"Guardali, sembrano anche dispiaciuti." Disse Niall guardando con enorme disprezzo Zayn ed Harry seduti in un tavolo isolato, da soli.
"Magari lo sono veramente." Aggiunse Eleonor.
"Ma non dire cazzate, sono più falsi dei soldi del Monopoli." Disse Liam addentando un pezzo di pane.
Era passata una settimana e mezzo dal nostro litigio, e niente si era messo apposto da allora.
Io moro ed il riccio, avevano provato di nuovo a parlarci per scusarsi, ma erano sempre arrivati in tempo Niall e Liam, per farli allontanare. Erano diventati una sorta di guardie del corpo.
Da quel giorno, non si erano mai avvicinato al nostro tavolo in sala mensa, invece noi avevamo tagliato ogni contatto con loro. Mi sembrava una cosa molto esagerata, anche se avevano sbagliato a comportarsi in quel modo. Zayn ed Harry parevano molto dispiaciuti, non li avevo mai visti così giù di morale.
Camminavano a testa bassa per tutto il tempo, mangiavano a rallentatore, cosa molto strana soprattutto per Harry che solitamente si ingozzava dalla mattina alla sera, durante le lezioni giocherellavano con le penne e scarabocchiavano cose a caso, non si erano presentati a nessun allenamento di basket ed il che aveva dato fastidio a Niall, poiché la partita del campionato non era andata molto bene ed il padre di Claire aveva deciso di non assegnare borse di studio a nessuno.
Quella sera fu un totale disastro.
Si vedeva che tra i ragazzi della squadra c'era qualcosa che non andava, non c'era chimica tra di loro. Nemmeno il tifo di noi cheerleaders riuscì a fargli tirare fuori quel qualcosa in più che ogni volta li aveva fatti vincere.
"Li vorrei pestare, davvero." Disse Liam sempre seduto a tavola con noi.
"A chi lo dici." Aggiunse Niall guardando i due ragazzi con odio.
"Dai, non facciamone una tragedia." Louis era sempre quello che vedeva il bicchiere mezzo pieno.
"Sono degli stronzi, soprattutto Harry." Disse Julia incrociando le braccia.
"Ha avuto ancora il coraggio di dire che non mi ha tradito con Tessa."
"Secondo me per quello è stato sincero.
La sera del ballo, dopo che tu ed Eleonor eravate andare via, io ed Harry abbiamo litigato con Tessa e lei ha ammesso di averlo fatto apposta."
"Non ci credo."
"Se te lo provo, gli darai un'altra possibilità?"
"Non ti prometto nulla."
Ora mi restava soltanto provare l'innocenza di Harry in modo che si riappacificassero, almeno loro.
Dovevo pensare ad un piano efficiente, ma nemmeno troppo impegnativo: erano arrivati gli esami di fine anno e dovevo passarli in qualunque modo possibile. Così pensai di andarci a parlare, più semplice di così?
Dopo aver mangiato, mi recai subito al tavolo di Tessa e Victoria, e venni guardata male immediatamente.
"Che ci fai qui?" Disse la bionda con un tono di superiorità.
"Sono venuta per parlarti. Mi serve che tu ammetta di nuovo che Harry si era staccato subito dopo il tuo bacio, e che tu hai scattato la foto in quel preciso momento." Dissi per poi guardare l'amica.
"Noi non abbiamo nessuna intenzione di ammettere niente, non facciamo favori a nessuno, tantomeno a te."
"È una cosa importante, vi prego. Farò qualsiasi cosa." A quel punto, le due si guardarono per un attimo e poi rigirarono la testa verso di me.
"Bene, se la metti così... Quindi farai tutti i nostri compiti di matematica da oggi fino alla fine dell'anno, e ci terrai sempre questo tavolo occupato.
Mi raccomando: questo è il punto migliore dove arriva la luce ed in questo modo mi illumina meglio lo zigomo destro e fa risultare la mia pelle più liscia."
"Va bene, va bene. Ma ora potete fare ciò che vi ho chiesto?"
"Non ho mica finito, carina."
"Dovrai farmi sedere accanto a Liam ogni volta che voglio in classe, così da vedere i suoi muscoli più da vicino." Aggiunse Tessa per poi volgere lo sguardo a Liam e mangiarlo con gli occhi, lui si sarebbe probabilmente sentito un pochino a disagio in quel momento.
Dopo quella richiesta, tornai al tavolo per parlare con il mio amico di quella faccenda.
"Liam, ho bisogno del tuo aiuto."
"Dimmi pure."
"Mi hanno fatto un sacco di richieste, ed una di queste riguarda te. Tessa vuole sedertisi accanto in classe."
"Sam, voglio aiutare Julia, ma cosa penserà Claire vedendomi con lei? Non posso mettere a rischio la nostra relazione per un suo capriccio."
"Ti capisco perfettamente, ma cosa faccio? Mi ha detto che non farà niente se tutte le sue richieste non vengono esaudite."
"Lasciami parlare un attimo con Claire." Disse così per poi avvicinarsi alla sua ragazza e cominciare a parlare. Sussurrava, forse per non farsi sentire da nessuno, anche se non ne capivo il motivo.
Tornò dopo qualche minuto verso di me, che nel frattempo ero stata a fissare la bellezza degli occhi di Zayn. Quanto avrei voluto stare insieme a lui. Ma non potevo, o perlomeno non ancora.
"Lei è d'accordo. Cosa non si fa per gli amici..."
"Perfetto! Grazie." Gli dissi per poi abbracciarlo forte e dirigermi di nuovo verso il tavolo delle due ragazze, che intanto durante la mia breve assenza si era popolato di giocatori di football.
"Accetto. Ora potete farlo?" Dissi speranzosa.
"Ciao Sam." Il ragazzo seduto a capo tavola parlò.
Non lo avevo mai visto, eppure sapeva il mio nome.
"Scusa, chi saresti?" Gli domandai.
"Sono Ashton Riley, piacere di conoscerti."
"Anche per me." Lo guardai, stranita.
"Come fai a sapere chi sono? Non ci siamo mai visti."
"Sono un grande amico di Zayn. Lui mi parla sempre di te, di quanto sia infinita la tua bellezza. Non ti avevo mai vista prima, ma ho notato una bella ragazza mora e ho pensato fosse quella di cui parlava Zayn. Ho immaginato bene." Disse lui squadrandomi dalla testa ai piedi più volte.
"Tessa, Victoria, lo farete?"
"Si, si. Te lo abbiamo già detto." Dissero stufe.
"Ora, prendi il telefono e riprendi." Mi ordinò Tessa, e così feci.
"Julia, è vero. Harry si è subito staccato dopo io mio tentativo di baciarlo, perché la verità è che vuole solo te e nessun altro. È sincero, amorevole, dolce, tenero, divertente, spensierato, estroverso, una persona stupenda, meravigliosa. Non è facile trovare un ragazzo così, per questo mi attraeva, ma non era lo stesso per lui. Io vedo come ti guardava e come ti guarda tutt'ora, e sento che voi siete fatti per stare insieme per sempre. Ti prego perdonami per quello che ho fatto, ma una cosa più importante: perdona lui, perché ti ama con tutto se stesso." Quel discorso mi colpì molto per la sua sincerità.
Mentre parlava, Tessa era diventata un'altra persona. Stava parlando veramente con il cuore.
"Grazie Tessa, grazie mille."
"Grazie a te Sam. Potremmo essere state grandi amiche, se solo non avessimo fatto quel casino."
"Potremmo ancora esserlo." Dissi, mi avvicinai e ci abbracciammo. Sentivo di aver trovato due nuove amiche, e fare nuove amicizie non stanca mai.
Dopo averle salutate, ripensai al discorso di Ashton: che carino che era Zayn, insomma parlava anche con i suoi amici di me. Chissà cosa gli aveva detto.
"Julia sei pronta a perdonare Harry?" Dissi facendo partire io video. La ragazza guardò il video con disinteresse con le mani incrociate e il broncio stampato sul viso.
"Non lo perdonerò lo stesso, è stato troppo stronzo."
"Stai scherzando spero."
"No, assolutamente no."
"Sai che dovrò farmi i compiti di quelle due fino alla fine della scuola e che Liam ha messo in pericolo la sua relazione per aiutarti, vero?" Lei stette muta guardando l'orizzonte, fregandosene di quello che avevamo fatto per lei.
Sbuffai sonoramente per far capire io mio disagio. Dopodiché, mi alzai, presi lo zaino ed uscii dalla sala mensa per andarmene in camera a studiare.
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Mille volte ancora
FanfictionSam è costretta dai suoi genitori a frequentare il quarto anno delle superiori a Cambridge, Inghilterra. Non contenta della loro decisione, si trasferisce al college convinta che quel' anno sarebbe stato una perdita di tempo, ma alla fine si rende...