chapter 3

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Cosa cazzo è appena successo.

Questa è l'unica cosa che riesco a ripetermi mentre sono rannicchiato in un bagno dello spogliatoio.
Sono così sconvolto che quasi mi sembra surreale quello che è successo, voglio credere che non sia quello che penso che sia, perché in quel caso sarei fottuto.
Mi afferro i capelli e comincio a tirarli nella vana speranza che un briciolo della mia frustrazione sparisca.
"Taehyung! Sei qua dentro?" sento urlare da fuori e dalla voce riconosco che è Jimin. Sono certo del fatto che insieme a lui ci sia la mia professoressa infuriata come non mai, ma preferisco affrontare lei che vedere di nuovo le iridi rosso sangue di Jungkook.
Ad ogni modo, sono terrorizzato e non ho intenzione di uscire, non mi interessa se qua fuori c'è il mio migliore amico che si agita preoccupato per me o Harry Styles che mi vuole chiedere un appuntamento romantico, non ho intenzioni di incontrare di nuovo Jungkook. Vorrei soltanto poter essere invisibile e tornarmene a casa indisturbato, infilarmi nel mio letto e nascondermi fino alla fine dell'anno.

"Taehyung, davvero non farmi preoccupare, ti senti bene? Guarda che non c'è la professoressa qui con me. Cos'è successo in palestra?"
Jimin sembra davvero preoccupato dal tono e questo quasi mi convince ad uscire.

"Penso sia stata colpa mia."
Sento un'altra voce aggiungersi a quella di Jimin e appena capisco di chi è spalanco gli occhi e d'istinto mi rannicchio ancora di più su me stesso.

"Cosa?" domanda confuso Jimin, "che c'entri tu?"

"Jimin fallo andare via, ti prego." Sembro sull'orlo di un pianto isterico e probabilmente è così. Il mio tono è veramente disperato e sembrerebbe quasi esagerata questa mia reazione se non fosse che mi ha veramente spaventato il suo comportamento prima e pensare quale possa essere la motivazione mi terrorizza anche di più.

"Okay, Taehyung ora sono veramente confuso, cosa sta succedendo?" domanda Jimin.

"Non è niente Jimin, dovresti solo lasciarci soli, io e Taehyung dobbiamo parlare" risponde tranquillamente Jungkook, come se la situazione non lo toccasse minimamente. Da fuori la circostanza sembrerebbe al limite della comicità ma a me viene tutt'altro che da ridere. Non so come sia venuto in mente a Jungkook di seguirmi fino a qui ma sarà meglio per lui uscire perché non ho intenzione di vederlo mai più.

"No! Jimin mandalo via, ti prego! Mandalo via!" sto letteralmente urlando come un disperato e prego gli dei che Jimin ascolti le mie preghiere, così come Jungkook, voglio dire, se non se ne volesse andare non credo che Jimin riuscirebbe a cacciarlo con la forza, quindi spero capisca da solo che non ho nessuna intenzione di rivolgergli la parola.

"Taehyung" tuona Jungkook, e sento un brivido percorrermi la colonna vertebrale e una fitta colpirmi il basso ventre, mi sento nuovamente pervaso da quell'inspiegabile voglia di avvicinarmi a lui e fare qualsiasi cosa mi chieda. "Non fare il bambino Taehyung, esci fuori, dobbiamo parlare."
Il suo tono è fermo, calmo ma autoritario e le sensazioni che mi provoca mi spaventano a dir poco.

Strizzo le palpebre e cerco di reprimere il mio istinto e le emozioni procuratemi dal ragazzo corvino dall'altra parte della porta, lo ignoro nel vano tentativo che si stufi e lasci perdere.

"Jungkook, Taehyung ha detto che non ti vuole vedere, per favore va via" Jimin cerca di farlo ragionare, ma a quanto pare sembra tutto inutile.
"No, non hai capito, non me ne vado finché non esce e non parliamo di quello che è successo" si rivolge con tono pacato a Jimin. "Anche perché entrambi sappiamo cos'è successo" alza la voce, per farmi capire che ora si sta rivolgendo a me e che aspetta una qualsiasi mia reazione.

"Si può sapere di che diamine stai parlando? Cos'è successo in palestra?" Jimin a questo punto penso sia troppo curioso di sapere cos'è successo per andarsene e si aspetta delle risposte, come è giusto che sia, ma io riesco solo ad ignorarlo continuando a tremare come una foglia. Non capisco veramente cosa mi prenda e vorrei solo urlare e sperare che veramente Jungkook abbia pietà di me e se ne vada.
"Jimin, sul serio non è successo nulla, digli solo di andare via." piagnucolo e vengo interrotto da qualche singhiozzo. Comincio a piangere come un bimbo e lo trovo imbarazzante da una parte, ma sto provando delle sensazioni strane e non saperne il perché mi fa sentire frustrato e in più il fatto che Jungkook insista a non andarsene e a volermi parlare non migliora il mio stato emotivo

make it right [k.th. + j.jk.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora