Non saprete mai cosa vuol dire essere pugnalati al petto e continuare a vivere. Il ricordo del dolore non vale la pena dell'esistenza. Ma gli egoisti vanno avanti, i deboli cercano un modo di chiudere gli occhi. Era normale per lui piangere, anzi, il fatto che avesse la lacrima facile gli aveva costruito addosso un castello di fama reversa. Ci pensava da qualche ora a tutto il dolore che aveva causato al suo ex tutto e quando quella mattina lo vide accompagnato in infermeria con le lacrime agli occhi si sentì morire.
'Cos'ho fatto? ' continuava a chiedersi.
Si torturava le mani nell'attesa del ritorno dei due ragazzi dall'infermeria, anzi, non aspettò che passasse nemmeno un'ora e chiese di uscire per andare in bagno. Li vide in corridoio, in un angolo appartato mentre Kariya cercava di far sputare il rospo all'altro. Filò in bagno rasente il muro, non voleva che lo vedessero. Aveva deciso che non doveva importargliene, aveva fatto una scelta e ora ne stava subendo le conseguenze. Aveva deciso così e gli stava bene. Perchè allora adesso stava piangendo in un cubicolo del bagno con le spalle al muro? Stava per mettersi ad urlare, ma qualcuno entrò nel bagno e si infilò nel secondo cubicolo. Lo sentì parlare, li sentì parlare.
"Io amavo una persona"
Pezzi dell'animo che si disgregano.
"Come posso sapere che non sto mentendo ad entrambi"
Le gambe cedono.
Rumori di baci intensi, la testa che pulsa, le gambe che si muovono da sole a ritmo delle lingue che si toccano, la porta che si apre piano, il cuore che pompa sempre più sangue, il fiatone che lo assale, corre in infermeria per cercare dell'analgesico in rimedio al cervello che pare volergli uscire da un un'orecchio.
"Hai lo stomaco pieno?" chiese il tizio con il camice buttato in infermeria.
Il ragazzo annuì e bevve un sorso d'acqua, medicina e amarezza. Amarezza che si era cercato, dopotutto.
Corse in classe, non voleva arrivare dopo di loro e c'era mancato veramente un pelo. Li guarda sorridersi come degli ebeti e vede Ranmaru sorridere spontaneamente quando si siede accanto a lui. Sorriso che ovviamente sparisce non appena incontra il suo sguardo.
I suoi occhi vagano nella classe per due minuti buoni, poi la bocca si piega in una sorta di smorfia contorta che vuole essere un sorriso forzato. "Sto bene" mormora, "Stamattina ho fatto colazione di fretta ed il mio stomaco non ha retto. Ho vomitato l'anima."
Si accorge di starlo guardando, no fissando. Per questo gli ha rivolto la parola? Cristo, chi cazzo vuole prendere in giro? Ha gli occhi talmente ustionati dalle lacrime che a malapena riesce a tenerli aperti! Cerca di sorridergli nonostante probabilmente la sua testa stia per esplodere.
E poi ha un flash; lui vuole sembrare forte, non vuole fargli pesare le conseguenze dei suoi errori.Stupido.
Munemasa Ibuki lo chiama per telefono alla fine delle lezioni. Gli dice che sarebbe passato da lui nel pomeriggio. Che lo ama. Che gli farà una sorpresa.
Non vuole tornare a casa. Non con Ranmaru e Kariya che vanno a casa insieme davanti a lui. Chiacchierano, ridono, lui sembra non esistere dietro di loro. La testa gli esplode, ma non aveva preso un'analgesico? Ha un vago ricordo dell'infermeria e del tizio al suo interno che gli passava un bicchiere d'acqua e una pillola bianca dalle dimensioni di un'unghia. Apre il cancello cigolante con fatica, i due non si voltano attratti dal rumore, non lo sentono, urlano troppo.
I suoi non sono arrivati, come al solito. Lascia il cancello aperto per Ibuki, la porta non la chiude a chiave e toglie le scarpe. Non vuole piangere. Non vuole mangiare. Non vuole dormire.
Si dirige al pianoforte, solleva il coperchio della tastiera, poi toglie la sottile protezione di velluto. Non sa per quanto suona, ma è quasi sera quando sente la suoneria del suo tono messaggi. Ibuki sta arrivando. Pensa di fare un bagno veloce, quindi si spoglia, riempie la vasca e si butta dentro. Non sa da quanto ha iniziato a sentire il suo pianoforte suonare, sa solo che chiude gli occhi, non riesce a respirare e tutto diventa buio. L'unico suono ovattato che sente, è il suo nome urlato dall'altra parte della casa. E poi più nulla.Angolino autrice
TOH, POSSO PUBBLICARE DUE CAPITOLI DI SEGUITO? MA CETTOH!
Ahahahahaa la quartena mi fa male. Malissimo cazzarola. Becchiamoci l'angst, che poi arriva il periodello bello. Fatemi sapere se vorreste vedere Shindou e Ibuki in dei capitoli. Scusate la brevità del capitolo e alla prossima. Lasciate un commento o una stellina se vi è piaciuto :3YURIORUSSIANFAIRY
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Fallen onto your net || Kariya Masaki x Kirino Ranmaru||
FanficErano passati due anni dal loro giorno del diploma. Due anni in cui erano successe tante cose per tutti. Chi si era allontanato, degli intimi, ogni tanto proponeva una videochiamata su Skype, chi era rimasto, organizzava spesso uscite con il resto...