Fallen onto your net || Kariya Masaki x Kirino Ranmaru||

8.Stay

Kariya poteva dire di star scoppiando dalla gioia. Era solo lunedì e già progettava i limoni durante la giornata di martedì della settimana prossima. Aveva guardato Kirino negli occhi e gli aveva sorriso, entrambi adesso sembravano avere una paralisi facciale, nessuno smetteva di sorridere. Ranmaru dal canto suo, sentiva di aver fatto una stupidaggine. E se non gli fosse piaciuto stare con Masaki? Se l'avesse solamente ferito? Cosa avrebbe fatto?
Aveva ancora tutta la settimana davanti  per decidere e già si sentiva un completo idiota.
Era arrivato a venerdì con la testa pulsante e gli occhi a pezzi a causa del pianto. Kariya era una persona fantastica, ma avrebbe mai potuto amarlo come aveva amato Shindou?
Si strinse le ginocchia al petto, sul letto aveva buttato il cellulare spento. Shindou... non gli aveva rivolto la parola dal fatidico giorno. Forse era meglio così, e stranamente non si sentì in colpa per non aver chiesto delucidazioni. Masaki Kariya gli era rimasto accanto senza mettergli pressione, solo una mano sulla spalla ogni volta che stava per crollare.

"Oggi mia madre fa i biscotti. Vieni, Kariya?"

Il ragazzo di fronte a lui non esitò nell'annuire, e dopo qualche ora si ritrovarono davanti a casa del ragazzo dai codini rosa. La madre del ragazzo li aveva accolti con un grande sorriso e li aveva mandati ad aspettare al piano di sopra che i dolci si cuocessero. Non che ai due dispiacesse. La stanza dalle pareti panna di Kirino era tappezzata di foto con la sua famiglia e in ogni foto i capelli del ragazzo erano lunghi e legati in due codini bassi, non cambiava mai acconciatura.
Dopo aver consumato i biscotti, si erano messi a giocare a carte, poi erano usciti a far compere. Quella sera Masaki avrebbe cenato a casa Ranmaru e la signora Jeanne aveva insistito sul mandare loro a scegliere gli ingredienti giusti per la cena. Avevano comprato di tutto, ma la cosa che più aveva la benedizione dell'ospite, era una torta di fragole. Una gigantesca torta di fragole. Tornavano a casa con il tramonto alle spalle, e varcavano la porta con la luna sorridente. Avevano apparecchiato la tavola e riso alle espressioni imbarazzate di Masaki. Koichi, marito di Jeanne e padre di Kirino aveva trovato il loro ospite un tipo davvero simpatico, tanto che lo trattenne a parlare per un pezzo dopo la cena.

"Oh, io ho insistito molto perché lasciasse quel tipo, ma lui non mi dava retta" sospirò l'uomo mentre suo figlio si portava il palmo della mano alla fronte.

"Ho sempre sostenuto mio figlio, e gli voglio bene indipendentemente dalla persona che ama, tuttavia Shindou-san non mi è mai sembrata una persona del tutto genuina." prese un sorso di una tisana alla mela, e continuò.

"Anche vero che si conoscono da moltissimo, ma non si sono mai nemmeno supportati troppo, come amici." 

"Oh, caro. Non è esattamente così che andava. Il nostro Ranmaru andava sempre a trovarlo non appena ce ne fosse il bisogno, ma lui?"

Kariya ebbe una strana sensazione. Guardò il ragazzo accanto a sè e comprese che quello che dicevano i suoi probabilmente non era tutta una menzogna ingigantita dalla delusione del momento.

"Che non fosse propriamente socevolissimo posso anche capirlo, ma vedi... in una relazione devi curarti anche dell'altra persona, non pensare soltanto a te stesso."

"Certo, non fa bene nemmeno essere totalmente altruisti, cara."

Ranmaru aveva lo sguardo perso nel vuoto. Masaki gli cinse le spalle con un braccio, nella speranza di tirarlo su.

"Penso che si sia fatto tardi, vero Kirino-senpai?"

Ranmaru annuì, consapevole di essere stato salvato nuovamente da Kariya in calcio d'angolo.

Salirono le scale ascoltando in sottofondo il rumore della televisione accesa. 

Masaki Indossò il pigiama dopo il padrone di casa e si addormentò poco dopo aver rivolto uno sguardo preoccupato a Ranmaru, che non riusciva a prendere sonno.
Si girava e rigirava nel letto, la voce di suo padre gli stava perforando i timpani.