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Alessandra era una ragazza dai capelli castani, occhi color nocciola, labbra carnose, fisico scolpito dalla palestra.
Lesbica dichiarata e ammirata da molte ragazze.
Aveva avuto molte storie, alcune importanti, altre no. Le piaceva divertirsi, andare a ballare, bere, fare nuove esperienze.
Era la ragazza del momento, quella che tutte desideravano ma che poche avevano avuto l'occasione di conoscere.
Era stata delusa molte volte e con l'amore ci andava piano.
Ma non sapeva che la sua vita stava per cambiare alla vista di una ragazza.
Alessandra era in un locale con il suo gruppo di amiche lesbiche, indossava un jeans strappato alle ginocchia, una maglia bianca e le sue solite bretelle nere.
Stava bevendo un drink, quando vide una ragazza. La ragazza era bionda, occhi verdi, anche lei labbra carnose e forme al punto giusto. Aveva un vestito grigio con i brillantini, abbastanza scollato e tra i suoi seni fuoriusciva un tatuaggio di una rosa.
Era impossibile non notarla.
Da lontano si poteva ammirare il suo sorriso smagliante.
Alessandra la guardò intensamente e la ragazza sentendosi osservata ricambiò lo sguardo con un sorriso.
Una delle sue amiche si era accorta della situazione e disse ad Alessandra: "Proprio bella eh!"
Così Alessandra rispose: "Sì, ma l'ho notata prima io!"
L'amica rispose: "Tranquilla, tranquilla io stasera ho già fare."
Alessandra: "Meglio così!"
Alessandra e la ragazza misteriosa ogni tanto si scambiavano degli sguardi, fin quando la ragazza non si avvicinò a lei.
Ragazza: "Ehi scusa, hai un accendino per favore?"
Alessandra: "Sì, ma voglio qualcosa in cambio."
Alessandra non fumava, ma portava sempre con se un accendino perché sapeva che qualche bella ragazza avrebbe potuto chiederle di accendere.
La ragazza rispose: "Tipo? Cosa vorresti in cambio?"
Alessandra: "Tipo il tuo numero."
La ragazza rise e disse: "Ma sei matta? Non ti conosco neanche."
Alessandra disse: "Piacere Alessandra."
La ragazza rispose: "Piacere, io sono Laura, ma il numero non te lo do lo stesso"
Alessandra: "Ho capito, ho capito, ti piace far aspettare, comunque tieni l'accendino, per il numero posso aspettare"
Laura: "Grazie, adesso devo andare, ciao"
La ragazza si allontanò e Alessandra continuò la sua serata a sorseggiare drink.

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