzò in piedi, un bastone dorato con all'estremità superiore il simbolo del loro regno: la fenice. «Il mantello, simbolo del dominio del nostro regno sul mondo» un mantello lungo ricamato in rosso e oro gli venne appoggiato sulle spalle «E, infine, la corona, simbolo di lealtà e fedeltà all'impero» una corona decorata con quanti più gioielli preziosi possibili gli venne posta sul capo.

«Lunga vita al re!» urlò il Duca accostandosi di lato per far salire le scale all'effettivo giovane re.

Il primo scalino, poi il secondo e, infine, il terzo fino ad essere di fronte al trono dove il ragazzo aveva visto sedere sia il nonno sia il padre e, ora, si sarebbe seduto lui. Tutta la folla ripetè la frase appena pronunciata dal Duca e subito dopo l'orchestra iniziò a suonare una melodia e gli ospiti a banchettare in onore del nuovo re.

Il corvino si avvicinò al ragazzo seduto sul trono e si inginocchiò per formalità e fingere che non ci fosse alcun legame tra loro due, se non quello tra una guardia e il suo re, di fronte a tutti gli ospiti della sala, «Ora non potrai più chiamarmi principino» scherzò il castano. «Hai ragione, non sei più un principe per loro, ma rimarrai il mio principino per sempre, te lo assicuro» Jungkook ammiccò verso il re che fece una faccia da finto offeso incrociando anche le braccia al petto e mettendo su un broncio adorabile.

«Pensavo ti fossi dimenticato di questo evento! Come mai sei arrivato così in ritardo e soprattutto con quei vestiti sgualciti?» il re osservò l'abbigliamento lurido del corvino e si accigliò, «Ehm, diciamo che è una lunga storia e che adesso non hai tempo di ascoltare» il cavaliere aveva deciso di tenere allo scuro Taehyung del suo astio con il consigliere per non dargli troppe preoccupazioni da seguire e risolvere già al suo primo giorno come re.

«Scusate l'interruzione. Maestà, sua zia chiede di voi, volete riceverla in questo momento?» Namjoon si intromise senza nemmeno considerare minimamente la persona che stava parlando con il giovane re. «Certo che posso riceverla ora! È già da tantissimo tempo che non la vedo!» esclamò felice battendo le mani «Così anche Jungkook la conoscerà» e quell'ultima frase fece spalancare la bocca e gli occhi del consigliere, si voltò verso il soggetto al suo fianco a cui prima non aveva dato peso, e riconobbe il viso del cavaliere. «Oh–Jungkook? È sempre un piacere rivederti» le labbra di Namjoon crearono a malapena un sorriso falso che si sarebbe potuta paragonare più ad una smorfia di disgusto, «Il sentimento è reciproco Namjoon» e anche il cavaliere si stampò in volto un sorriso tirato. «Bene, allora vado a chiamare vostra zia» e l'uomo si dileguò velocissimamente ritornando subito dopo con al fianco una donna di mezza età e vestita alla perfezione con un abito lungo, di seta nero e soprattutto costosissimo.

«Taehyung» il suo tono pareva formale, anche se non aveva aggiunto appellativi od onorifici accanto al nome, e quasi severo. «Come stai? Dopo tutto ciò che è successo sarai molto spaesato» la sua voce non esprimeva alcuna emozione. Taehyung non si ricordava affatto che sua zia fosse così rigida, non la vedeva ormai da sette anni ma come avrebbe potuto dimenticarsi del suo sorriso sempre stampato sulle labbra e della sua vivacità? Quella donna era troppo diversa per essere sua zia.

«Mi dispiace molto per la morte di tua madre, ma lei ha combattuto fino all'ultimo e si è sacrificata per salvare questo regno. Dovresti fare anche tu così» cosa? Si sarebbe dovuto sacrificare, in che senso? Morendo come sua madre? Vedendo l'espressione accigliata del re, la donna continuò «Dovremmo tenere una conversazione privata per ciò che debbo dirti» le sue pupille si soffermarono sulla figura di Jungkook al fianco di Taehyung «Lontano da occhi e orecchie indiscrete» il suo sguardo era incatenato a quello del cavaliere che non osava distoglierlo dal suo, certo quella donna tanto raffinata ed elegante lo intimoriva, ma aveva affrontato "battaglie" peggiori di quella.

Il corvino, abbassando il capo in segno di resa, fece un passo per allontanarsi, ma la voce del castano lo fece fermare all'istante «No, può restare, mi fido di lui». «Come vuoi Taehyung, ma sappi solo che non dovresti fidarti di nessuno ora che sei re, nemmeno di te stesso» disse lei fermamente in tono di rimprovero. «È questo tutto ciò che dovevi dirmi?» sputò acido il re, egli non aveva paura della donna, ormai aveva il potere persino di farla uccidere.

«No, io sono stata incaricata dai tuoi genitori di parlarti, insieme al consigliere Namjoon, del tuo matrimonio e della tua futura sposa: la regina cinese Li Shu».

Tutto all'interno dei due ragazzi innamorati si frantumò, proprio come il vetro di uno specchio, e il rumore assordante della realtà rimbombò all'interno dei loro petti. Ancora una volta, la consapevolezza della loro differente posizione sociale li travolse come un violento tsunami. Entrambi sapevano di non poter più continuare a nascondersi, ma cos'altro avrebbero potuto fare?

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La situazione si sta complicando...😵🤐

Love or Crown? ||KOOKV||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora