Five

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Sono passati tre giorni ormai.

Non riesco a capacitarmi, ogni volta che provo a trovare una risposta adeguata alle mie domande si ripresenta quella scena orribile davanti.

Mia madre, l'alcolizzata che faceva capolino su tutti i giornali di Westerley, aveva perso quegli anni di vecchiaia che la stavano consumando, ritornando bella e giovane, così come mio padre aveva scelto di conquistarla.

Come può essere possibile?

«Emaraude, ti prego.. Non puoi stare qui tutto il giorno e non voler toccare mezza fetta di pane»

«Eccome se posso»

Sono giorni che mia sorella continua a sottopormi a test psicologici per poter capire cosa mi turbi, ma le mie risposte non la soddisfano abbastanza.

«Ascolta, io non so cosa sia successo di così tanto grave da non poter tornare a scuola.. Ma ha chiamato il direttore, stai giocando con la tua media scolastica Emy..», mi si siede accanto e mi poggia una mano sulla spalla. «Andiamo.. Ti porto a scuola»

Dio, perché devono succedere tutte a me?

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«Guarda un po chi si rivede», Dave, il mio migliore amico. Devo essergli mancata per aver ripreso la voglia di parlarmi.

«Dodo, ti è caduto un asteroide in testa per caso?», non posso credere che tra tante persone proprio in lui mi sarei dovuta imbattere per prima.

Mi poggia una mano sulla spalla e fa in modo che la mia camminata si stoppi.

Ora riesco a guardarlo negli occhi e quella piccola vena di nostalgia mi fa sentire una stronza.

Avrei dovuto chiamarlo, inventarmi qualche strana malattia come la mono e avvisarlo che non sarei potuta tornare per un po'.

Ma come potevo? Non ho fatto altro che tormentarmi tutto il giorno, dormire e maledire il giorno del mio concepimento. Non sarei stata in grado di mentirgli.

«Emeraude... Che sta succedendo? Non sei mai sparita così, senza dirmi nulla. Non hai risposto alle mie chiamate e hai finto di dormire quando sono venuto a cercarti», sembra preoccupato.

Come biasimarlo, la sua quasi sorellina ha finto di sparire senza avvisare.. Oh, Dio! Che mai potevo dirgli?

"Hey Dave, Mia mamma è un vampiro e il biondino è qua con la sua banda per me", patetico.

«Andiamo, Dave... Ti prometto che saprai tutto, ma ora non posso»

«Ci risiamo. Mi hai sempre detto tutto, perché adesso ci nascondiamo le cose?»

«Perché non posso davvero..», abbasso lo sguardo.

Lo sento sbuffare e la mia immaginazione lo vede roteare gli occhi al cielo. Tipico di Dodo.

«Non ti riconosco piu», ed ecco un'altra pugnalata.

Mi sento un bersaglio ultimamente.

Alzo lo sguardo e cerco di scusarmi per l'ennesima volta, ma non appena apro bocca l'intromissione di Alec mi congela.

Ha il solito sorriso beffardo stampato sul viso, con quelle dannate fossette che lo rendono ancora più se... Emeraude! Datti una calmata, lui è il nemico.

«Emeraude! Ti è passata la mono?», che fa? Mi legge nel pensiero adesso? «Oh, e lui chi è? Il tuo ragazzo? Piacere Alec», porge la mano verso il mio migliore amico e finge di essere sorpreso.

Si, finge, perché sono convinta che sappia benissimo il posto che occupa Dave nella mia vita.

«Mono? Emy, cazzo, che cos'altro non so?», evita le presentazioni e mi sputa addosso tutta la rabbia che riserva nei miei confronti, «E poi tu chi sei? Dove l'hai conosciuto e perché lui sa ed io no?»

«Dave, calmati... È un mio "amico", non c'è bisogno che ti dia così tante spiegazioni»

«Ah no? Beh, a pranzo siediti con il tuo nuovo amico. Ci vediamo», si volta di spalle e si incammina verso l'entrata. Fantastico.

Non capisco perché se la sia presa così tanto. Ho sbagliato, okay, ma non siamo una coppia, non c'è bisogno che i suoi nervi scoppino in momenti come questi.

«Che caratterino»

Alec è il solito guastafeste. Se non fosse arrivato all'improvviso saremmo riusciti a risolverla con qualche scusa, ma no, lui deve sempre mettersi in mezzo.

Lo odio, lo odio, lo odio.

«cosa vuoi Alec?», la mia freddezza sembra irrigidirlo, facendo risalire il suo temperamento.

«Te, mia cara Emeraude, abbiamo un discorso in sospeso io e te», si avvicina a pochi centimetri dal mio viso e mi prende le mani, «la tua mammina mi ha dato un ordine e, come ben sai, non si può disobbedire, non le piace»

«Un ordine?», inizio ad avere paura.

«Vedrai coi tuoi stessi occhi non appena ti avrò portato via da qui, piccola»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2019 ⏰

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Dangerously || Dominic SherwoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora