MORTO RESUSCITATO

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La straordinaria testimonianza di un morto resuscitato

Reinhard Bonnke è un Pastore molto noto in Africa per aver condotto milioni di persone alla salvezza, tra le sue «campagne d’evangelizzazione» ben 39 morti sono stati resuscitati e migliaia di miracoli straordinari. Di seguito la testimonianza di una delle resurrezioni avvenute durante le sue campagne di evangelizzazione.

Daniel e un amico erano in viaggio in auto. Mentre tornavano a casa Daniel cercò di frenare al termine di una strada ripida in montagna, non molto lontana da casa sua. Il pedale affondò a vuoto, i freni non funzionarono. L'auto andò a sbattere contro il muretto in pietra. Il petto urtò violentemente il volante e la testa il parabrezza. Venne portato con urgenza ad Onitsha, Nigeria, all'ospedale più vicino, e ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni erano decisamente gravi.

Nneka la moglie :

-...Gli dissero "Pastore, pastore, tua moglie è qui". Lui aprì gli occhi e mi chiamò, gli dissi: "Vuoi lasciare me e i bambini e andartene? Non puoi farlo". Mi chiese dove si trovasse: "All'ospedale Boromhio" risposi. Mi disse di portarlo fuori da quel posto se lo amavo e non volevo che morisse lì. Dovevo portarlo dal suo medico ad Owerri. Lo staff medico autorizzò il trasporto di Daniel, ma con attenzioni particolari; però dopo pochi minuti di viaggio cominciò ad avere problemi respiratori.

Mio marito mi disse che dovevo prendermi cura di me e dei bambini, della casa e che non dovevo preoccuparmi, che avrei dovuto prendermi cura d'ogni cosa. Mi disse che ci sono persone chiamate ad andarsene presto e lui era uno di quelli. Il suo viaggio stava finendo, allora incominciai a piangere come se fossi già vedova, pensavo a quando avrei sofferto in futuro. Ero invasa dalla sofferenza e scossa dal pianto, dovevo farmi forza -.

Kingsley Iruka, amico di Daniel:

-Era molto tardi quando arrivammo al Federal Center, e non potevano occuparsi di noi perché il medico di turno non c'era più. Un altro dottore con una infermiera venne a vedere cosa era accaduto; abbiamo raccontato dell'incidente, ma ci dissero che era troppo tardi, Daniel stava morendo. Allora siamo corsi alla clinica St. Eunice's Clinic e abbiamo incontrato il dottore Josse. Dopo una visita accurata disse che era morto, e che sarebbe stato meglio portarlo all'obitorio -.

Dott. Josse Annebunwa:

-Mi fu detto che era stato coinvolto in un incidente di macchina, quando lo esaminai non riscontrai la presenza di nessun rumore respiratorio, l'ho ascoltato con lo stetoscopio ma niente, ho controllato il cuore e il sistema cardiovascolare, ma non c'era nessun rumore circolatorio. Il paziente non aveva polso, le pupille erano fisse e dilatate: il paziente era totalmente morto. Doveva essere trasferito in obitorio -.

La moglie:

-Non sapevo cosa fare, era come se le forze mi lasciassero, gridavo. La casa della famiglia di Daniel è vicina a Owerry, andai ad informare il padre; i genitori erano di sicuro a casa. Quando arrivammo al villaggio suo padre si uni a noi nel dolore -.

Il padre:

-Nella notte è venuta la moglie di mio figlio qui con la salma, dopo averlo visto per evitare che la gente si affollasse per curiosità, con la moglie l'ho portato all'obitorio -.

Barlingston R. Manu, impresario di pompe funebri:

- Furono il padre e la moglie a portarcelo: non c'era vita in lui, né battito cardiaco, né segni di respirazione. Fu preso in carico come salma, ad un esame accurato ogni parte del corpo risultava irrigidita, costatarlo mi autorizzo a dar corso alla procedura ordinaria. Ho registrato la salma alla seconda stanza, ultimo tavolaccio -.

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