†07†

2.3K 175 20
                                    

La notte era padrona della stanza in cui il castano stava dormendo beatamente, avvolto nella coperta di lana e riscaldato dal leggero tepore che emanava il camino acceso.

Era stranamente rilassato, forse perchè stava sognando di stare tra le braccia e di essere accarezzato delicatamente proprio dalla persona che gli aveva salvato la vita, il suo principe azzurro, o avrebbe dovuto dire cavaliere azzurro?

Tutta quella tranquillità, però, venne interrotta da un leggero brusio «Taehyung» un sussurro, «Taehyung, svegliati» un altro, «TAEHYUNG SVEGLIATI!» il castano aprì gli occhi di scatto il cuore che batteva all'impazzata e la visuale ancora annebbiata.

«Taehyung, sbrigati!» la mano di qualcuno lo accompagnò fino al bordo del letto per farlo scendere. Il piccolo si sfregò gli occhi ancora assonnato e gettò uno sguardo a colui che si trovava di fronte. «Dobbiamo andare» e con quelle due semplici parole Jungkook afferrò la sua mano per poi iniziare a correre verso la porta d'uscita trascinando il corpo dell'altro con sè. «Jungkook?» disse perplesso «Io mi devo cambiare, non posso andare in giro con l'hanbok che utilizzo per la notte» egli non rispose, si limitò ad aumentare il passo per andare più veloce. Stava ancora sognando per caso?

«Ma che cos-Jungkook perchè eri in camera mia? Cosa sta succedendo? Perchè stiamo correndo? Dove stiamo andando?» una cascata di domande uscirono dalle labbra del principe. La confusione era palese. Il cavaliere continuò a correre senza sosta, aveva una meta ben precisa: la scuderia.

Il corvino, appena vide delle sagome indefinite in lontananza, si voltò improvvisamente in un buio vicolo cieco trasportando con sè anche Taehyung, che si ritrovò appiccicato al muro, una mano a tappargli la bocca, lo sguardo del corvino che gli intimava di fare silenzio e la figura muscolosa dell'altro attaccato alla sua, dato il ridotto spazio in quell'angolo. Stava decisamente sognando!

Passarono quegli uomini in armatura affianco a loro, senza però notarli. «Jungkook si può sapere che sta succedendo?» sussurrò il principe per farsi sentire solo dal proprio interlocutore. «Mi dispiace Taehyung ma non abbiamo tempo per delle spiegazioni» strinse il polso esile del minore e camminò nuovamente a passo svelto.

«Tua madre-dobbiamo andare nelle scuderie» rispose in modo lascivo alle domande del castano, ma tutto ciò non lo soddisfò affatto. «Allora è meglio andare di qua» decise di fidarsi di quel ragazzo, anche senza una spiegazione ai suoi interrogativi. -Avrò fatto la scelta giusta?-

Il più piccolo guidò Jungkook verso una stanza a pochi metri da dove si trovavano in precedenza, la riconobbe subito come quella del trono. Dietro alle sedie reali si trovava una parete immensa costellata da dipinti, ma quello che spiccava per grandezza rispetto agli altri era il ritratto di famiglia raffigurante la reggente, l'ormai defunto re e, tra le sue braccia, un bambino dai lineamenti dolci e dal sorriso appena accennato. Sollevò con non poca fatica quella pesante quanto grande cornice e dietro essa si aprì un tunnel, «È un passaggio segreto, con questa galleria arriviamo direttamente alle stalle» e ci si infilarono dentro in pochissimi secondi.

Il principe, esperto nel destreggiarsi tra i sotterranei polverosi e raramente utilizzati, accese una lanterna e iniziò a camminare «Seguimi» disse semplicemente in modo tale che il ragazzo dietro di lui non si perdesse. In alcuni minuti raggiunsero il luogo da loro desiderato, uno stalliere aveva già preparato due cavalli addestrati per le corse nelle radure. La curiosità mista alla confusione non abbandonavano la mente del minore.

«Sai cavalcare vero?» con un salto il cavaliere balzò sul cavallo dal manto nero pece, proprio come i suoi capelli. «Certo! Ma per chi mi hai preso? Non sono mica un dilettante io!» si vantò delle sue doti saltando anch'egli sopra la groppa dell'animale. «Bene» il corvino era più serio che mai. Ma cosa stava succedendo? Non ci capiva più nulla, esigeva delle spiegazioni! Aveva atteso fin troppo, in fondo era lui il principe e tutto gli era dovuto, proprio come un bambino viziato.

Love or Crown? ||KOOKV||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora