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26 aprile 2×××.

Il suono della sveglia irrompe i miei tranquilli sogni, e come speravo mai di dormire tranquilla? Mai lo avrei fatto visto che quel giorno dovevo andarmene da Seul per ritornare nella mia città natale e la sveglia era imposta alle 4:30 del mattino.
Ancora non avevo del tutto voglia di alzarmi, ci penso qualcun'altro a svegliarmi oltre la sveglia, mio padre, si è così non capiro mai come riesce quell'uomo a stare in piedi 24 ore su 24 e non si stanca mai.. Ma cosa vado a dire con quelle occhiaie che ha peggio delle mie si capisce che è stanco.. Considerate quello che ho detto molto prima sia una fesseria .

-Forza Fuun... Andiamo alzati- detto questo mi levo le lenzuola di dosso.
- Dai... Pà un altro po'.. Altri 5 minuti- alzai la mano indicando 5, subito dopo la mia mano ritorno sul materasso ero così stanca che non riuscivo ad aprire gli occhi.
- Non mi far chiamare tua nonna a quest'ora - scattai subito sugli attenti appena senti quello che aveva detto mio padre.
- Non chiamare quella donna per favore - dissi così velocemente che mio padre non riuscì a capire quello che avevo detto.
- Comunque sia... Vestiti che andiamo -

L'aereo ancora stava fermo eppure non volevo che partisse, non mi sentivo dell'umore giusto per partire, in questi anni a Seul sono stata molto bene ero riuscita ad avere alcuni amici che anche se non avevo un quirk mi sono stati accanto quando avevano saputo della mia comparsa del mio quirk si sono stupiti e allo stesso tempo hanno gioito al posto mio mentre io mi immergevo in un lago di disperazione. Mi mancherà tutto di questa città, i palazzi, le case le strade e i negozi ma soprattutto mio fratello.

- tesoro.. Prendi queste - mi disse mio padre porgendomi una scatola piccola, guardai la scatola e chiusi gli occhi la mia testa andò all'indietro e sospirai - ah... Di nuovo stavolta dove le ho dimenticate? - mio padre si mise a sedere sul sedile affianco a me.
- Erano in valigia fortuna che sono riuscito a prenderle al volo mentre stavano mettendo la valigia dentro al bagagliaio - presi la piccola scatoletta e la misi dentro al mio piccolo zaino che avevo vicino a me.
-Ricordati di prenderle alle... - non fece in tempo a parlare che iniziai a parlare io - Devo prenderle a mezzogiorno... Me lo ricordo papà ho messo anche la sveglia per ricordarmelo - detto questo mi misi le cuffiette nelle orecchie con la musica a palla.

Dopo una svegliata per la pillola e un altra dormita dentro l'aereo arriviamo a destinazione, Shizuoka ai miei occhi e comparsa come nuova anche se alcune cose sono rimaste sempre le stesse. Io e mio padre ci incamminiamo per l'ennesima volta, sta volta però verso il piccolo ristorante della nonna.
- Buonasera- urlai quasi, mio padre si limito invece a dirlo con calma .
-Fuun! - il mio nome venne urlato da una voce maschile il che non avevo riconosciuto di prima in patto ma dopo un po' di secondi avevo capito chi era,davanti a me compare una figura abbastanza alta e una bassa, i capelli marroni a forma di scodella gli cadevano sulle spalle legati in un codino.
- ALLORA TI È MANCATO IL TUO CARO ZIO - urlò l'uomo davanti a me, aveva un sorriso sparato in faccia e allargava le braccia, mi avvicinai all'uomo e lo abbracciai.
- Si, mi sei mancato tanto zio-
-ah.. Guarda come sei diventata alta - mi prese in giro lo zio.
- smettila di prendermi in giro sei sempre rimasto lo stesso- detto questo mi staccai da lui e andai verso a quella figura minuta che mi stava aspettando per i saluti.
- Halmeoni, mi sei mancata tantissimo - l'anziana mi guardò dalla testa e i piedi e mi abbraccio - la mia piccola nipote... Oh... Tesoro - vidi la nonna davanti a me sull'orlo di piangere non so perché ma il mio pensiero era andato a mio fratello, ora che si trovano con un nipote in meno sarà dura.
- ahh... Halmeoni non piangere così mi farai piangere anche a me- gli dissi con gentilezza.
- scusami tesoro - detto questo mi guardò di nuovo - comunque sia mi sei mancata mia cara nipote - detto questo gli sorrisi e l'abbraccia di nuovo - anche tu mi sei mancata molto Halmeoni -.
Dopo i saluti dei parenti, la nonna ci fece da cucinare un ottimo ramen, io per dirla tutta mi ero ripresa dopo quel lungo viaggio anche papà se per questo lo vedevo ben ripreso,comuqnue sia dopo quella golosa mangiata ci fu un attimo di riposo per me e mio padre.
Quando si fece tardi ci iniziamo a preparare promettendo alla nonna di ritornare anche domani.

La casa nuova era situata nello stesso viale in cui abitavo prima, peccato che abitavo e dico.. Abitavo proprio vicino alla casa di katsuki Bakugo,potevo vedere la finestra della camera di quest'ultimo proprio dentro la camera mia.
-oh.. Ma dai Pà vicino alla casa di Bakugo - mi lamentai per i corridoi e andai verso mio padre che è in tanto stava mettendo apposto i libri di medicina nel suo studio.
- Non ti lamentare sempre.. Sei uguale a tua madre - si lamentò mio padre - oh ma dai Pà ho da lamentarmi.... Hai trovato casa vicino a quella di Bakugo- l'uomo ormai stanco delle mie repliche si girò verso di me e mi diede una scatola dove probabilmente c'erano oggetti miei.
- Basta replicare, vai a mettere apposto la tua roba- detto questo si girò di nuovo e ritorno a fare quello che stava facendo, mentre io mi limitai a lamentarmi silenziosamente per i corridoi.

-. Control.-(My hero academia) oc × Katsuki BokugouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora