Sono passate quasi tre settimane dal "rapimento" della baby prostituta, Eden però a perso il conto di ore e giorni ormai da tempo. Si accarezza il tatuaggio sulla caviglia: 49, il suo nome, la sua identità... pensa a chi potrebbe essere la nuova quarantanove dello Sweet Heaven. Pensa al signor Mac Lee e alla sua furia per aver scoperto che la sua puttana preferita era scomparsa; quasi sorride al pensiero di quell'uomo deluso e incazzato col suo capo, Angus Walker. La sua mente però ritorna a Raven e alle quarantanove compagne, inizia a sentire quel solito dolore al petto alimentato da rabbia e desiderio di una sanguinosa vendetta su chi l'ha per anni sfruttata e maltrattata, convincendola che tutto ciò fosse normale.
Sono passate quasi tre settimane ed Eden non ha visto ancora la luce del sole,non ha sentito il vento autunnale sulla chiara pelle, non ha sentito ancora quel profumo di foglie bagnate.
<<Eden>>
Alza lo sguardo e si ritrova davanti Damian e un ragazzo dalla pelle mulatta e dal viso dolce: Alejandro Ross, uno dei quattro capi squadra.
<<Va tutto bene?>> Damian la guarda seduta tutta curva su se stessa, sembra che l'abbia appena svegliata da chissà quale pensiero. Si sede di fianco su quella panca metallica nella zona del tempo libero mentre l'amico e collega se ne va a riposare prima della riunione serale quotidiana.
<<Quando mi farete uscire da qui?>>
<<E' pericoloso portarti fuori ora>> osserva il sottile viso chinato verso la caviglia <<Angus Walker avrà sguinzagliato cani, guardi ed elicotteri per cercarti>>
<<Mi sento soffocare qua sotto>> non osa guardare in faccia il ragazzo perchè la mette a disagio ma soprattutto perchè fa ancora fatica a vedere il sesso maschile come qualcosa che non sia un pericolo, un dolore o una paura.
<<Devi guarire del tutto, metterti in forze e magari Philip ti concederà di uscire e magari di vedere New Orleans>>
<<New Orleans>> ripete, ha sentito parlare tante volte di quella città, della sua bellezza e della sua allegria, ma non l'aveva mai vista.
Ad interrompere i due è l'arrivo di uno dei ragazzi della squadra di Damian.
<<Mulligan, riposo>> comanda tranquillo il ventunenne.
<<Il signor Foster ha richiesto immediatamente la presenza della ragazza>>
<<Che sta succedendo?>>
<<Non lo so Damian, deve andare subito nel laboratorio informatico>>
Eden guarda i due e non ha nessuna intenzione di andare, ma deve. Si alza a fatica per il dolore ai muscoli e inizia a camminare verso le scale; sale su per tre piani e bussa ad una grande porta nera. "Ingresso permesso solo agli autorizzati" e lei era autorizzata? No ci da molto peso e spinge la porta.
<<Eden, eccoti>>
<<Ha richiesto la mia presenza e sono qui>>
<<Lui è Steven Scott, il capo della squadra tecnica e ricerca>>
Osserva quell'uomo dai capelli castani chiaro un po' lunghi, occhiali quadrati e lo sguardo di chi è molto intelligente.
<<La squadra di Steven è riuscita a risalire ad importanti nomi grazie alla tua cartella>> continua Philip.
<<Cartella?>>
<<Si, il fascicolo digitale del posto in cui lavoravi>> le spiega il tecnico. <<Siamo risaliti a due nomi, se volete seguirmi>> e i tre si spostano al tavolo centrale da cui spuntava un grande ologramma di schede e foto.
<<Hugo Mac Lee ti dice qualcosa?>>
<<Certo, ero la sua preferita>> abbassa lo sguardo
<<Questo signore è un potente proprietario di ben due miniere di gesso del Texas. Da quanto possiamo ricavare, è uno dei più assidui frequentatori dello Sweet Heaven>>
<<So già queste cose...>> Eden inizia a credere che la 911 sia solo un branco di americani che si esaltano per nulla.
<<Aspetta... Agatha Mitchell?>>
<<Era la direttrice della casa in cui sono cresciuta>>
<<Esatto>> Scott scorre il dito su uno schermo e l'ologramma proietta una scheda con la foto della donna <<la "Casa delle bambine", ma è anche colei che alleva le bambine che le vengono portate dalle case dove ci sono ragazze costrette a partorire>>
<<Impossibile>> Eden scuote la testa e si allontana di un passo. Con lo sguardo cerca Crystal ma non è lì <<Ci trattava tutte come se fossimo sue figlie, diceva che ci amava e ci comprava dei regali a Natale>>
<<Lei è una delle milioni di persone che rifornisce bordelli fuori legge, alleva con amore e impegno ma nulla la ferma dall'inviare bambine dagli undici anni in su in tutto il paese>>
<<Io penso di dover andare ora>> la ragazza si sente troppo confusa
<<Agatha è la mogli di Hugo>> sbotta Philip improvvisamente <<Forse non sa che il marito usufruisce del servizio clienti, ma i due lavorano insieme: lui investe e trova, lei si limita a scegliere le ragazze secondo le volontà dei clienti e le spedisce>>
Eden riflette e inizia a pensare che tutto ciò potrebbe aver senso ma non riesce neppure ad immaginare quanto sia fitta la ragnatela di questa organizzazione criminale e quanto sia impossibile debellarla completamente.
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La Numero 49
Teen FictionEden, sedici anni, baby prostituta allo Sweet Heaven. Damian Hill, ventidue anni, arruolato all'organizzazione segreta 911. Cresciuti in mondi diversi ma presto con un obbiettivo comune: debellare una delle più estese organizzazioni criminali. Una b...