TESTIMONIANZA DELL'EX STREGA UNA DELLE MAGHE PIÙ POTENTI AL MONDO

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Testimonianza disponibile sul mio sito:
https://ev-giovanni.jimdofree.com/

Testimonianza dell'ex strega

Una delle maghe più potenti al mondo.

Ad un passo dal suicidio, pur non conoscendo la storia della crocifissione di Gesú, Egli stesso, in persona, si presenta a lei e le fa vedere quello che soffrì a causa del peccato dell'uomo.

Vilma è un'ex potente maga, non conosceva Gesú Cristo, nessuno le aveva mai parlato di Lui. Per tutta la testimonianza, non dimentichiamo mai questo particolare, che Vilma non conosceva Gesú, né tanto meno la storia di Gesú e la Sua crocifissione. Ma Gesú stesso, in persona, le fa vedere tutto quello che Egli soffrì...

" Figlia di pelle scura, con madre di discendenza europea e padre di discendenza africana. Sono l'unica dei quattro figli che ha ereditato le caratteristiche delle persone nere. Così nessuno a mai creduto che fossi figlia di mia madre.

Ho sofferto sulla mia pelle la lotta tra razze, culture e società. La gente mormorava sempre: "Questa è una serva". Mi prendevano in giro: "La mamma ti ha trovato sulla porta, non sei figlia sua". Questo fece crescere in me sentimenti di aspro, rifiuto, mi sentivo disgustata...degradata, pensavo:"perché sono così diversa?". L'idea che Dio avesse creato tutto non mi piacque. Perché pensavo: "allora perché mi ha creata così".

Vivevo in un quartiere benestante, c'era gente ricca, gente di cultura, l'elite e la gente bianca. Lì non tutti mi volevano, uno non si rende conto del male che può fare ad un bambino, guardandolo con disinteresse, ma mi rendevo conto che nessuno mi voleva.

Quando sentì parlare di Dio, tornata a casa chiesi a mio padre:"chi è Dio?" Papà disse, colpendo la sua tasca: "Dio figlia è il denaro nella tasca di chi lo possiede".

Le cose peggiorano per molti anni, mi ricordo che mi svegliai una notte e di fronte alla porta c'era un uomo tutto nero, e la sua ombra stava sul mio corpo. Percepivo la sua ombra come un monte, potevo vedere la sua figura ma non il suo volto.

Una notte presi coraggio e chiesi: "Chi è lei?" E da quella figura salì una voce di un uomo, medio ronca e disse: " io sono il diavolo" e persi conoscenza.

Da quando mi avvicinai al candomblè [una religione africana] nuove forze presero il controllo del mio corpo. Nessuno pensa di nascere stregone, si tratta di un percorso, di circostanze, che spingono una persone a bussare alle porte di chi possa educare gli spiriti, in modo da ingraziarseli e loro saranno dei giustizieri.

Così da quando mi coinvolsi nel candomblè, si manifestarono anche nuovi problemi morali, non solo psicologici ma anche comunicativi. Un odio tremendo nacque verso la mia famiglia, verso la stessa società. Frequentai gente della peggiore specie, gangsters... nel tempo della gioventù depravata, quando la gente sniffava e beveva molto... In qualche modo volevamo aggredire la società, mia madre bianca, tutta la gente.

Qualcosa mi faceva credere di avere così tanto potere nel corpo da poter distruggere il mondo intero. Nella mia vita sono passata per tutto ciò che sia possibile immaginario. Ma Infondo penso che stessi cercando una risposta.

Fin quando arrivai, dopo essermi compromessa tanto, e aver commesso tante malvagità, dopo aver lavorato per tantissima gente, comprese persone importanti del mio paese, un giorno bussai alle porte della magia nera.

Mi diedero da indossare un abito nero... eravamo in un conciliabolo a porte chiuse, in una stanza tutta buia, dove si invocava il signor Lucio [Lucifero] il principe di tutti gli spiriti di ogni forma di occultismo. È stata una notte davvero singolare della mia vita. Essendo chiaroveggente non vedevo mai spiriti ad occhi chiusi, ma sempre ad occhi aperti, come si guardano le persone e si materializzavano tante volte. Udì una voce fuori e mi voltai... perché eravamo tutti con la faccia a terra, davanti ad una candela nera e una rosa, stavamo iniziando una seduta di magia nera, quando vidi entrare un uomo.. (senza corna ne coda) era molto bello alla vista, ma quando mi guardava il mio corpo aveva come un attacco....intorpidito, anestetizzato. Quando riabbassai la testa lui entrò. E si manifestò nella donna che presidiava quella seduta: "la strega principale".

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