Rimpianti.
Mi ricordo che a scuola la mia professoressa di italiano ci ha parlato di rimpianti.
In realtà, non ne avevo mai capito il significato, ci sono tante cose che avremmo voluto fare ma spesso non ci è stato possibile.
Io non l'avevo mai definito "rimpianto" ma bensì un'impossibilità.
Invece no, quel brutto sentimento di vuoto che ti resta, ha un nome.
Io ne ho tanti purtroppo.
Uno di questi ha un nome.
Alberto.
Ieri sera dopo quel bacio, non siamo andati oltre.
• •
«Aspetta»Alberto si stacca velocemente dalla ragazza e rimette la maglietta.
«Che c'è?»
Il corpo semi-nudo di Tish si alza dal letto, le braccia incrociate e lo sguardo insoddisfatto.
«Ho sbaglio tutto - si passa una mano tra i capelli - non doveva andare così, io adesso sarei dovuto essere dalla mia ragazza non da te. Ci siamo sempre portati mille guai, non sono pronto a farle così male, perché non se lo merita. Ho quasi 29 anni e tu quasi 24, dovremmo essere abbastanza maturi da capire che stiamo sbagliando ancora»
Le lacrime sul viso della ragazza aumentavano vertiginosamente.
Potevano benissimo essere paragonate con una cascata senza fine.
L'importanza che per lei aveva quel ragazzo nessuno la conosceva, probabilmente nemmeno lei ne pesava la quantità.
Sono cresciuti insieme, da quel primo dicembre a quel fine maggio che lui canta nelle sue canzoni.
E poi il mare, il sole ad est, il tramonto, il buio, i concerti, i balli, le critiche.
Nessuno si rendeva conto della grande crepa che stavano creando tra i due con tutti quei commenti.
E ormai non c'era riparo.
La porta era stata chiusa.
L'appartamento era buio.
Il destino era ancora una volta contro di loro.
04.50
A quest'ora si dovrebbe dare la buonanotte, per lei di buono non c'era nulla.
• •
«Tish allora, l'addobbo rosa sul tavolo, quello bianco intorno alle sedie, ci vuole molto a capirlo?»
La fatidica festa pre matrimonio era arrivata, certo un po' alternativa ma questi siamo noi.
Addio al nubilato e addio al celibato si scindono, creando una grande festa con quasi 300 invitati.
Elisa ha scelto di acconsentire alla richiesta del mio migliore amico, perché una minima obbiezioni avrebbe creato il caos.
Continuo a sistemare nervosamente i fiocchi intorno al tavolo.
Alberto ci sarà?
Degli inviti si è occupato Alvise insieme a Giordana, quindi credo che l'avranno informato di questa festa.
Sorrido involontariamente rendendomi conto che lui è sempre tra i miei pensieri.
Giorno e notte.
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FanfictionSiamo un po' come le stelle, non tutte le sere si possono vedere, eppure loro splendono sempre. ⚠️ TUTTO CIÒ CHE SCRIVO È SOLAMENTE FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE NIENTE È VERO⚠️