18 ~ Sirene

92 7 10
                                    

POV Rose

-Ok, inizio. Ma devi credere a tutto ciò che sto per dirti, anche se è difficile. Ok?

Izzy annuisce. Tiene una coperta tra le gambe ed è piuttosto rilassata.

-Hai sentito dire dell'omicidio alla pizzeria... circa 3 mesi fa?

-S-sì...

-Beh, l'assassino ha messo i corpi dei ragazzi dentro i robot che intrattengono... li ricordi?

-Sì, il ragazzo orso, il coniglio, la gallina... giusto?

-Sì. Ora inizia la parte strana. Un pupazzo controllato da un'anima li ha riportati in vita e adesso sono in grado di provare emozioni, come umani. Bello no?

Cerco di tranquillizzarla. È pallida.

-C-cosa... è molto strano, s-sicura?!

-Sì, Iz. Se vuoi posso portarti a vederli. Tu DEVI credermi.

-Va bene... dopo mi porterai. Aspetta... ma siete amici?

-Ecco, è qui che volevo arrivare.
Un giorno sono tornata nella pizzeria. Facevo un giretto nei corridoi, ed ecco il coniglio appoggiato al muro che mi invita a sedermi. Dopo un po' siamo diventati amici, mi ha fatto conoscere gli altri. È stato da pazzi fidarsi di lui... ma ne è valsa la pena. Però poi ho scoperto che avevano tutti una maledizione. A mezzanotte si trasformavano in mostri. Volevano uccidere chiunque era vicino a loro. Io li ho visti. Più di una volta. Mi sono anche ferita. Ma facevano tutto contro la loro volontà, infatti la mattina dopo non potevano ricordare nulla. E non posso lasciarli, sono troppo importanti.

-Ma Rose, sei impazzita?! Possono ucciderti! Non devi tornarci!

Si alza di scatto.

-Non posso. Non mi importa se muoio. Voglio vivere la mia vita come voglio e con chi voglio!

Forse ho sbagliato. Izzy la prenderà male.

-E quindi non vuoi vivere con me?!

-NON IN QUEL SENSO, TU DEVI SOLO LASCIARMI STARE!

Anche io mi alzo. Che mi prende?! È da molto che non avevo certi attacchi di rabbia.

-HO SOFFERTO PER 3 MESI SENZA VEDERTI, ROVINARMI L'ESTATE E MI RIPAGHI COSÌ?!

Si volta verso di me.

-Tanto non dovremo vederci mai più. Non ho più una casa e dovrò vivere laggiù.

Abbasso il tono della voce. Accidenti. Mi è scappato.

-C-cosa hai detto?!

Inizia a lacrimare. Si avvicinna nervosa.

-Senti, tu non mi lascerai ancora! Perché non hai una casa? VIENI A VIVERE QUI PIUTTOSTO CHE DA QUEGLI SPORCHI ASSASSINI!

Sento non controllarmi più. Ho troppe cose nella testa e non capisco più niente.

Mi giro e adocchio un coltellino svizzero. Lo prendo lentamente.

-Che intenzione hai?!

Indietreggia.

-Rose, cazzo posa quel coltello!
Non vorrai mica diventare come loro?!

Alla ragazza piace provocare.

Faccio lenti passi avanti. Tremo.

Izzy continua ad indietreggiare fino a quando si accorge di avere il muro alle sue spalle.

Non dico niente. Non posso controllare la mia rabbia, non posso tenere a bada tutto questo stress.

Sento i suoi denti sbattere e le lacrime scenderle dal viso.

Non penso a niente. Con tutta la mia forza porto la punta del coltello al suo collo. Il suo grido mi assorda.

La faccio cadere.

Dopo questo torno alla realtà. Orribile realtà.


L'ho veramente fatto?! Ho commesso un omicidio?! Ho ucciso la mia migliore amica?!

Sto impazzendo.

Se mi scoprono sarò arrestata. Devo eliminare tutte le tracce. Tutte.

Inizio a pulire il sangue quando sento qualcosa. Sirene della polizia.

Cosa?! Mi hanno già trovato?!

Mi affaccio alla finestra per controllare.

Non sono venuti per arrestarmi. Sono nella mia vecchia casa. Hanno trovato mia madre.

Corro al piano di sopra per vedere meglio: sono entrati. Sono molti.

Un uomo terrorizzato è davanti alla porta. Forse l'ha vista lui.

Continuo a pulire. La polizia è vicina e qualcuno può vedere che sta succedendo qui dentro.

Tutto tranquillo finché qualcuno non parcheggia qua fuori. La madre di Izzy.

Vorrei salutarla, ma non so se potrebbe gradire un saluto dall'assassina di sua figlia.

Corro al piano di sopra. Cavolo, non mi sono nemmeno lavata dal sangue.

-Tesoro, sono a casa!

Il saluto si interrompe subito con il suo grido.

È orribile, tutto ciò è orribile.

Apro la finestra, devo scappare e correre da Bonnie.

Metto le gambe fuori e convinco me stessa a pensare che non sia molta distanza dalla terra.

Mi fanno paura le altezze, ma ci sono due opzioni: o scappo o passo il resto della mia vita in prigione.

POV Bonnie

È da molto che Rose è fuori.

Chica passa per il corridoio per caso.

-Hey, senti anche tu queste sirene?

Mi chiede confusa.

-Sì, le sento. Vengono da qua...

Vado verso sinistra cercando di seguire il rumore.

Mi affaccio alla piccola finestra sul muro

Quattro automobili della polizia davanti alla casa di Rose.

Che succede? Non sarà mica dentro?

E invece no.

Spunta proprio davanti a me. Che sollievo.

Ma noto una cosa: è sporca di sangue.

Oh mio Dio.

La faccio entrare.

-Rose?! Perché sei sporca di sangue?! Perché ci hai messo così tanto?!

La mia voce attira pure gli altri.

La ragazza si siede a terra e scoppia a piangere.

-N-non ho voglia di parlarne.

-Rose, cavolo, hai fatto male a qualcuno?!

-Sì, ho fatto male a qualcuno. Ma non voglio parlare.

Le do ascolto e mi allontano insieme agli altri. Ma che ha fatto?!

-Ho ucciso Izzy.

Grida alla fine. Oddio, Rose che uccide qualcuno. È terribile.

-C-cosa?! La tua amica?! Oh mio Dio, Rose, te ne rendi conto?! Hai almeno cancellato le prove?

-Ho solo... nascosto il coltello.

Mi metto le mani tra i capelli.

-Tranquillo, Bonnie. Solo io e la famiglia di Izzy sappiamo dove si trova quel posto.

La guardo per qualche secondo.

-Va bene, Rose. Mi fido.

{I WON'T HURT YOU} fnaf fanfiction itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora