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"Non sono in ritardo, non sono in ritardo!" Irrompo nella stanza rigorosamente in ritardo, attirando l'attenzione di tutti nella stanza. Avanzo verso la mia postazione, battendo i piedi come se sotto le scarpe avessi delle uova da schiacciare, e mi butto a peso morto sulla sedia della mia scrivania. Non senza averci prima appoggiatoci il cartone del caffè sopra.
Bessie mi guarda con un sorrisetto divertito da sotto la montatura dei suoi occhiali. "Sei sempre la solita. Come mai in ritardo questa volta?" Arriva la solita frecciatina e tutti ridacchiano; io mi limito a stringermi nelle spalle, facendo finta di niente.
"Umh, ieri sera ho finito tardi di sbrigare delle pratiche," mantengo un tono vago, stando al gioco.
"Non c'erano dubbi su questo," dice Niall ironicamente, alzandosi dalla sua sedia e venendo verso di me. "Buongiorno, comunque." Poggia un bacio sulla mia testa, che mi porta a sorridere automaticamente. Supera la mia postazione e si avvicina a un davanzale alla mia sinistra, iniziando a rovistare tra i vari fogli.
"Hai fatto attenzione a non farti vedere da Anita?" Ridacchia Bessie, senza però distogliere lo sguardo dal suo pc. Altrimenti, l'avrà già detto al capo."
"Sono una maestra nel non farmi beccare quando sono in ritardo, Bessie." Alzo gli occhi al cielo, sorridendo. "E Anita dovrebbe solo fare un po' di sesso, e guarda come smetterebbe di rompere."
Anita è la leccapiedi del capo. Sta al bancone principale e si occupa di tutte le persone che hanno bisogno di qualcosa, per poi mandarle ai piani superiori; tuttavia, è conosciuta soprattutto per dare tormento a noi semplici e innocui impiegati.
"E poi, lei non ha di certo problemi col capo." Esordisce Michelle mentre continua a picchiettare velocemente le dita sulla tastiera del suo computer, già immersa nel lavoro. "Se la fa con suo figlio."
"Ehi!" Esclamo, mettendomi una mano sul cuore. "E' successo solo una, o due volte."
Niall tossisce, cercando di camuffare la parola "quattro" tra i vari colpi di tosse e meritandosi un'occhiataccia da parte mia.
"Comunque, tornando al fatto di Anita e che dovrebbe fare più sesso," Bessie cambia discorso, preoccupata per l'incolumità di Niall, "potrebbe sempre farsi avanti Niall e salvarci tutti." Michelle continua a scrivere senza sosta e l'unica cosa che le fa distogliere l'attenzione è la pallina di carta che di tutta risposta le arriva in testa, facendola ridere.
"Puoi sempre andarci tu, cara. Chissà, forse è lesbica," risponde Niall mentre torna ad accomodarsi alla sua postazione.
Guardo il loro battibecco sorridendo. Ho sempre pensato che potessero essere una bella coppia, Niall e Michelle.
"Oh, non sono cose che mi allettano. Sonia, forse a te interessa, non se la prenderebbe più con te per i tuoi ritardi."
"Ti senti in vena di battute oggi, Michelle?" Chiedo ironicamente cercando di trattenere un sorriso, mentre Bessie e Niall scoppiano a ridere.
"Non sei per niente simpatica." Il sorriso che minaccia di spuntare sul mio viso è in netta contraddizione con le mie parole, ma lei non può vederlo, visto che non stacca gli occhi dal suo portatile.
A proposito, dovrei iniziare a lavorare anche io. Apro il mio pc e clicco il tasto di accensione, iniziando ad estrarre i vari fogli che mi serviranno dalla mia borsa.
"Spiegherebbe perché è così sola, in effetti," riflette Bessie. "Che forse è lesbica, intendo."
Forse posso rimandare di altri due minuti. Solo due.
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Instructions for use [h.s.]
Fanfiction"Beh, cosa facciamo adesso?" Ci penso un po' su, per poi girarmi di nuovo verso il ragazzo accanto a me. "Ti andrebbe di scopare?" E in un secondo, è di nuovo accovacciato sul gabinetto a vomitare.