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Raul mi manda la posizione della gara e l'orario.
Ho l'adrenalina a mille e finché non sarò sul posto so' già che non mi calmero'.

Mangio un panino al volo.
Prosciutto cotto e carciofini, una lattina di coca cola e rutto libero alla fine, sono apposto.
Mi guardo allo specchio e mi sorrido.

Questa sera la mia macchina sarà impossibile da superare, spero di aver fatto un buon lavoro.
Indosso le precauzioni, no nessun preservativo, solo il sotto casco e il sotto tuta ignifughi.
Sopra metto la mia tuta da corsa.
Raccatto cellulare, chiavi di casa e della macchina.
Vado in garage, le macchine non ci sono, ne quella di mio padre ne quella di Cam, chissà con chi sarà, chissà cosa starà facendo.
Mi perdo in questi pensieri e sento un blocco allo stomaco.
Forse se fossi diversa, se fossi più sexy o più come una vera femmina, magari Cameron sarebbe attratto da me.
Penso e sbuffo.
Uno squillo mi riporta alla realtà.
È mio padre e rispondo
"Dimmi papino"

"Quando mi chiami così stai per combinare qualcosa o già l'hai combinata" dice serio.
Cazzo, st'omo è un fenomeno!

"Ma figurati! Dimmi dai" cerco di fare la simpatica ma con scarsi risultati.

"Dimmi dove e l'ora e non prendermi per il culo ragazzina. Sai che non voglio che vai da sola. Non ho idea cosa sta succedendo tra te e Cameron,  quindi ti accompagnerò io" Dice con la voce in crescendo e con un tono da finto-incazzato.

"Uffa papà, devi venire per forza? Sono grande ormai, non ho bisogno di essere accompagnata, cosa penseranno di me?" Faccio la lagna. Sembra che io abbia quindici anni e voglia partecipare ad un'orgia, quando in realtà sto solo andando ad una corsa non proprio legale con la mia macchina leggermente modificata.
Che sarà mai, mio padre esagera.

"Allora? Sto aspettando il posto, oh ciao figliolo, avete mangiato? Jack, Molto piacere." Parla con me ma saluta qualcuno.

"Papà,  devo andare a dopo." Ne approfitto e riattacco al volo.

Monto in macchina e il suono del motore è musica per le mie orecchie.
Abbasso il pedale del gas e parto.

Mio padre mi richiama almeno tre volte.
A due ho fatto finta di nulla ma alla terza ho risposto.
Alla fine gli ho mandato la posizione.
Spero che quel coglione di Cam abbia tenuto la bocca chiusa per quanto riguarda il nos che ho montato.

Il nos è semplicemente un gas, il protossido di ossigeno.
Nel mondo delle corse si  usa come additivo nel carburante per poi inserirli nel condotto di aspirazione del motore.
Risultato? Una bomba che può raggiungere i trecento chilometri orari!
Dio come mi eccitano queste cose.

Mentre penso alla corsa, alla macchina, a Cam e al fatto che non sarà mai attratto da me, sono arrivata.
Il ritrovo è appena fuori città, una ex cava.

Scendo e raggiungo gli altri piloti che sono con Raul e Peres, un genio dell'informatica.

"Eccoti AJ, ben arrivata ragazzina! Allora, dicevamo, la corsa è piuttosto semplice.
Dovrete arrivare allo stadio, precisamente ingresso DUE.
Li farete un giro di boa così Micaela e Mel controlleranno che effettivamente siete passati.
Poi tornate qui. La strada è quella che si fa tutti i giorni.
Peres si collegherà con i semafori per bloccare le macchine al vostro passaggio.
Domande?"

"Quant'è il premio?" Chiede un ragazzetto con la faccia butterata e l'aria da duro.

"Diecimila dollari, ti bastano?" Risponde Rauk con un ghigno.

Ci spiega che i soldi sono così tanti perché sarà online su un canale criptato, dove si accede tramite password.
Quindi le scommesse sono state fatte anche da chi non è li fisicamente.

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