6.

550 31 1
                                    

   La mia cara dormita viene interrotta dalla sveglia, ma essendo che stavo ancora dormendo ci furono altri rumori a svegliarmi. Rumori che sostanzialmente erano simili alla sveglia, solo allora dopo essermi svegliata di fretta e infastidita mi accorgo che c'erano più di altre sveglie.
- AHHHHHHH! TI RINGRAZIO PADRE. NON MI VA DI CERCARE LE ALTRE SVEGLIE.... AHHHHHHH! - dopo la lamentela che feci per non so quante ore inizia a cercare le sveglie da spegnere e ci riuscì velocemente, mio padre aveva attuato questo metodo da molto tempo, mettere delle sveglie in giro per casa in modo che io mi sveglia anche quando mi riaddormento.
Dopo essermi lavata e vestita, uscii subito da casa.

-Buongiorno - entrai con calma dentro la classe e per una volta entrai in anticipo a scuola, mi meravigliai di me stessa per questa cosa.
-BUONGIORNO SHOATO! - Mi urlò qualcuno, era Ochako che con la sua allegria mi travolse e mi abbraccio con fare affettuoso.
- Buongiorno anche a te Ochako - risposi ridacchiando, mi avviai al mio posto e misi lo zaino dove  è al mio solito sedermi.
Il blu e la bruna mi si avvicinarono di fretta euforci.
-Cos'è questa euforia, ragazzi? - gli domandai ai due.
-Vogliamo sapere di più! - disse Ochako con tutta la sua energia che aveva in corpo.
-Di cosa? -
-DI TE! - urlarono i due, avvicinandosi a me, mi avevano messo a faccia a muro, la classe dopo al loro urlo si girarono verso di noi.
-Hey! hey! hey! - misi le mani davanti
- calmatevi... Non c'è bisogno di urlare - dissi ai due che in tanto si erano avvicinati un bel po' vicino al mio viso, Iida incominciò a parlare.
-È vero che sei la figlia dell' eroina Hi
-  ci fu un attimo di silenzio per me, e con un solo gesto della testa confermai. L'argomento mamma o fratello per me nei ultimi anni era diventata tabula rasa, se qualcuno parlava delle loro mamme mi zittivo subito, se si parlava di fratello mi zittivo subito. Insomma mi chiudo in questi argomenti. Non fa per me parlare di mamma o fratello, di raccontare come sono morti non fa per me.
Ochako si accorse della mia espressione e del cambiamento che ha avuto il mio viso, la bruna fece cenno a Iida di stare zitto e di non continuare a porre delle domande.
-Scusaci Shoato, non volevamo -
-Non vi preoccupate, capisco che siete curiosi, sono solo io che non mi  espongo a parlare di queste cose- mi inchinai, Iida si avvicinò e mi alzo subito.
-Oh... No, non inchinarti Shoato, non c'è ne bisogno -.

La giornata continuò, tra lezioni e allenamenti. La mia giornata fini del tutto con stanchezza, avevo in mente di andare velocemente a mangiare e poi tornare a casa a dormire, ma forse per alcuni non era adatta. Infatti, la mia classe all'uscita della classe, fu bloccata, c'era un ammasso di persone davanti alla mia classe.
- Ma cosa stra cavolo sta succedendo? - 











I ritorno a casa fu più stancante di quello che sia stata la giornata, non ero neanche in grado di pensare quello che è succeso, rifiutavo completamente di pensare o di dire qualcosa. Mentre presi le chiavi di casa e iniziai ad aprire il portoncino qualcuno mi tocco la spalla.

- Fuun..? - mi  girai di scatto appena sentii il mio nome pronunciato, la bicicletta mi cadde per terra, le forze adesso vermante mi potevano  mancare.
La donna dai capelli biondi e gli occhi rossi mi guardo stupita, ma il mio sguardo non era molto di ricambio. Nei miei occhi si poteva leggere ansia e paura, non mi limitai a cennare nessuna parola.
- Ma allora..voi..- non riuscì a parlare neanche lei, io mi limitai a prendere la bici che era caduta e farla entrare in cortile. Rimasi lì, ferma aspettando che parlasse ancora, ma non lo fece.
- Signora Bakugo, ha qualcos'altro da dire? - gli dissi un po' scocciata, ma non lo diedi a vedere.
-No... No.. N-
- bene allora con il vostro permesso chiudo il portoncino.. - mentre stavo per chiudere il portoncino, bloccò il gesto e in un attimo  me la ritrovai ancora davanti a me.
-Cosa... Volete adesso? - gli dissi con la voce tremolante. Io e la donna da metà anno non siamo andati d'accordo da come era prima era diventata per me una zia o una seconda "madre" ma da quando è succeso quella famosa litigata fra me e Bakugo  ha iniziato ad odiarmi.
- volevo sapere solo come stai... Nulla di ché -
Perché una persona del genere è arrivata fin qui per chiedere solo come stavo? E poi perché... Perché mai me lo avrebbe detto lei, una donna che aveva riservato tanta rabbia verso di me?

Queste domande mi frullavano per la testa, questa persona gli volevo bene ma solo non capisco come è arrivata a tanto ad odiarmi.

- Mi dispiace....dirlo.. Ma non voglio parlare con voi - detto questo chiusi il portoncino e lasciai la donna lì.

Dopo l'accaduto di prima, mi misi il pigiama e apri il computer, avevo avuto una videochiamata persa dai due pincioncini che ho rimasto in Corea, attacai con la videochiamata per fortuna mi risposero subito.
- Hey  pincioncini! - sorrisi ai due che ricambiarono subito.
- FUUN MI MANCHI TANTOOOO- si lamento Jojo con dolcezza.
- Anche tu mi manchi tanto- dissi con dolcezza, a interromperci fu il fidanzato di quest'ultima che con un tono arrabiato scherzoso mi disse questo.
- Hey! hey! Non ci provare con la mia ragazza - mi sgrido - oh! Non preoccuparti... Il mio cuore non è occupato dalla tua ragazza, Tae- gli dissi ironica aggiungendo alla fine una grassa risata.
- Allora come stai? - mi domandò Jojo
, la mia espressione cambio totalmente.
-Diciamo,però mi sento sola anche se ho fatto amicizia con i nuovi compagni di classe mi sento un po' sola... Ma hey si va avanti-
La serata la passai così, tra risate e chiacchiere fini la mia giornata

-. Control.-(My hero academia) oc × Katsuki BokugouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora