"No way out."

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Silenzio.
Iris non spiffera parola da circa due ore e il sole è alto, lo si riesce a vedere attraverso la finestra che è sul tetto.
Prendo il cellullare: sono le 12:00 precise.
Ho due sms non letti: uno di mia sorella Francesca ed uno è di Christian.
Leggo quello di mia sorella: "Dove sei? Non vuoi venire?"
Non le rispondo nemmeno!
Apro l'sms di Christian: "Spero non esageri, sai... non vorrei venirti a trovare in carcere."
VAFFANCULO!
Che fiducia, cazzo.
Ho pensato a tutto... le ho sequestrato il cellulare, l'ho spento e l'ho portato in camera mia, e la stessa cosa vale per le chiavi della sua camera.
Sono rimasto poi qui seduto davanti alla porta senza muovermi di un centimetro.
Il silenzio si spezza: sento un respiro farsi pesante di sonno.
Iris deve essersi addormentata.
Mi alzo e mi avvicino a lei, sta dormendo. Lentamente mi abbasso e mi metto seduto con le gambe allungate affianco a lei.
Avvicino la mano al suo viso: ha il viso umido e appiccicoso, le lacrime asciutte hanno fatto appiccicare i suoi capelli al viso.
Le labbra schiuse, una mano abbandonata all'angolo del letto e l'altra sul suo fianco, le gambe fasciate nei jeans sono allungate sul materasso.
Rimango seduto lì a fissarla, il tempo si ferma così.

Sono le 15:00 quando vedo gli occhi di Iris aprirsi, mi scruta attentamente.
Giro il viso verso di lei e mi tocco i capelli sulla fronte, alzo lo sguardo al soffitto. Il sole si sta spostando.
<<Hai detto che sono costretta a stare qui per 24 ore, giusto?>> mi domanda lei.
Torno con gli occhi su di lei, la scruto con attenzione qualche secondo e con un sospiro faccio un cenno con la testa.
<<Se hai intenzione di tenermi qui tutte queste ore, cosa vuoi fare? Non ce la faccio a non fare nulla, o vedere nulla.>> si lamenta lei.
Sbuffo scocciato e mi alzo in piedi, mi tolgo la polvere dai pantaloni e mi giro verso di lei.
<<Se stai buona qualche minuto, vado a prendere il mio PC e i miei DVD.>> rispondo alle sue lamentele senza darle troppo peso.
<<Farò come vuoi.>> mi risponde lei a bassa voce.
Così dicendo prendo le chiavi e velocemente esco dalla soffitta, chiudo la porta a chiave e raggiungo in fretta la mia camera.
Sono sicuro di non trovare nessuno dato che oggi tutti i miei compagni sono a imparare a sciare, una pratica inutile che se cadi ti ammazzi e basta.
Apro la porta della mia camera e mi chiudo la porta alle spalle, prendo il mio zaino con PC e DVD e subito esco.
Chiudo la porta a chiave e raggiungo l'ascensore... il numerino sta salendo fino al mio piano, mi sposto verso le scale e corro velocemente fino ai piani di sopra dove c'è la soffitta.
Appena raggiungo la porta metto la chiave nella toppa e giro la chiave, apro la porta ed entro. Chiudo a chiave e mi rimetto la chiave in tasca.
Mi giro e vedo Iris che è rimasta sul letto, si è tolta la camicia ed ha addosso un semplice top nero.
Mi avvicino al letto e mi metto seduto estraendo il mio PC, lascio lo zaino aperto sui miei DVD.
Vicino al letto c'è una spina della corrente, uno dei lati positivi di questa soffitta.
Intanto sento le dita di Iris armeggiare tra i miei DVD.
<<Hai dei gusti bizzarri, qui hai solo horror e guerra come DVD.>> parla tranquillamente.
<<Immagino tu preferisca cose tipo "Tre metri sopra il cielo" e cavolate varie.>> replico io con tono beffardo.
<<Onestamente preferisco i film storici o che si basano sui libri, hai mai visto "Orgoglio e Pregiudizio"?>> mi domanda lei.
<<Non mi serve vederlo, è una delle tante storie d'amore storica dove c'è di mezzo l'orgoglio di entrambi e la presunzione di sapere tutto quando in realtà nessuno dei due sa nulla dell'altro... e il bello è che entrambi credono di amarsi, ma nessuno dei due sa cosa sia l'amore. L'amore è per gli stupidi.>> rispondo per zittirla.
<<Sei prevedibile, Antonio. Dici le cose che direbbero tutti, non è un parere tuo sensato quindi non ritengo valido il tuo parere.>> sentenzia lei con un sorriso sulle labbra.
La ignoro e mi giro verso il PC, lo accendo e preparo il lettore per il DVD e lascio sia lei a scegliere.
La osservo mentre scruta i DVD con attenzione, un ciuffo le ricade sulla fronte.
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi, ha un modo di guardare le persone che è quasi disarmante.
Vedo cosa sceglie e opta per "The Conjuring", il primo film di tutta la serie. La guardo qualche secondo, alzo il sopracciglio.
<<Non dirmi che non l'hai mai visto.>> le parole mi escono incredule e beffarde.
<<Sai, non ci tengo molto ad avere un infarto a 17 anni ma... dato che non ho scelta scelgo il male minore.>> replica lei.
Questo lo dice lei... il male minore, vedremo tra circa due ore come starà.

Eccoci qua, io steso con le braccia dietro la testa ed Iris o che si copre gli occhi o che si gira.
All'ultimo si spaventa come mai prima e praticamente si gira verso di me e nasconde il viso contro il mio petto, rimango bloccato dal suo gesto.
Abbasso lo sguardo su di lei che si stringe contro di me, abbasso una mano sulla sua spalla e la sfioro piano, non ho mai toccato nessuno così delicatamente.
Sento lei che trema contro di me... mi fa quasi provare sentimenti mai privati, ma che cazzo?!
No no no, non posso ammorbidirmi così. Abbasso anche l'altra mano e tocco la sua schiena, la scosto da me per non averla addosso.
Non voglio provare emozioni diverse.
Non voglio.
La scosto da me e vedo i suoi occhi sgranati dalla paura, mi osserva scettica. Non sa perché mi sto spostando.
Semplicemente mi sposto perché lei, il suo modo di guardarmi, il suo tocco... mi rende nervoso.
Mi alzo e spengo il PC... direi che per oggi di DVD ne ho abbastanza, di lei addosso anche.
Forse.
Lei si avvicina a me e mi guarda.
<<Perché?>> mi domanda.
<<Perché, cosa?>>
<<Perché mi respingi? Non ti posso toccare o abbracciare perché ho paura. Non posso fare nulla.>> replica piano lei.
<<No, non devi cercare di ammorbidirmi, di cambiarmi.>> la mia voce suona dura, grave.
<<Non lo sto facendo.>> sussurra.
<<Sì, invece. Non sono uno che cambia, non sono buono... sono un bastardo, e non esiste modo di cambiarmi. Con me non avrai nessuna via di fuga... io ti terrò qui comunque, che tu mi cambi o meno.>> rispondo con rabbia, quasi.
<<Forse inizio a volere che tu non cambi.>> sussurra Iris piano.
Mi tocca appena la mano e si sposta, torna sul letto e si sdraia col viso contro il muro.
Le spalle rivolte verso di me.
Sistemo il PC e i DVD nello zaino e chiudo la zip. Mi tolgo la maglia e la metto per terra, mi sdraio per terra e guardo il soffitto... il cielo si sta scurendo, il buio è in arrivo.
Le mie ore preferite sono in arrivo.
Nel pieno dell'oscurità lascerò libero il mio lato oscuro. E non ci sarà ragazza, o Iris, a trattenermi.
Farò ciò che voglio. Come sempre.

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