13.

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Si piega poggiando le mani sulle ginocchia: il cuore le batte a mille, i muscoli pulsano e il respiro è accelerato.

<<Ehi Nat, non me la uccidere>> ridacchia Damian tirando una pacca al biondino: entrambi scoppiano a ridere.

Eden solleva un sopracciglio: <<Si, molto divertente>> si asciuga il sudore dalla fronte <<da quando fare riscaldamento è diventato fare solo esercizi di resistenza?>>

I due amici si guardano e scoppiano di nuovo a ridere.

<<Fa bene al cuore>>

<<Il mio cuore ti dice "fanculo Nat">> sorride a labbra serrate.

Finita la pausa Damian lascia i due per tornare dalla sua squadra urlando un "tutti in fila" come al solito.

Eden e Nat si posizionano sulla pedana, uno di fronte all'altro. Il cervello della ragazza è simile ad un frullatore di pensieri. " Niente attacchi di panico, per Raven" questa frase le lampeggia come un insegna luminosa nella mente.

<<Ricorda punta sull'agilità>> si sistema i pantaloni neri per poi piegare leggermente le ginocchia e sollevare i pugni  a protezione del viso.

Lo guarda negli occhi, occhi bellissimi, azzurri con una punta di verde  e si chiede come mai abbia scelto di condurre quella vita: semplice fanatismo patriottico americano? O questi ragazzi hanno un motivo personale per combattere questa guerra?

Ma i suoi pensieri vengono interrotti da un improvviso attacco di Nat: vede il suo pugno sferrarsi in direzione del suo fianco sinistro, prontamente lo blocca afferrandogli il polso a pochi centimetri dalla sua pelle. Gli tira il braccio per tenersi in equilibrio e tirargli un calcio a livello dell'addome. Il suo piano però fallì e si ritrovo a cadere rovinosamente a terra dopo essere stata afferrata per la gamba.

<<Ogni parte del tuo corpo può essere una leva per l'avversario>> le porge la mano e la aiuta a rialzarsi <<ma non sei per niente male>>

Si stringe la coda, scioglie le spalle e il collo ed Eden è già pronta per riprovarci di nuovo.

"Niente attacchi di panico, per Raven"

Di nuovo è il ragazzo a scattare per primo con un calcio alto che la colpisce e la fa traballare; di risposta sferra un pugno ma viene bloccata e trascinata al suo petto, imprigionata in quel fascio di muscoli sudati. Carica la gamba ed ecco che il suo magro ginocchio va a scontrarsi contro i testicoli di Nat. Lo sente trattenere un gemito e appena allenta  la presa, Eden lo colpisce alla gola e poi lo butta a terra con un colpo allo stomaco.

Scoppia a ridere tenendosi i genitali con le mani:<<La tua bastardaggine ti salverà la vita>> si rialza e da il cinque alla ragazza sghignazzando.

<<Allora come sta andando?>> si avvicina Sean, tranquillizzato dal vedere un bel sorriso stampato in faccia di entrambi quei ragazzi.

<<Be, se quelle guardie non hanno dei parapalle di piombo, la ragazzina li può mettere a terra da sola>>


Si posiziona sotto il getto d'acqua calda e chiude gli occhi: senti ogni muscolo rilassarsi e la sua mente smette di pensare. E' soddisfatta dell'allenamento di quel pomeriggio, per la prima volta si sente positiva. Sfrega con forza i capelli creando una densa schiuma e poi risciacqua. Esce dalla doccia avvolgendosi in un asciugamano.

<<Mio dio Damian!>> per poco non le prende un infarto nel vedere il ragazzo entrare nella stanza nell'esatto momento in cui lei usciva dal bagno.

<<Non volevo spaventarti>> si sente subito in colpa dandosi dello stupido per non aver bussato. Rimane qualche decimo di secondo con gli occhi che scrutano la sua pelle costellata da goccioline, una ciocca di lunghi capelli rossicci bagnata e incollata al petto nudo chiaro e coperto a livello del seno da un asciugamano...

<<Tranquillo>> sorride teneramente accendendosi una sigaretta << c'è qualcosa che volevi dirmi>>

<<Ehm, si, ehm >> si passa una mano fra i capelli cercando di riprendersi dal trans << Volevo dirti che hai fatto davvero un ottimo allenamento, Nat è molto contento di te>>

Si guardano in un breve ma lungo momento di imbarazzante silenzio.

<<Beh, devo andare, magari, ehm, ci vediamo a cena tra poco?>> e scompare sotto lo sguardo divertito della ragazza. Appena la porta si chiude si getta sul letto lasciando che l'asciugamano cada a terra, non poteva fare a meno di sorridere presa da un'improvvisa e sconosciuta euforia, sentendo il cuore battere forte. Ci si può veramente eccitare per un ragazzo? Una ragazza si può eccitare veramente senza fingere? Domande che, per una ragazza cresciuta nella  totale brutalità maschilista, non sono per nulla scontate.

Indossa un paio di cargo aderenti neri, una canotta nera, lasciando il seno piccolo libero dal reggiseno. Afferrata la felpa,altrettanto nera, la indossa mentre esce per andare a cena.

Afferra il vassoio già composto per lei e nota Jason sbracciarsi per farle segno di sedersi da loro. Si posiziona tra Alejandro e Nat e silenziosamente si infila nella conversazione.

A metà cena i Philip Foster richiama l'attenzione di tutte le tavolate.

<<Ragazzi>> si schiarisce la gola <<Domani, avrete la mattinata libera>> seguirono urla entusiaste e pugni che battono sulle superfici metalliche dei tavoli.

<<Silenzio ragazzi. Avrete la mattinata libera perché alle quattro vi voglio tutti, e dico tutti>> guarda in direzione della sedicenne <<Sui camion. Farete un esercitazione all'aperto>> e di nuovo scoppiarono le urla.

<<Quindi posso uscire?>> chiede incredula la ragazza.

<<Beh a quanto pare si>> le risponde l'asiatico masticando un pezzo di pane.

Eden sorride, il pensiero di poter vedere l'esterno, risentire l'aria frizzante dell'inverno sulla sua pelle.

La Numero 49Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora