Capitolo Due

8.1K 344 42
                                    

Invece, la mattina successiva, l'aveva ritrovato al solito bar e, stranamente, gli parlava ancora. Forse sarebbe andata bene. 

<<Senti>> aveva iniziato Derek <<pensavo che un giorno potremmo uscire di nuovo>>

Stiles non se lo aspettava, proprio no. <<Sì, mi farebbe piacere>>

<<Domani sera?>> Okay, forse Stiles non si aspettava così in fretta e così su due piedi. Poi aveva promesso a JJ che sarebbero andati al cinema. Non poteva non andare. <<Sono un po' incasinato>> L'aveva detto grattandosi la testa e risultando preoccupato a sentire la domanda di Derek. <<Come mai?>>

<<Ho promesso a JJ che l'avrei portato al cinema>>  

<<Oh, non fa niente allora>> Aveva detto guardando in basso. A Stiles era sembrato un po' deluso, forse. Quindi aveva risposto, senza pensarci, un <<Ti avrei chiesto di venire con noi, per me non è un problema, ma credo sia troppo presto per JJ>> In realtà credeva fosse troppo presto in generale. <<Sì, certo. Facciamo dopo domani?>> 

<<Sì, comunque prima o poi te lo farò conoscere>> Prima o poi te lo farò conoscere? Ma se nemmeno sapeva se quella storia sarebbe continuata. Ogni tanto perdeva il lume della ragione senza accorgersene. <<Volentieri>>

                                                                           ***

No, no e no. Stava entrando in quella storia a capofitto. La seconda uscita c'era stata, così come una terza, una quarta e una quinta. C'era stato un bacio e Stiles credeva di non sopravvivere a quel bacio perché era stato stupendo, anche se non aveva molti parametri. Già, era rimasto incinto durante una festa mentre era ubriaco ma non aveva mai provato quel qualcosa per nessuno. Così come non aveva mai dato un vero bacio. Dio, se era confuso. Era più che confuso e si sentiva bene allo stesso modo.  

Stiles aveva fatto tanto ma alla fine JJ aveva conosciuto Derek, un giorno, al bar. 

Non era nemmeno previsto. 

<<Signore, c'ero prima io>> Stiles sapeva che attaccava bottone con tutti, quello l'aveva sicuramente preso da lui, solo che non si era accorto con chi lo aveva fatto questa volta. 

<<Scusami. Non ti avevo visto>> Quella voce era fin troppo familiare per Stiles. <<Voi grandi non ci vedete mai, ora vado a prendere la mia brioches>> 

Non poteva essere vero. 

<<JJ cosa ti avevo detto?>> aveva detto Stiles mentre si avvicinava al piccolo. <<Non è colpa mia. È il signore. Io ero venuto al bancone>> Sempre il solito. 

Conosceva i suoi polli. 

<<Ciao Derek. Lui è JJ>>

Stiles aveva visto la faccia stupita di Derek, che aveva sgranato gli occhi ed era rimasto senza parole. <<Papà, lui chi è?>> JJ non gli aveva dato tempo di ribattere. <<Un amico>> Ecco, Stiles era rimasto sul vago, mentre JJ non lo era mai. Per quello aveva subito risposto al padre dicendo <<Oh, sì. Quello con cui esci>>

<<S-sì. Okay, chiedi la brioche a Luke che poi andiamo al tavolo>> avrebbe voluto sprofondare ma purtroppo non era quello il momento adatto. JJ senza rispondere era andato a prendere la sua solita brioche al cioccolato mentre Stiles lo controllava. 

<<JJ>> questo era tutto quello che era riuscito a dire Derek. <<Sì, so che fa questo effetto all'inizio>> Era davvero rimasto sconvolto. <<Sì, beh... cioè non->> E nemmeno era riuscito a finire una frase, così Stiles era intervenuto <<Vuoi... sì, insomma... sederti con noi?>> JJ aveva alzato le sopracciglia, suo padre era davvero imbranato in queste cose. Fortuna che era giovane. Anche se, vedendo l'altra parte era peggio che peggio. 

Per quel motivo, infatti, era stato JJ a tener banco e Stiles non se ne era meravigliato. Derek sì, ma Stiles credeva che il moro non avesse mai visto un bambino. Figuriamoci non rimanere stupiti davanti a JJ, il quale aveva una mentalità quasi da adulto per via della sua natura. 

<<Mi stai simpatico, nonostante l'inizio. Sei un alpha, stai attento a mio padre>> Specialmente questa uscita aveva fatto coprire la faccia a Stiles voleva addirittura sotterrarsi, per la seconda volta in un'ora, ma amava quando JJ si preoccupava per lui. Anche se sapeva che era solo un bambino e doveva essere il contrario. <<In che senso?>> E Derek, ovviamente, non aveva capito. <<Non è legato. Non fargli del male>> No, assolutamente. Era un bambino, certe cose non doveva dirle, né tantomeno pensarle. Stiles sapeva che era tutta colpa sua, che se fossero stati una famiglia normale, se fosse stato legato, JJ sarebbe stato ancora nell'ignoranza. Ma non aveva potuto fare a meno di prendere quella scelta. Non poteva avere calori con JJ in casa e senza essere legato. Quindi aveva sempre nascosto la sua natura a tutti. Prendeva soppressori da anni e la gente non si era mai accorta di nulla. Questo lo aveva portato a non ricevere avance, fortunatamente, ma a far venire fuori la natura di JJ molto prima. 

<<Non voglio fargliene. Anche tu mi stai simpatico>> Aveva ribattuto Derek poco dopo. Stiles si sentiva anche di troppo, ma ormai non poteva fermarlo. <<Okay, puoi uscire con noi qualche volta>> No, doveva fermarlo o sarebbe finita male. <<Va bene, peste. Basta così. Non credo che Derek voglia uscire con noi se continui a sembrare il nonno>> Stiles non era così in imbarazzo da tempo. <<Non sembro nonno, poi Derek è un tipo tosto. Mi piace. A te no?>> si sentiva decisamente in imbarazzo. <<JJ!>> Stiles aveva allungato il braccio per avvicinare JJ a sé e con l'altra mano aveva iniziato a scompigliargli i capelli grattandogli la testa con il pugno. <<Papi, no, i capelli no. Ahia>> Entrambi si erano messi a ridere mentre JJ ritornava composto e si sistemava i capelli e, in quel momento, Derek si sentiva di troppo in quella scena così particolare.   

*** 

L'inevitabile era successo quando JJ gli aveva detto che gli sarebbe piaciuto avere un padre come Derek. Si erano ritrovati a passare qualche pomeriggio assieme e Stiles si stava convincendo che poteva essere felice, che potevano costruire qualcosa in più. Appunto, si stava. Nulla di più. 

Sì, perché il karma doveva volergli davvero male per la terza volta.  

Cos'era successo per farglielo credere? Semplice, aveva scoperto il cognome di Derek. 

Cosa c'era di strano? Hale. Derek era il pallone gonfiato che l'aveva messo incinto e che se ne era fregato. 

Come diavolo aveva fatto a non accorgersene prima?!  Non era possibile. Non gli somigliava per nulla né fisicamente né caratterialmente. E poi non aveva lo stesso odore. Che gli era successo? 

Forse Derek sapeva tutto sin da quando si era presentato, per quello cercava di guadagnarsi la fiducia di JJ. 

No, non poteva essere. 

Stiles si era presentato come Mieczyslaw ed era sicuro che al liceo nessuno conosceva il suo vero nome. In più aveva affrontato una gravidanza quindi non poteva più avere lo stesso odore di quando se ne era andato da Beacon Hills.  

Santo cielo, perché non se ne era accorto prima? 

Love of the not common peopleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora