Esce dal bagno strofinandosi un asciugamano sui capelli bagnati: finalmente sente che la sua temperatura corporea è tornata nella norma grazie alla doccia calda che si è appena fatta.
Indossa gli unici vestiti che ha a disposizione ed esce fumandosi una sigaretta durante il tragitto verso la mensa. Il suo corpo è stanco, la sua mente pure ma si sente soddisfatta e felice di aver fatto gioco di squadra con persone che non conosceva neanche.
Con il suo vassoio si va a sedere al solito posto insieme agli altri.
<<Be, signorina grazie per avermi colpito alla mano>>
Eden guarda sgranando gli occhi Alejandro: <<Eri tu?>>
<<In persona >> scoppia a ridere contagiando anche gli altri <<ma mi complimento per la mira>>
La sedicenne si gusta la fetta di pizza e ad ogni morso continua a pensare che a Raven questo strano cibo le sarebbe piaciuto molto.
<<Divori quella fetta come se non ne avessi mai mangiata una>> scherza Damian sorseggiando la sua birra.
<<Infatti>> si asciuga l'angolo delle labbra con un tovagliolo di carta <<non l'avevo mai mangiata, né mai sentita>> e da un altro morso alla fetta ormai ridotta alla sola crosta. I quattro ragazzi si silenziano fermandosi a guardarla: quel silenzio fa strano pure ad Eden che alza gli occhi e si trova quattro paia di occhi sgranati su di lei.
<<Che c'è?>>
<<Cioè, fammi capire>> Alejandro si riprende dallo shock iniziale <<te, in quanti? In sedici anni della tua vita non ha mai mangiato una pizza ne hai mai sentito il nome "pizza"?>>
<<E che vi facevano mangiare?>>
Eden pensa che la domanda di Nat sia piuttosto stupida: insomma sapevano meglio di lei in che luogo lavorava, e di certo Angus Walker non era sicuramente il tipo da dare alle sue prostitute la gioia almeno di magiare qualcosa di elaborato e gustoso.
<<Dipendeva dalle ragazze>> si accende la solita sigaretta <<Se dovevi essere una taglia molto magra mangiavi un pasto al giorno per tre giorni, poi uno di digiuno. Per le taglie normali due pasti al giorno e per le taglie più forti le rimpinzavano di non so cosa, di forza, dai loro racconti si vedeva che l'ora di mangiare per loro era un'incubo>> butta fuori il fumo e lascia cadere la cenere nel posacenere <<la mia dieta era principalmente di riso o avena bagnato con acqua e ogni tanto una mela>>
<<Eravate divise in "taglie"? Ma che senso ha?>> Jason non riesce a nascondere il suo turbamento dopo quelle parole.
<<Ci sono uomini a cui piacciono le molto magre, quelli a cui piacciono le "normali", così le chiamavano, e quelli a cui piacciono quelle in carne. Lo Sweet Heaven deve accontentare tutti>>
Il sabato sera i ragazzi arruolati alla 911 possono svagarsi fino a tardi: la zona ricreativa si ritrova piena di giovani che finalmente possono bere, ridere e non pensare a quella dannata missione. Eden fa conoscenza di nuovi ragazzi, divertendosi e sentendosi per la prima volta completamente a suo agio: quelle persone le stavano facendo capire che il genere maschile non è per forza rude e voglioso di imporre il proprio poter tramite il sesso, ci sono alcuni così ma non tutti lo sono.
Damian arriva al tavolo con un altra vassoiata di shot rum e pera, tequila e qualcos'altro che neppure lui ricordava. La sua mente inizia già ad essere leggermente offuscata dall'alcol. Si siede a fianco della ragazza e d'impulso le viene voglia di prenderle il viso e baciarla, di assaporare finalmente quelle labbra carnose e leggermente screpolate.
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La Numero 49
Teen FictionEden, sedici anni, baby prostituta allo Sweet Heaven. Damian Hill, ventidue anni, arruolato all'organizzazione segreta 911. Cresciuti in mondi diversi ma presto con un obbiettivo comune: debellare una delle più estese organizzazioni criminali. Una b...