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23 Luglio 2023

«Informiamo i gentili passeggeri che il treno 34567, è in arrivo alla stazione centrale di Milano, la ringraziamo di aver scelto la nostra compagnia»

Altro giro, altra corsa, altro treno.

Sono quattro anni che continuo ad essere una pendolare tra Gorizia e Milano, questa cosa sta iniziando decisamente a pesarmi, infatti oggi andrò a firmare definitivamente il contratto con l'agente immobiliare e mi trasferirò ufficialmente nella grande city.

Che giorno è oggi? Me lo ricordo benissimo, il suo compleanno, come si fa a dimenticare un giorno così importante? Semplice non si può. Non farò gli auguri ad Alberto nemmeno quest'anno, va avanti così da troppo tempo e non voglio cambiare assolutamente le cose.

Il mio percorso musicale dall'uscita di amici è decisamente decollato, il mio primo EP ha avuto ben tre dischi di platino, gli altri due sono stati anche un grosso successo, infatti la mia casa discografica è fiera di me esattamente come tutte le persone che mi sono state accanto in quest'ultimo periodo.

Il primo tour? Decisamente perfetto, dopo le prima date annunciate nel 2019 ho continuato a registrare tantissimi sold-out e se il mio sogno era quello che di continuare a fare i miei piccoli concerti, voce e ukulele, beh è andato in fumo; sono passata dal cantare in un bar per poi concludere, esattamente due giorni fa, in uno stadio. Strano vero? La piccola Tïsh da Görz che non aveva dietro nulla adesso sta conquistando il mondo.

Tra poco meno di un mese si riparte con gli instore per il mio quarto disco, prima tappa? Messina.

«Si avvisano i gentili passeggeri che il treno è arrivato alla stazione di Milano CL»

I miei assurdi pensieri, che come sempre si posavano su di lui, vengono interrotti dalla voce metallica del mezzo su cui viaggiavo e per una volta la ringrazio.

Mi affretto a prendere il mio baglio e mi fiondo fuori dal treno, dovrebbe aspettarmi una persona importante, anzi tre ma oggi sono senza occhiali e il massimo che riesco a vedere sono l'ammasso di persone, sfocate, che corrono da un lato all'altro della stazione per non perdere il treno.

Una mano mi tocca la spalla facendomi sobbalzare.

Mi giro di scatto e di fronte a me trovo le ultime due persone che avrei mai voluto incontrare oggi.

«Ciao Tish»

«Ciao Nicole e ciao a te Alberto»

Lei è una ragazza di Bologna, da quel che ho capito l'ha conosciuta durante un'intervista, faceva parte della troupe.

Alvise mi ha detto che fa la giornalista.

I due moschettieri, assurdo come siano riusciti a sopravvivere a tutta questa distanza tra di loro senza pensare un attimo di lasciarsi, eppure quando stava con me i km erano sempre un problema.

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«Ma perché? Stava andando tutti così bene spiegami almeno il motivo»

L'ennesima litigata tra i due ragazzi si faceva spazio nella stanza ristretta di un albergo a Ostia. Ormai le urla tra di loro erano cosa quotidiana, ma oggi Tish aveva un brutto presentimento.

«Stai dall'altra parte di Italia lo capisci vero? Non ci riesco più a sopportare questa situazione, non so mai cosa fai, dove sei e soprattutto con chi sei! E non sia mai che qualche volta ti degnassi di avvisarmi che sei viva»

Alberto era furioso, per la prima volta dopo mesi stava iniziando a sentire il peso della distanza e questo gli faceva incredibilmente male ma lui non sapeva che il dolore più grande stava per causarlo a lei.

«Perchè, io lo so? Sai come ho saputo che stavi andando in giro con i tuoi amichetti? Tramite un giornale e le sue storie di merda, ma ehi io sono l'acida, scontrosa che non avvisa mai, tu invece se un cucciolo di panda con l'aureola o sbaglio?»

Lei non era cambiata di una virgola, nonostante Amici fosse finito da poco, il suo tono tagliente e acido era rimasto lo stesso.

Questa volta però sapeva bene che non c'era più niente da fare e nonostante tentasse di risanare l'incurabile, per la prima volta si era resa conto di quanto seriamente lei tenesse a lui ma forse la cosa non era particolarmente reciproca.

Il loro amore era stato strano sin da subito, si odiavano o almeno così hanno fatto credere, lei non voleva essere toccata ma era gelosa se lui toccava le altre, lui amava toccarla ma era infastidito se non voleva che lui la toccasse.

Insomma, una continua contraddizione, urla su urla per poi finire a fare l'amore.

Mesi e mesi di sopportazione ma per la prima volta lui era stanco e voleva lasciarla andare e lei di certo non l'avrebbe rincorso, non ancora, se ne sarebbe andata, lasciando a lui parte del suo cuore.

«Mi dispiace tanto, saprai perdonarmi e capire che questa è la scelta giusta»

Sono le ultime parole che lei sentì, subito dopo la porta della stanza sbattè forte e i suoi occhi iniziarono a vedere sfocato.

Se n'era andato davvero.

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Da quel giorno speravo di non vederlo più, se non per qualche evento insieme e invece il destino come sempre non è dalla mia parte.

«Che ci fai qui sola?»

La voce è della biondina vicino al suo ex

«Non sono sola, sto aspettando Eugenio, Mameli e Elisa la sua ragazza»

«Oh futura moglie vorrai dire!»

La sua voce era rimasta sempre la stessa invece, quella che le faceva venire i brividi nonostante il tempo passato.

«Lo so bene, sono qui anche per questo»

Ed era vero, oltre ad essermi trasferita, mi trovavo a Milano perché Mameli mi ha pregata di aiutarlo con l'organizzazione, ovviamente essendo un pazzo si sposerà a Settembre quindi non abbiamo nemmeno il tempo di organizzare un qualcosa di decente.

«Oh scusami auguri per il tuo compleanno»

Ecco la tradizione di non fargli gli auguri è andata a farsi fottere, grazie karma.

Lui mi sorride e non parla, mentre Nicole si allontana leggermente da lui per alzare la mano e salutare qualcuno.

Mi giro e li vedo.

Prendo la rincorsa e salto in braccio ad Eugenio che per poco non cade, mi stringe forte a sé, accarezza la mia schiena mentre io infilo la mano nei suoi capelli.

«Mostro mi sei mancata»

Gli sorrido e scendo per schioccargli un bacio sulla guancia e poi saluto gli altri due ragazzi al suo fianco.

Tutti ci dirigiamo verso Nicole e Albe che salutano tutti.

«Va bene io direi di andare si è fatto tardi, ci vediamo presto»

Mameli come al solito mi salva dalle situazioni peggiori, con un cenno di capo e un falsissimo sorriso li saluto per poi incamminarmi verso l'uscita della stazione.

«Non voglio sapere il perché del tuo incontro con quei due, né se gli hai fatto gli auguri, oggi sarò buono ma domani mi racconti tutti»

Sorrido come una scema.

Mi è mancato tanto Mario.

Stringo il braccio di Eugenio, mio migliore amico ormai e fedele accompagnatore ai concerti, ed usciamo tutti insieme.

Nel mentre ridiamo come degli scemi.

Mi sono mancati davvero tanto.

La mia famiglia.

hii, I'm back bby🍀
Ok I know fa schifo sto capitolo ma non avevo molte idee, quindi Sorry mi farò perdonare.
Presto uscirà il secondo spero, un bacione gigantesco.
P.s andate a leggere sul profilo di IlariaScornaienchi la storia che stiamo scrivendo insieme.💚
See you soon🍀

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